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Ricorso inammissibile: la Cassazione e i costi

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile presentato contro una sentenza della Corte d’Appello. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione di 3.000 euro a favore della Cassa delle ammende.

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Pubblicato il 24 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Conseguenze e Sanzioni Pecuniarie secondo la Cassazione

L’ordinanza emessa dalla settima sezione penale della Corte di Cassazione mette in luce le severe conseguenze di un ricorso inammissibile. Quando un tentativo di impugnare una sentenza viene respinto per motivi procedurali o di forma, le implicazioni per il ricorrente non sono solo la conferma della decisione precedente, ma anche l’imposizione di ulteriori oneri economici. Questo caso offre un chiaro esempio di come il sistema giudiziario sanzioni i ricorsi che non rispettano i criteri di ammissibilità previsti dalla legge.

Il Percorso Giudiziario: dall’Appello alla Cassazione

La vicenda processuale ha origine da una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di una città del sud Italia. Un imputato, ritenendo ingiusta tale decisione, ha deciso di presentare ricorso per Cassazione, l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento. Il caso è stato assegnato alla settima sezione penale, che ha il compito di valutare, in via preliminare, l’ammissibilità dei ricorsi prima che questi vengano discussi nel merito.

La Decisione della Corte: Ricorso Inammissibile e Condanna alle Spese

In data 20 marzo 2025, la Corte Suprema ha emesso la sua ordinanza. L’esito è stato netto e perentorio: il ricorso è stato dichiarato inammissibile. Questa decisione ha impedito ai giudici di entrare nel vivo della questione e di valutare le ragioni del ricorrente. La conseguenza diretta, come previsto dalla procedura, è stata duplice. In primo luogo, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali. In secondo luogo, è stato condannato a versare una somma di tremila euro alla Cassa delle ammende, una sanzione pecuniaria che si aggiunge ai costi del procedimento.

Le Motivazioni di un Ricorso Inammissibile

Sebbene l’ordinanza in esame non espliciti i motivi specifici dell’inammissibilità, è utile ricordare quali sono le cause più comuni che portano a tale esito in Cassazione. Un ricorso può essere dichiarato inammissibile per diverse ragioni, tra cui:

* Mancanza dei motivi specifici: il ricorso non indica in modo chiaro e preciso quali norme di legge si ritengono violate o quali vizi logici affliggono la sentenza impugnata.
* Proposizione fuori termine: l’atto viene depositato oltre la scadenza perentoria stabilita dalla legge.
* Motivi non consentiti: il ricorrente tenta di ottenere dalla Cassazione una nuova valutazione dei fatti, un compito che spetta esclusivamente ai giudici di merito (Tribunale e Corte d’Appello) e non alla Corte Suprema, che è giudice di legittimità.
* Vizi di forma: l’atto di ricorso non rispetta i requisiti formali richiesti dal codice di procedura.

La decisione di inammissibilità è dunque un filtro che garantisce che alla Corte di Cassazione arrivino solo questioni che meritano un esame di legittimità, evitando un sovraccarico di ricorsi palesemente infondati o presentati in modo non corretto.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Decisione

La pronuncia analizzata è un monito importante: presentare un ricorso in Cassazione non è un’azione priva di conseguenze. La dichiarazione di ricorso inammissibile non solo rende definitiva la sentenza impugnata, ma comporta anche un esborso economico significativo per chi ha intrapreso l’azione legale. La condanna al pagamento delle spese processuali e della sanzione a favore della Cassa delle ammende ha una duplice funzione: da un lato, risarcire lo Stato per i costi di un procedimento giudiziario inutile; dall’altro, disincentivare la presentazione di ricorsi temerari o dilatori. Per i cittadini e i loro difensori, ciò sottolinea la necessità di una valutazione attenta e scrupolosa dei presupposti di un ricorso, per evitare di incorrere in esiti sfavorevoli e in ulteriori oneri finanziari.

Cosa significa quando un ricorso viene dichiarato inammissibile?
Significa che la Corte di Cassazione non entra nel merito della questione, ma respinge l’atto in via preliminare perché manca dei requisiti formali o sostanziali richiesti dalla legge per poter essere esaminato.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
Come stabilito in questa ordinanza, la parte che ha proposto il ricorso inammissibile viene condannata a pagare sia le spese del procedimento sia una sanzione pecuniaria, in questo caso di 3.000 euro, a favore della Cassa delle ammende.

La Corte di Cassazione ha esaminato i fatti del caso originale con questa ordinanza?
No. La dichiarazione di inammissibilità impedisce alla Corte di esaminare la fondatezza delle argomentazioni del ricorso e i fatti del caso. La decisione si ferma a una valutazione sulla validità formale e procedurale dell’impugnazione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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