Ricorso Inammissibile: Perché la Specificità dei Motivi è Cruciale in Cassazione
Presentare un ricorso in Cassazione è l’ultimo grado di giudizio, una fase delicata che richiede rigore e precisione. Un errore formale può costare caro, come dimostra una recente ordinanza che ha dichiarato un ricorso inammissibile per mancanza di specificità. Questo caso sottolinea una lezione fondamentale per chiunque affronti il processo penale: la forma è sostanza.
L’ordinanza in esame ci offre uno spunto prezioso per comprendere i requisiti essenziali che un atto di impugnazione deve possedere per superare il vaglio di ammissibilità della Suprema Corte.
I Fatti del Caso: Un Appello Generico
Un individuo, a seguito di una condanna emessa dalla Corte d’Appello di Brescia, decideva di presentare ricorso per Cassazione. L’obiettivo era contestare la motivazione della sentenza che aveva confermato la sua responsabilità penale. Tuttavia, il ricorso veniva redatto in termini che la Suprema Corte ha giudicato troppo ampi e non sufficientemente dettagliati.
La Decisione della Corte: un Ricorso Inammissibile
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 4965/2024, ha messo un punto fermo sulla vicenda, dichiarando il ricorso inammissibile. Questa decisione non è entrata nel merito delle argomentazioni difensive, ma si è fermata a un gradino prima, su un piano prettamente procedurale. La conseguenza per il ricorrente è stata non solo la conferma definitiva della condanna, ma anche l’obbligo di pagare le spese processuali e una somma di tremila euro alla Cassa delle ammende.
Le Motivazioni: la Violazione dell’Art. 581 del Codice di Procedura Penale
Il cuore della decisione risiede nel mancato rispetto dei requisiti di specificità imposti dall’articolo 581 del codice di procedura penale. La Corte ha spiegato che i motivi del ricorso erano formulati in modo generico. Il ricorrente si era limitato a prospettare “deduzioni generiche” senza:
1.  Enunciare puntualmente le ragioni di diritto che giustificavano il ricorso.
2.  Fornire riferimenti congrui e precisi alla motivazione dell’atto impugnato.
In sostanza, l’atto era scritto in modo tale da non permettere al giudice dell’impugnazione di individuare con chiarezza quali fossero i “rilievi mossi” alla sentenza della Corte d’Appello. Questa mancanza ha impedito alla Cassazione di esercitare il proprio sindacato, ovvero il controllo di legittimità sulla decisione precedente. La legge richiede che chi impugna una sentenza guidi il giudice superiore, indicandogli esattamente dove e perché il giudice precedente avrebbe sbagliato. Se questa guida manca, il ricorso si arena prima ancora di essere discusso nel merito.
Le Conclusioni: Le Conseguenze Pratiche della Mancanza di Specificità
Questa ordinanza è un monito severo sull’importanza della tecnica redazionale negli atti giudiziari. Un ricorso inammissibile non è solo una sconfitta processuale, ma anche un aggravio di costi per l’imputato. La decisione ribadisce che il diritto di impugnazione deve essere esercitato con diligenza e professionalità, rispettando scrupolosamente le regole procedurali. Per gli avvocati, ciò significa studiare a fondo la sentenza da impugnare e articolare le censure in modo analitico e puntuale. Per i cittadini, significa affidarsi a professionisti competenti che sappiano navigare le complesse acque del diritto processuale penale. In definitiva, la specificità non è un mero formalismo, ma la condizione essenziale per garantire un dialogo corretto tra le parti e il giudice e, in ultima analisi, per tutelare efficacemente i propri diritti.
 
Cosa succede se un ricorso per Cassazione è ritenuto troppo generico?
In base a questa ordinanza, un ricorso formulato con motivazioni generiche viene dichiarato inammissibile. Ciò significa che la Corte non esamina il caso nel merito e la decisione precedente diventa definitiva.
Quali sono i requisiti essenziali per un ricorso in Cassazione?
Il ricorso deve rispettare il principio di specificità, come previsto dall’art. 581 del codice di procedura penale. È necessario enunciare puntualmente le ragioni di diritto, indicare con precisione le parti della sentenza che si contestano e fornire riferimenti chiari alla motivazione dell’atto impugnato.
Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso dichiarato inammissibile?
Il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di denaro a favore della Cassa delle ammende, che nel caso di specie è stata fissata in tremila euro.
 
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 4965 Anno 2024
Penale Ord. Sez. 7   Num. 4965  Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME NOME
Data Udienza: 24/10/2023
ORDINANZA
sul ricorso proposto da: COGNOME nato il DATA_NASCITA
avverso la sentenza del 15/11/2022 della CORTE APPELLO di BRESCIA
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
Letto il ricorso di NOME COGNOME;
considerato che l’unico motivo di ricorso, con il quale si contesta la correttezza motivazione posta a base della dichiarazione di responsabilità, è del tutto privo dei requi specificità previsti, a pena di inammissibilità, dall’art. 581 cod. proc. pen. in prospettano deduzioni generiche, senza la puntuale enunciazione delle ragioni di diri giustificanti il ricorso e dei correlati congrui riferimenti alla motivazione dell’atto i che, pertanto, non si consente al giudice dell’impugnazione di individuare i rilevi mos esercitare il proprio sindacato;
rilevato, dunque, che il ricorso deve essere dichiarato inammissibile, con la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore del Cassa delle ammende;
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spe processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
Così deciso, il 24 ottobre 2023.