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Ricorso inammissibile: i requisiti del ricorso penale

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile poiché i motivi di impugnazione erano generici e privi di un nesso critico con la sentenza di merito. La ricorrente, che lamentava vizi sulla propria responsabilità penale e sulla sanzione, non ha rispettato i requisiti dell’art. 581 c.p.p. Di conseguenza, è stata condannata al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle ammende.

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Pubblicato il 4 novembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso inammissibile: quando l’impugnazione è troppo generica

Presentare un ricorso in Cassazione è l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento, ma per accedervi è necessario rispettare requisiti di forma e sostanza molto precisi. Un recente provvedimento della Corte di Cassazione ha ribadito un principio fondamentale: un ricorso inammissibile è la conseguenza diretta della presentazione di motivi generici e non specifici. Questa ordinanza offre uno spunto essenziale per comprendere perché non basta un semplice dissenso per contestare una sentenza, ma occorre un’analisi critica e puntuale.

I fatti del caso

Una persona condannata dalla Corte d’Appello di Palermo decideva di presentare ricorso per Cassazione. I motivi dell’impugnazione si basavano su due punti principali: una presunta violazione di legge e un vizio di motivazione riguardo sia all’accertamento della sua responsabilità penale, sia alla determinazione della pena (il cosiddetto trattamento sanzionatorio).

La decisione della Corte sul ricorso inammissibile

La Suprema Corte, esaminato il caso, ha emesso un’ordinanza secca e decisa: il ricorso è inammissibile. I giudici hanno ritenuto che i motivi presentati dalla ricorrente fossero del tutto generici e, soprattutto, privi dei requisiti prescritti dall’articolo 581, comma 1, lettera c), del codice di procedura penale. In sostanza, la difesa si era limitata a formulare affermazioni generali, senza creare un vero e proprio ‘nesso critico’ con il percorso argomentativo seguito dai giudici di merito nelle precedenti sentenze. Questo ha impedito alla Corte di Cassazione di svolgere il proprio ruolo di controllo sulla legittimità della decisione impugnata.

Le motivazioni: la genericità che porta all’inammissibilità

La motivazione della Corte si concentra interamente sulla violazione dell’art. 581 c.p.p. Questa norma impone a chi impugna una sentenza di indicare specificamente le ragioni di diritto e gli elementi di fatto che sorreggono ogni richiesta. Non è sufficiente, quindi, limitarsi a enunciare un disaccordo con la decisione precedente. È necessario, invece, smontare e criticare punto per punto il ragionamento del giudice che ha emesso la sentenza, evidenziandone le presunte falle logiche o le errate applicazioni della legge.

Nel caso di specie, la Corte ha sottolineato come la motivazione della sentenza d’appello fosse ‘coerente con le risultanze probatorie e logicamente corretta’. A fronte di ciò, la ricorrente aveva opposto solo ‘affermazioni generiche’, che non consentivano ai giudici di legittimità di individuare i rilievi mossi e di esercitare il proprio sindacato. L’impugnazione, in questo modo, si trasforma in un atto sterile, incapace di innescare una revisione efficace della decisione.

Le conclusioni: le conseguenze pratiche del ricorso generico

Le implicazioni di una declaratoria di inammissibilità sono severe. Oltre a rendere definitiva la condanna, la Corte ha condannato la ricorrente al pagamento delle spese processuali. Inoltre, come previsto in questi casi, ha disposto il versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende. Questa decisione serve da monito: il ricorso per Cassazione non è una mera formalità, ma un atto giuridico complesso che richiede rigore, specificità e un’argomentazione tecnica approfondita. Chi intende percorrere questa strada deve essere consapevole che la genericità e la superficialità non solo non portano al risultato sperato, ma comportano anche significative conseguenze economiche.

Cosa significa che un ricorso è ‘generico’?
Significa che l’atto di impugnazione si limita a presentare affermazioni generali e non entra nel merito critico della sentenza impugnata, omettendo di specificare le ragioni di diritto e gli elementi di fatto che dovrebbero sostenere l’annullamento della decisione, come richiesto dall’art. 581 c.p.p.

Quali sono le conseguenze di un ricorso inammissibile in ambito penale?
La dichiarazione di inammissibilità comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende. Inoltre, la sentenza impugnata diventa definitiva e non può più essere contestata.

È sufficiente non essere d’accordo con una sentenza per poterla impugnare in Cassazione?
No, non è sufficiente. Secondo quanto stabilito dalla Corte, è necessario presentare motivi specifici che contestino in modo critico e argomentato il ragionamento giuridico e le conclusioni della sentenza precedente, non limitandosi a una generica doglianza.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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