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Ricorso inammissibile: la Cassazione condanna alle spese

La Corte di Cassazione, con ordinanza, ha dichiarato un ricorso inammissibile avverso una sentenza della Corte d’Appello. La decisione sottolinea le conseguenze negative per il ricorrente, condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria alla Cassa delle ammende.

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Pubblicato il 6 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Conseguenze e Decisione della Cassazione

Quando si intraprende un percorso legale, è fondamentale comprendere non solo le possibilità di successo, ma anche i rischi associati. Una delle eventualità più significative nel processo penale è la dichiarazione di ricorso inammissibile da parte della Corte di Cassazione. Questo esito non solo pone fine al tentativo di impugnazione, ma comporta anche precise conseguenze economiche per chi ha presentato il ricorso. Un’ordinanza recente della settima sezione penale della Suprema Corte offre un chiaro esempio di questa dinamica.

I Fatti del Caso

Il caso in esame ha origine da un ricorso presentato da un soggetto avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Palermo in data 4 aprile 2024. Il ricorrente, cercando di ottenere una revisione della decisione di secondo grado, ha portato la questione dinanzi alla Corte di Cassazione, il più alto grado di giudizio nel nostro ordinamento.

La Decisione della Corte e il Significato di Ricorso Inammissibile

La Corte di Cassazione, dopo aver ricevuto il ricorso, dato avviso alle parti e ascoltato la relazione del Consigliere designato, ha emesso un’ordinanza con una decisione netta: il ricorso è stato dichiarato inammissibile.

Ma cosa significa esattamente? Un ricorso inammissibile è un’impugnazione che non può essere esaminata nel merito. Ciò accade quando il ricorso manca dei requisiti essenziali previsti dalla legge, come ad esempio la corretta esposizione dei motivi, il rispetto dei termini per la presentazione, o la contestazione di questioni non ammesse in sede di legittimità. In pratica, la Corte non valuta se il ricorrente abbia ragione o torto sui fatti, ma si ferma a una valutazione preliminare, riscontrando un vizio che impedisce di procedere all’analisi del merito.

Le Motivazioni

L’ordinanza in esame è molto sintetica e non esplicita nel dettaglio le ragioni specifiche dell’inammissibilità. Tuttavia, in provvedimenti di questo tipo, la motivazione è implicita nella stessa declaratoria. La Corte, dopo l’analisi degli atti e l’udienza, ha evidentemente riscontrato la mancanza di uno o più presupposti procedurali che la legge richiede per poter esaminare un ricorso. La decisione di condannare il ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma a favore della Cassa delle ammende è una conseguenza diretta e automatica prevista dal codice di procedura penale in caso di inammissibilità.

Le Conclusioni

La conclusione del procedimento è chiara e serve da monito. Il ricorrente non solo non ha ottenuto la riforma della sentenza impugnata, ma è stato anche condannato a sostenere i costi del procedimento da lui avviato e a versare una sanzione pecuniaria di tremila euro alla Cassa delle ammende. Questa decisione ribadisce un principio fondamentale: l’accesso alla giustizia, e in particolare al giudizio di legittimità, deve avvenire nel rigoroso rispetto delle regole procedurali. Un ricorso presentato senza i dovuti requisiti non solo è destinato a fallire, ma espone il proponente a conseguenze economiche rilevanti, volte a sanzionare l’uso improprio dello strumento processuale.

Cosa succede quando un ricorso penale viene dichiarato inammissibile dalla Corte di Cassazione?
Il ricorso non viene esaminato nel merito, la decisione impugnata diventa definitiva e il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

Chi deve pagare le spese processuali in caso di ricorso inammissibile?
Le spese processuali sono interamente a carico del ricorrente che ha presentato l’impugnazione dichiarata inammissibile.

Oltre alle spese processuali, quale altra sanzione è stata applicata nel caso specifico?
Il ricorrente è stato condannato al pagamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, come sanzione per aver presentato un ricorso inammissibile.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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