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Ricorso inammissibile: la Cassazione decide

La Corte di Cassazione, con ordinanza, ha dichiarato il ricorso inammissibile presentato da un individuo contro una sentenza della Corte d’Appello di Milano. Questa decisione procedurale, che non entra nel merito della questione, comporta per il ricorrente la condanna al pagamento delle spese processuali e di una somma a favore della Cassa delle Ammende, evidenziando le severe conseguenze di un’impugnazione priva dei requisiti di legge.

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Pubblicato il 8 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso inammissibile: Analisi di una Decisione della Cassazione

L’ordinanza emessa dalla settima sezione penale della Corte di Cassazione offre un chiaro esempio delle conseguenze di un ricorso inammissibile. Questo tipo di decisione, sebbene breve, è di fondamentale importanza nel sistema giudiziario, poiché stabilisce i limiti entro cui un cittadino può impugnare una sentenza di fronte al più alto grado di giudizio. Analizziamo i fatti e le implicazioni di questa pronuncia.

I Fatti del Procedimento

Il caso ha origine dal ricorso presentato da un individuo avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Milano nell’ottobre 2024. Non soddisfatto della decisione di secondo grado, il soggetto ha deciso di rivolgersi alla Corte di Cassazione, l’organo giurisdizionale supremo che ha il compito di assicurare l’esatta osservanza e l’uniforme interpretazione della legge.

La Decisione della Corte: Il Ricorso Inammissibile

Dopo aver ricevuto il ricorso e dato avviso alle parti, la Corte Suprema si è riunita in udienza. A seguito della relazione svolta dal Consigliere designato, il collegio ha emesso un’ordinanza con cui ha dichiarato il ricorso proposto semplicemente ‘inammissibile’.

Cosa significa questo? Significa che i giudici non sono entrati nel merito della questione. Non hanno valutato se le richieste del ricorrente fossero fondate o meno. Hanno invece rilevato un vizio preliminare, un difetto procedurale o di contenuto talmente grave da impedire l’analisi stessa del caso. Un ricorso inammissibile è, in sostanza, un’impugnazione che non supera il primo vaglio di controllo della Corte.

Le Conseguenze Economiche della Pronuncia

La declaratoria di inammissibilità non è priva di conseguenze. Al contrario, la legge prevede sanzioni precise per scoraggiare la presentazione di ricorsi palesemente infondati o presentati senza il rispetto delle forme previste. Nel caso di specie, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e, in aggiunta, al versamento di una somma di denaro a favore della ‘Cassa delle ammende’. Quest’ultima è un ente pubblico destinato a finanziare progetti di reinserimento per la popolazione carceraria, e la condanna al suo pagamento funge da deterrente contro l’abuso dello strumento processuale.

Le Motivazioni

Anche se il testo dell’ordinanza è sintetico, le motivazioni dietro una declaratoria di ricorso inammissibile sono tipicamente riconducibili a cause ben precise previste dal codice di procedura penale. Tra le più comuni vi sono:

1. Vizi di Forma: Il ricorso non è stato redatto o notificato secondo le modalità prescritte dalla legge.
2. Mancanza dei Motivi Specifici: I motivi di impugnazione non sono specificati chiaramente o si limitano a contestare la valutazione dei fatti compiuta dai giudici di merito, cosa non permessa in Cassazione, dove si valuta solo la corretta applicazione della legge (violazioni di legge).
3. Proposizione Fuori Termine: Il ricorso è stato presentato oltre i termini perentori stabiliti dalla normativa.

La decisione della Corte, quindi, si fonda sulla violazione di una di queste regole procedurali, considerate essenziali per garantire il corretto funzionamento della giustizia.

Conclusioni

Questa ordinanza ribadisce un principio cruciale: l’accesso alla Corte di Cassazione è soggetto a regole rigorose. Un ricorso inammissibile non è solo un’occasione persa per far valere le proprie ragioni, ma comporta anche conseguenze economiche significative per il ricorrente. La decisione sottolinea l’importanza di affidarsi a professionisti competenti in grado di redigere un’impugnazione che rispetti tutti i requisiti formali e sostanziali richiesti, evitando così una pronuncia che chiude definitivamente le porte della giustizia senza nemmeno discutere il caso nel merito.

Cosa significa quando un ricorso in Cassazione viene dichiarato inammissibile?
Significa che la Corte non ha esaminato il merito della questione perché l’atto di impugnazione presentava vizi formali o sostanziali che ne hanno impedito la valutazione, come la mancanza di motivi specifici o la tardività.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
La parte che ha presentato il ricorso viene condannata al pagamento delle spese del procedimento e al versamento di una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende.

Perché la Corte decide con ‘Ordinanza’ e non con ‘Sentenza’?
La Corte utilizza lo strumento dell’ordinanza per decisioni di carattere procedurale, come appunto la declaratoria di inammissibilità, che non si pronunciano sul fondo della controversia ma si limitano a risolvere questioni relative allo svolgimento del processo.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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