Ricorso Inammissibile in Cassazione: Quando l’Appello Diventa un Costo
Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha ribadito un principio fondamentale del nostro sistema processuale: il ricorso alla Suprema Corte non è un terzo grado di giudizio dove ridiscutere i fatti, ma un controllo di legittimità. Quando i motivi di appello sono generici o ripetitivi, il risultato è un ricorso inammissibile, con conseguenze economiche significative per chi lo propone.
Il Contesto Processuale
Il caso trae origine da un ricorso presentato avverso una sentenza della Corte d’Appello di Palermo. L’imputato, condannato nei gradi di merito per il reato di resistenza, ha tentato di portare le sue ragioni davanti alla Corte di Cassazione, sperando in un annullamento della decisione precedente.
Tuttavia, la difesa si è limitata a riproporre le stesse argomentazioni già esaminate e respinte dai giudici dei precedenti gradi di giudizio, senza sollevare questioni relative a vizi di legittimità, ovvero errori nell’applicazione della legge o difetti logici nella motivazione della sentenza.
L’Analisi della Cassazione sul Ricorso Inammissibile
La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha esaminato il ricorso e lo ha dichiarato inammissibile. La decisione si fonda su una valutazione netta: i motivi presentati non erano consentiti dalla legge in sede di legittimità.
Le Motivazioni della Suprema Corte
La Corte ha spiegato che le censure mosse dal ricorrente erano “meramente riproduttivi di profili di censura già adeguatamente vagliati e disattesi dai giudici del merito”. In altre parole, il ricorso non introduceva nuovi elementi di diritto o critiche pertinenti alla legittimità della sentenza, ma cercava di ottenere una nuova valutazione dei fatti, cosa preclusa in Cassazione.
I giudici di legittimità hanno constatato che la sentenza della Corte d’Appello era stata motivata con argomenti:
* Giuridicamente corretti: La legge era stata applicata in modo appropriato.
* Puntuali: Le motivazioni rispondevano specificamente alle obiezioni della difesa.
* Coerenti e logici: Il ragionamento seguito era privo di contraddizioni manifeste, sia riguardo alla ricostruzione del fatto (la resistenza contestata), sia riguardo alla determinazione della pena e al diniego delle attenuanti generiche.
Di fronte a una motivazione così solida e alla natura ripetitiva del ricorso, la Corte non ha potuto fare altro che dichiararne l’inammissibilità.
Le Conseguenze Economiche della Decisione
Come previsto dall’articolo 616 del Codice di Procedura Penale, la declaratoria di inammissibilità comporta due conseguenze automatiche per il ricorrente:
1. Condanna al pagamento delle spese processuali: Il ricorrente deve farsi carico dei costi del procedimento che ha attivato inutilmente.
2. Condanna al pagamento di una somma in favore della Cassa delle ammende: La Corte ha fissato tale somma in Euro 3.000, una sanzione pecuniaria per aver sovraccaricato il sistema giudiziario con un ricorso privo dei requisiti di legge.
Conclusioni
Questa ordinanza è un monito importante: il ricorso per Cassazione deve essere preparato con estrema cura, concentrandosi esclusivamente sui vizi di legittimità della sentenza impugnata. Tentare di riaprire una discussione sul merito dei fatti non solo è inutile, ma espone a sicure conseguenze economiche. La decisione evidenzia l’importanza di affidarsi a una difesa tecnica specializzata che sappia distinguere tra un legittimo motivo di ricorso e una semplice, ma costosa, insistenza su argomenti già respinti. Le motivazioni della Corte ribadiscono la funzione nomofilattica della Cassazione, e le conclusioni pratiche per i cittadini sono di valutare con attenzione l’opportunità di un ricorso, per evitare di incorrere in sanzioni.
Cosa significa che un ricorso in Cassazione è ‘inammissibile’?
Significa che il ricorso non possiede i requisiti richiesti dalla legge per essere esaminato nel merito. In questo caso, i motivi erano una mera ripetizione di argomenti già valutati e respinti nei gradi precedenti, senza sollevare reali questioni di legittimità.
Perché il ricorso è stato giudicato meramente riproduttivo?
Perché le argomentazioni della difesa non criticavano la sentenza per errori di diritto o vizi logici, ma si limitavano a riproporre le stesse questioni di fatto già discusse e decise dalla Corte d’Appello, il cui ragionamento è stato ritenuto corretto e coerente dalla Cassazione.
Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
In base all’art. 616 del codice di procedura penale, il ricorrente è stato condannato a pagare sia le spese del processo sia una sanzione pecuniaria di 3.000 euro a favore della Cassa delle ammende.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 33944 Anno 2025
Penale Ord. Sez. 7 Num. 33944 Anno 2025
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME NOME COGNOME
Data Udienza: 07/07/2025
Sii: COGNOME ‘7, COGNOME I – COGNOME • !a:
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31/05/1991
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eI 10/12/2024 della ( 7’1= APPELLO di PALERMO
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uce ta dal Consigliere COGNOME
[TO COGNOME‘ NOME;
letto il ricorso proposto nell’interesse di COGNOME NOME avverso la sentenza in epigrafe; esaminati gli atti e il provvedimento impugnato;
ritenuto che il ricorso è inammissibile perché i motivi prospettati non sono consentiti da legge in sede di legittimità in quanto meramente riproduttivi di profili di censura adeguatamente vagliati e disattesi dai giudici del merito con argomenti giuridicamente corrett puntuali rispetto al portato delle doglianze difensive, coerenti con riguardo alle emergen acquisite oltre che immuni da manifeste incongruenze logiche in relazione ai ritenuti costitu oggettivi della resistenza contestata ( avuto riguardo alle connotazioni della condotta oposit accertata), alla misura della pena e al diniego delle generiche rilevato che all’inammissibilità del ricorso conseguono le pronunce di cui all’art. 616 co proc. pen.
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di Euro tremila in favore della Cassa delle ammende. Così deciso in data 7 luglio 2025.