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Ricorso inammissibile: i requisiti di specificità

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile perché il motivo presentato era generico e non specificava gli elementi della censura contro la sentenza impugnata. Questa decisione sottolinea l’importanza dei requisiti formali previsti dall’art. 581 cod. proc. pen. per la validità di un’impugnazione. Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 6 dicembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Cassazione Sottolinea l’Importanza della Specificità dei Motivi

Con una recente ordinanza, la Corte di Cassazione ha ribadito un principio fondamentale della procedura penale: la necessità di specificità nei motivi di impugnazione. Un ricorso inammissibile non è solo un’occasione persa, ma comporta anche conseguenze economiche per chi lo propone. Il caso in esame offre un chiaro esempio di come la genericità di una censura possa precludere l’accesso al giudizio di legittimità, confermando la decisione del giudice di merito.

I Fatti del Caso

La vicenda trae origine dalla decisione di un imputato di impugnare davanti alla Corte di Cassazione una sentenza di condanna emessa dalla Corte d’Appello di Roma. L’appello si fondava su un unico motivo: la presunta carenza di motivazione della sentenza di secondo grado. L’imputato sosteneva che la dichiarazione di responsabilità a suo carico non fosse adeguatamente supportata da un percorso logico-giuridico sufficiente, chiedendo di conseguenza l’annullamento della pronuncia.

La Decisione della Corte: un Ricorso Inammissibile

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha esaminato l’atto di impugnazione e, senza entrare nel merito della questione di responsabilità, lo ha dichiarato inammissibile. Questa decisione si basa su una valutazione puramente procedurale. La Corte ha ritenuto che il ricorso fosse affetto da “genericità per indeterminatezza”, in quanto non rispettava i requisiti essenziali stabiliti dall’articolo 581, comma 1, lettera c), del codice di procedura penale. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro alla Cassa delle ammende.

Le Motivazioni: la Mancanza di Specificità

Il cuore della decisione risiede nella spiegazione del perché il motivo di ricorso sia stato considerato generico. La Corte ha osservato che, a fronte di una motivazione della sentenza impugnata ritenuta “logicamente corretta”, il ricorrente si è limitato a denunciare un vizio di motivazione in termini astratti. L’atto di impugnazione non indicava in modo specifico quali fossero gli elementi di fatto o le argomentazioni giuridiche che avrebbero dovuto essere considerati e che invece erano stati omessi o mal valutati dalla Corte d’Appello.

In altre parole, non basta affermare che una motivazione è carente; è necessario spiegare puntualmente perché lo è, evidenziando le parti del provvedimento che si contestano e fornendo le ragioni giuridiche a sostegno della propria tesi. Questa mancanza di specificità ha impedito alla Corte di Cassazione di esercitare il proprio “sindacato”, ovvero il suo potere di controllo, poiché non erano stati forniti gli strumenti per individuare i rilievi concretamente mossi alla sentenza.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche per la Difesa

L’ordinanza in commento è un monito sull’importanza del rigore tecnico nella redazione degli atti di impugnazione. Un ricorso in Cassazione non può essere una generica lamentela, ma deve configurarsi come una critica precisa e argomentata, capace di mettere in luce specifiche violazioni di legge o vizi logici della decisione impugnata. La conseguenza di un ricorso inammissibile per genericità è duplice: da un lato, la sentenza di condanna diventa definitiva, dall’altro, si aggiunge un onere economico per il ricorrente. Per gli operatori del diritto, questa pronuncia ribadisce la necessità di un’analisi approfondita della sentenza da impugnare e di una redazione meticolosa dei motivi, che devono essere chiari, specifici e autosufficienti per consentire al giudice di legittimità di comprendere appieno le censure sollevate.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile senza essere esaminato nel merito?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché mancava dei requisiti di specificità richiesti dall’art. 581 del codice di procedura penale. Il motivo era formulato in modo generico, senza indicare con precisione le parti della sentenza contestate e le ragioni della critica.

Cosa significa che un motivo di ricorso è “generico”?
Significa che la critica mossa alla sentenza è vaga e astratta. Nel caso specifico, il ricorrente ha lamentato una generica “carenza di motivazione” senza però specificare quali elementi o passaggi della sentenza fossero illogici o contraddittori, impedendo così alla Corte di Cassazione di valutare la fondatezza della censura.

Quali sono le conseguenze concrete di un ricorso inammissibile?
La dichiarazione di inammissibilità comporta due conseguenze principali: la sentenza impugnata diventa definitiva e il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese del procedimento e di una sanzione pecuniaria (in questo caso, 3.000 euro) in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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