LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Ricorso inammissibile in Cassazione: le conseguenze

La Corte di Cassazione, con un’ordinanza, ha dichiarato un ricorso inammissibile avverso una sentenza della Corte d’Appello. A seguito della dichiarazione di ricorso inammissibile, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di 3.000 euro in favore della Cassa delle ammende.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 8 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Quando la Cassazione Chiude la Porta e Condanna alle Spese

Presentare un ricorso inammissibile davanti alla Corte di Cassazione non è un’azione priva di conseguenze. Oltre a vedere la propria richiesta respinta senza un esame nel merito, si rischia una condanna economica. Un’ordinanza recente della Suprema Corte ci offre un chiaro esempio delle implicazioni di un’impugnazione che non rispetta i presupposti di legge, sottolineando l’importanza di una valutazione attenta prima di adire il massimo organo di giustizia.

I Fatti del Caso: Un Appello Respinto in Partenza

La vicenda processuale ha origine da una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Genova. Una delle parti, ritenendo ingiusta la decisione, ha deciso di presentare ricorso alla Corte di Cassazione per ottenerne l’annullamento. L’obiettivo era, come sempre in questi casi, ottenere una revisione della pronuncia di secondo grado. Tuttavia, il percorso dell’impugnazione si è interrotto bruscamente prima ancora di poter entrare nel vivo della discussione.

La Decisione della Suprema Corte: La Dichiarazione di Ricorso Inammissibile

Con un’ordinanza emessa a seguito dell’udienza del 3 marzo 2025, la Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha messo la parola fine alla questione. I giudici, dopo aver ascoltato la relazione del Consigliere e dato avviso alle parti, hanno deciso di non procedere all’esame del merito del ricorso, dichiarandolo semplicemente inammissibile. Questa decisione, sebbene concisa, ha effetti molto concreti e gravosi per il proponente.

Le conseguenze del ricorso inammissibile

La declaratoria di inammissibilità ha attivato un meccanismo sanzionatorio previsto dal codice di procedura. La Corte non si è limitata a respingere l’atto, ma ha anche condannato il ricorrente a sostenere due tipi di oneri economici:

1. Pagamento delle spese processuali: si tratta dei costi che lo Stato ha sostenuto per la gestione del procedimento davanti alla Cassazione.
2. Versamento alla Cassa delle ammende: è stata disposta una sanzione pecuniaria aggiuntiva, quantificata in tremila euro, da versare a favore di questo specifico ente statale.

Le Motivazioni

L’ordinanza in esame è estremamente sintetica e non esplicita le ragioni specifiche che hanno portato a giudicare il ricorso inammissibile (ad esempio, la tardività della presentazione, la genericità dei motivi, la proposizione di censure non consentite in sede di legittimità). Tuttavia, la motivazione della condanna economica è implicita nella decisione stessa. La legge prevede che la parte che introduce un giudizio di impugnazione in modo temerario o senza rispettare le regole procedurali debba farsi carico non solo dei costi generati, ma anche di una sanzione pecuniaria. Questa misura ha una duplice finalità: da un lato, scoraggiare ricorsi palesemente infondati o dilatori che appesantiscono il lavoro della Corte; dall’altro, sanzionare l’abuso dello strumento processuale.

Le Conclusioni

La pronuncia della Cassazione ribadisce un principio fondamentale: l’accesso alla giustizia di legittimità è un diritto da esercitare con responsabilità. Un ricorso inammissibile non è solo un’occasione mancata, ma si trasforma in un concreto pregiudizio economico per chi lo propone. La condanna al pagamento di una somma alla Cassa delle ammende rappresenta un monito a valutare con estrema perizia la fondatezza e la correttezza formale dei motivi di impugnazione, affidandosi a professionisti esperti per evitare di incorrere in esiti processuali ed economici sfavorevoli.

Cosa succede quando la Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile?
Secondo l’ordinanza, la dichiarazione di inammissibilità comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria, in questo caso di tremila euro, in favore della Cassa delle ammende.

Quale era l’oggetto del ricorso esaminato?
Il ricorso era stato proposto contro una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Genova in data 16/09/2024.

Il ricorrente deve pagare solo le spese del processo?
No, oltre al pagamento delle spese processuali, il ricorrente è stato condannato a versare una somma aggiuntiva di tremila euro alla Cassa delle ammende come sanzione per l’inammissibilità del ricorso.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati