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Ricorso inammissibile: genericità e suoi effetti

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile perché ritenuto generico e aspecifico. L’imputato, condannato in primo grado per una violazione del Codice della Strada, non aveva adeguatamente motivato le sue doglianze nell’atto di impugnazione. La decisione comporta la conferma della condanna e l’obbligo di pagare le spese processuali e una somma aggiuntiva alla Cassa delle ammende.

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Pubblicato il 30 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Cassazione Sottolinea l’Onere della Specificità

Presentare un’impugnazione è un diritto fondamentale, ma deve seguire regole precise per essere efficace. Un ricorso inammissibile è un atto destinato a non essere esaminato nel merito, con conseguenze significative per chi lo propone. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ribadisce un principio cardine: i motivi di ricorso devono essere specifici e non limitarsi a una generica richiesta di riforma della sentenza.

I Fatti del Processo: Dalla Condanna al Ricorso per Cassazione

Il caso ha origine da una sentenza del Tribunale di Velletri, che aveva condannato un imputato al pagamento di un’ammenda di 3.000,00 euro per una violazione prevista dall’articolo 116 del Codice della Strada. Non accettando la decisione, l’imputato, tramite il suo difensore, ha proposto ricorso per cassazione, chiedendo l’assoluzione per non aver commesso il fatto o, in subordine, con formula dubitativa.

La Decisione della Corte: Focus sul Ricorso Inammissibile

La Corte di Cassazione ha stroncato sul nascere le speranze del ricorrente, dichiarando il ricorso manifestamente inammissibile. La decisione si fonda sull’articolo 591, comma 1, lettera c), del codice di procedura penale. Secondo i giudici supremi, il motivo presentato non era deducibile in sede di legittimità. In altre parole, la richiesta avanzata non rientrava tra quelle che la Cassazione è chiamata a valutare.

Genericità e Aspecificità: I Vizi Fatali del Ricorso

Il cuore del problema risiedeva nella natura del motivo di ricorso. La Corte ha rilevato che l’atto era del tutto generico e aspecifico. Invece di contestare punto per punto le argomentazioni della sentenza di primo grado, il ricorrente si era limitato a una richiesta di assoluzione senza articolare specifiche ragioni di fatto e di diritto. Questo mancato confronto con la motivazione della sentenza impugnata ha reso l’impugnazione un guscio vuoto, incapace di innescare una vera revisione critica da parte della Corte.

Le Motivazioni: Perché un Ricorso Generico è Destinato a Fallire

La motivazione della Corte è un monito per ogni difensore. I giudici di merito avevano, secondo la Cassazione, ben rappresentato e giustificato le ragioni della condanna, con un’argomentazione immune da vizi logico-giuridici. Un ricorso efficace non può ignorare questo impianto argomentativo; deve, al contrario, individuarne le presunte falle, le contraddizioni o gli errori di diritto, e argomentare in modo puntuale. Limitarsi a riproporre una tesi difensiva già respinta, senza criticare specificamente il ragionamento del giudice che l’ha disattesa, equivale a non presentare un vero motivo di impugnazione. Questo approccio rende il ricorso inammissibile, poiché non assolve alla sua funzione critica e dialettica.

Le Conclusioni: Conseguenze Pratiche dell’Inammissibilità

Le conseguenze di un ricorso inammissibile non sono neutre. La legge prevede, in questi casi, la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali. Ma non solo: la Corte ha anche condannato l’imputato a versare la somma di 3.000,00 euro alla Cassa delle ammende. Questa sanzione pecuniaria aggiuntiva serve a scoraggiare impugnazioni palesemente infondate o dilatorie, che appesantiscono inutilmente il sistema giudiziario. La decisione, quindi, non solo conferma la condanna originaria, ma aggiunge un ulteriore onere economico per il ricorrente, sottolineando l’importanza di affrontare il processo di impugnazione con serietà, rigore e, soprattutto, specificità.

Per quale motivo il ricorso per cassazione è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché ritenuto manifestamente generico e aspecifico. Il ricorrente non ha puntualizzato le ragioni di doglianza in fatto e in diritto e non si è confrontato adeguatamente con le argomentazioni della sentenza impugnata, violando i requisiti dell’art. 591, comma 1, lettera c) del codice di procedura penale.

Quali sono le conseguenze per il ricorrente quando un ricorso viene dichiarato inammissibile?
La dichiarazione di inammissibilità comporta, per legge, la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma pecuniaria in favore della Cassa delle ammende, che in questo caso è stata fissata in 3.000,00 euro.

Cosa significa che un motivo di ricorso è ‘generico e aspecifico’?
Significa che il motivo non identifica con precisione gli errori o le mancanze della sentenza che si intende impugnare. Invece di criticare specifici passaggi della motivazione del giudice, si limita a una richiesta generica di riforma, senza fornire argomenti puntuali che la sostengano.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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