Ricorso Inammissibile: La Cassazione Spiega i Limiti dell’Impugnazione
Quando si decide di impugnare una sentenza di condanna, è fondamentale comprendere i limiti e i requisiti del processo. Un ricorso inammissibile non solo non porta al risultato sperato, ma comporta anche conseguenze economiche per chi lo propone. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione illumina perfettamente i motivi per cui un ricorso può essere respinto senza nemmeno un esame nel merito, offrendo una lezione preziosa sulla corretta formulazione delle impugnazioni.
I Fatti del Caso
Un imputato, a seguito di una condanna confermata dalla Corte d’Appello, decideva di presentare ricorso per cassazione. Le sue doglianze si basavano su quattro punti principali: la contestazione della sua responsabilità penale, la mancata applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto (prevista dall’art. 131-bis del codice penale), e due motivi generici contro la determinazione della pena e il bilanciamento delle circostanze.
La Decisione della Corte: un Ricorso Inammissibile
La Corte di Cassazione ha esaminato i motivi presentati e li ha rigettati in blocco, dichiarando l’intero ricorso inammissibile. Questa decisione non è entrata nel merito delle questioni sollevate, ma si è fermata a un livello precedente, quello della validità stessa dell’impugnazione. La Corte ha stabilito che i motivi addotti dal ricorrente non rispettavano i requisiti necessari per essere esaminati dalla Suprema Corte.
Le Motivazioni della Suprema Corte
L’ordinanza ha spiegato punto per punto perché ogni motivo fosse inaccoglibile, fornendo chiarimenti essenziali sui limiti del giudizio di legittimità.
Motivi Ripetitivi e Aspecifici
Il primo motivo, con cui si contestava la responsabilità penale, è stato ritenuto inammissibile perché si limitava a riproporre le stesse argomentazioni già presentate e respinte dalla Corte territoriale. La Cassazione non è un terzo grado di giudizio dove si possono semplicemente ridiscutere i fatti; il suo compito è verificare la corretta applicazione della legge e la logicità della motivazione.
Anche il secondo motivo, relativo all’art. 131-bis c.p., è stato giudicato aspecifico. Il ricorrente non aveva contestato la specifica motivazione della Corte d’Appello, la quale aveva negato il beneficio evidenziando l’abitualità della condotta criminosa, desunta da due precedenti specifici. Ignorare la motivazione del giudice precedente e limitarsi a richiedere l’applicazione di una norma rende il motivo inefficace.
La Discrezionalità del Giudice di Merito sulla Pena
Per quanto riguarda il terzo e il quarto motivo, relativi alla quantificazione della pena, la Corte li ha definiti “manifestamente infondati”. La determinazione della pena è una valutazione tipicamente discrezionale del giudice di merito. La Cassazione può intervenire solo se tale valutazione risulta palesemente arbitraria, illogica o priva di motivazione sufficiente. Nel caso di specie, la sentenza impugnata aveva fornito una motivazione congrua e logica, rendendo la doglianza del ricorrente un mero dissenso non sindacabile in sede di legittimità.
Conclusioni: Le Implicazioni Pratiche
Questa ordinanza ribadisce un principio cruciale: il ricorso per cassazione deve essere un atto tecnico e preciso. Non può essere una semplice riproposizione di argomenti già sconfitti o una generica lamentela contro la decisione del giudice. Un ricorso inammissibile comporta la condanna al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria, come i tremila euro inflitti in questo caso. La decisione serve da monito: per avere una possibilità di successo in Cassazione, è indispensabile formulare censure specifiche, che attacchino vizi logici o giuridici concreti presenti nella motivazione della sentenza impugnata.
Perché un ricorso per cassazione può essere dichiarato inammissibile?
Un ricorso viene dichiarato inammissibile se i motivi sono generici, si limitano a ripetere argomentazioni già respinte nei gradi precedenti senza confrontarsi con la motivazione della sentenza impugnata, oppure contestano valutazioni discrezionali del giudice di merito (come la quantificazione della pena) senza dimostrare un vizio di arbitrarietà o illogicità.
Cosa significa che un motivo di ricorso è ‘aspecifico’?
Significa che il motivo non si confronta direttamente con le ragioni esposte nella sentenza che si sta impugnando. Ad esempio, se la Corte d’Appello nega un beneficio sulla base di una ragione specifica (come l’abitualità del reato), il ricorso deve contestare quella specifica ragione, non limitarsi a chiedere nuovamente il beneficio in modo generico.
Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
La parte che ha presentato il ricorso inammissibile viene condannata al pagamento delle spese processuali e di una somma di denaro in favore della Cassa delle ammende, che nel caso di specie è stata fissata in tremila euro.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 11442 Anno 2024
Penale Ord. Sez. 7 Num. 11442 Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME NOME
Data Udienza: 06/02/2024
ORDINANZA
sul ricorso proposto da: COGNOME NOME NOME a POLISTENA il DATA_NASCITA
avverso la sentenza del 31/03/2023 della CORTE APPELLO di BRESCIA
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
Letto il ricorso di COGNOME NOME;
ritenuto che il primo motivo di ricorso, con cui si contesta la affermazione di penale responsabilità, non è consentito’ atteso che reitera doglianze già rappresentate alla Corte territoriale e da questa disattese con motivazione congrua ed immune da vizi logici;
considerato che il secondo motivo, relativo alla mancata applicazione della causa di non punibilità di cui all’art. 131-bis cod., pen., è aspecifico, atteso ch non si confronta con la motivazione del provvedimento impugNOME, che ha evidenziato l’abitualità della condotta criminosa, desunta da due precedenti specifici da cui l’imputato risulta gravato;
ritenuto che il terzo ed il quarto motivo di ricorso, con i quali genericamente si contesta la violazione di legge in relazione alla determinazione della pena e al giudizio di bilanciamento, sono manifestamente infondati, in quanto la determinazione della pena, che include il giudizio di comparazione fra opposte circostanze, implica una valutazione discrezionale tipica del giudizio di merito che sfugge al sindacato di legittimità qualora non sia frutto di mero arbitrio o di ragionamento illogico e sia sorretta da sufficiente motivazione, come avvenuto nella specie (alle pagine 4 e 5 la sentenza impugnata motiva congruamente sul punto);
rilevato, pertanto, che il ricorso deve essere dichiarato inammissibile, con la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
P.Q.M,
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
Così deciso, in data 6 febbraio 2024.