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Ricorso inammissibile: i requisiti di specificità

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza in esame, ha dichiarato un ricorso inammissibile a causa della genericità dei motivi. L’impugnazione contro una sentenza della Corte d’Appello di Venezia è stata respinta perché non rispettava i requisiti di specificità imposti dall’art. 581 c.p.p., non consentendo ai giudici di individuare i rilievi mossi. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 14 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Perché la Specificità dei Motivi è Cruciale in Cassazione

Un recente provvedimento della Corte di Cassazione ribadisce un principio fondamentale della procedura penale: la necessità di formulare motivi di impugnazione chiari e specifici. Quando un appello è vago, il risultato è un ricorso inammissibile, con conseguente condanna alle spese e a una sanzione pecuniaria. Analizziamo questa ordinanza per comprendere le ragioni della decisione e le sue implicazioni pratiche.

I Fatti del Caso

Il caso ha origine da un ricorso presentato alla Suprema Corte di Cassazione da un individuo condannato con una sentenza della Corte d’Appello di Venezia. L’imputato, attraverso il suo difensore, ha cercato di contestare la dichiarazione di responsabilità, criticando la correttezza della motivazione fornita dai giudici di secondo grado.

Tuttavia, l’atto di impugnazione non ha superato il primo vaglio della Corte, quello di ammissibilità.

La Decisione della Corte: un Ricorso Inammissibile

La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile. Questa decisione non entra nel merito delle questioni sollevate (cioè non valuta se il ricorrente avesse ragione o torto), ma si ferma a un livello preliminare, riscontrando un vizio insanabile nell’atto stesso di impugnazione.

La conseguenza diretta di questa declaratoria è stata duplice: la condanna del ricorrente al pagamento delle spese del procedimento e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Le Motivazioni: La Genericità dei Motivi di Ricorso

Il cuore della decisione risiede nella violazione dell’articolo 581, comma 1, lettera c), del codice di procedura penale. Questa norma impone che l’atto di impugnazione contenga l’indicazione specifica delle ragioni di diritto e degli elementi di fatto che sorreggono ogni richiesta.

Secondo la Cassazione, i motivi presentati dal ricorrente erano “generici per indeterminatezza”. In altre parole, le critiche alla sentenza della Corte d’Appello erano state formulate in modo talmente vago da non permettere ai giudici di legittimità di comprendere quali fossero gli specifici errori contestati. A fronte di una motivazione della sentenza impugnata ritenuta “logicamente corretta”, il ricorso si limitava a una censura astratta, senza indicare gli elementi concreti su cui si basava il dissenso. Questo ha impedito alla Corte di esercitare il proprio ruolo di controllo, rendendo di fatto l’impugnazione inefficace.

Conclusioni: Le Implicazioni Pratiche della Pronuncia

Questa ordinanza è un monito importante per chiunque intenda presentare un ricorso in Cassazione. Non è sufficiente manifestare un generico dissenso verso una sentenza; è indispensabile articolare critiche precise, puntuali e ben argomentate. Ogni motivo di ricorso deve essere autosufficiente, spiegando chiaramente perché la decisione del giudice precedente sarebbe errata, sia in punto di diritto che di fatto. Un ricorso inammissibile non solo preclude ogni possibilità di ottenere una riforma della sentenza, ma comporta anche un aggravio di costi per l’imputato. La specificità non è un mero formalismo, ma un requisito sostanziale che garantisce il corretto funzionamento del sistema giudiziario.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché i motivi presentati erano generici e indeterminati, in violazione dei requisiti di specificità previsti dall’art. 581, comma 1, lett. c) del codice di procedura penale.

Quali sono le conseguenze di una dichiarazione di inammissibilità?
La dichiarazione di inammissibilità comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria, in questo caso fissata in tremila euro, in favore della Cassa delle ammende.

Cosa significa che i motivi di ricorso devono essere specifici?
Significa che l’atto di impugnazione deve indicare in modo chiaro e preciso le ragioni di diritto e gli elementi di fatto che si contestano nella sentenza impugnata, permettendo al giudice di individuare esattamente i punti su cui è chiamato a decidere.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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