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Ricorso inammissibile: i motivi devono essere specifici

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile poiché i motivi presentati erano generici e non criticavano adeguatamente la sentenza della Corte d’Appello. La decisione sottolinea l’importanza della specificità dei motivi di ricorso per evitare una condanna alle spese e al pagamento di una sanzione pecuniaria. La mancanza di una critica puntuale rende il ricorso manifestamente infondato.

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Pubblicato il 9 novembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Cassazione Ribadisce il Dovere di Specificità dei Motivi

Presentare un ricorso in Cassazione richiede non solo la conoscenza del diritto, ma anche un’estrema precisione nella formulazione dei motivi. Un recente provvedimento della Suprema Corte ha ribadito un principio fondamentale: un ricorso inammissibile è la conseguenza diretta di motivi generici, assertivi e privi di una critica puntuale alla decisione impugnata. Questa ordinanza offre un’importante lezione sulla necessità di un confronto analitico con le argomentazioni del giudice di merito.

I Fatti del Processo

Il caso trae origine dal ricorso presentato da un imputato avverso una sentenza della Corte d’Appello. Il ricorrente lamentava una violazione di legge e un vizio di motivazione riguardo all’accertamento dell’elemento soggettivo di un reato previsto dal D.P.R. 115/2002. Inoltre, contestava il mancato riconoscimento della prevalenza delle circostanze attenuanti generiche. La richiesta era chiara: l’annullamento della sentenza impugnata.

La Decisione della Corte: un Ricorso Inammissibile

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza in esame, ha respinto le doglianze del ricorrente, dichiarando il ricorso inammissibile. La ragione di tale decisione non risiede in una valutazione nel merito delle questioni sollevate, ma in un vizio procedurale preliminare e assorbente: la manifesta infondatezza e la genericità dei motivi proposti.

La Mancanza di Specificità e Critica

I giudici di legittimità hanno osservato come i motivi del ricorso fossero privi di specificità in ogni loro parte e del tutto assertivi. In altre parole, il ricorrente si era limitato a enunciare le proprie tesi senza però confrontarsi adeguatamente con le argomentazioni logiche e giuridiche esposte nella sentenza della Corte d’Appello. Un ricorso efficace, sottolinea la Corte, deve essere scandito da una necessaria “critica analisi” della decisione che si intende impugnare, evidenziandone le presunte fallacie.

Le Motivazioni Giuridiche della Inammissibilità

La motivazione della Corte di Cassazione si fonda su un principio cardine del processo penale. Il giudizio di legittimità non è una terza istanza di merito dove si possono rivalutare i fatti. Il suo compito è verificare la corretta applicazione della legge e la coerenza logica della motivazione della sentenza precedente. Se il ricorrente non si confronta con tale motivazione, che la Corte ha ritenuto “logica e congrua, nonché corretta in punto di diritto”, il ricorso non supera il vaglio di ammissibilità.

I giudici del gravame, secondo la Cassazione, avevano dato conto in modo esauriente degli elementi di prova che fondavano l’accertamento dell’elemento soggettivo del reato. Ignorare tale percorso argomentativo e limitarsi a riproporre le proprie tesi rende il ricorso sterile e, appunto, inammissibile.

Le Conseguenze Economiche del Ricorso Inammissibile

La declaratoria di inammissibilità comporta conseguenze significative per il ricorrente. Ai sensi dell’art. 616 del codice di procedura penale, non essendo stata ravvisata un’assenza di colpa nella determinazione della causa di inammissibilità, l’imputato è stato condannato al pagamento delle spese processuali. A ciò si è aggiunta la condanna al versamento di una somma di tremila euro in favore della cassa delle ammende, una sanzione pecuniaria che funge da deterrente contro la proposizione di impugnazioni palesemente infondate.

Conclusioni: L’Importanza di un Ricorso Ben Articolato

Questa ordinanza serve da monito per chiunque intenda adire la Corte di Cassazione. Non è sufficiente avere delle ragioni, ma è indispensabile saperle esporre in modo tecnicamente corretto, costruendo un’argomentazione che dialoghi criticamente con la sentenza impugnata. Un ricorso generico o meramente assertivo non solo è destinato al fallimento, ma comporta anche un aggravio di spese per il proponente. La specificità non è un mero formalismo, ma la sostanza stessa del diritto di impugnazione.

Quando un ricorso in Cassazione viene considerato inammissibile?
Secondo l’ordinanza, un ricorso è inammissibile quando i suoi motivi sono manifestamente infondati, privi di specificità, del tutto assertivi e non svolgono una necessaria critica analitica delle argomentazioni contenute nella decisione impugnata.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
La dichiarazione di inammissibilità, in assenza di colpa, comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria (in questo caso, tremila euro) in favore della cassa delle ammende, come previsto dall’art. 616 del codice di procedura penale.

Perché la Corte non ha esaminato nel merito le contestazioni del ricorrente?
La Corte non ha esaminato il merito delle questioni (come l’elemento soggettivo del reato) perché la mancanza di specificità e la genericità dei motivi hanno reso il ricorso inammissibile. L’inammissibilità è un filtro processuale che impedisce al giudice di procedere alla valutazione sostanziale delle argomentazioni.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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