LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Ricorso inammissibile: genericità e requisiti

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile a causa della sua genericità. L’ordinanza sottolinea che l’atto di impugnazione non specificava i motivi di critica contro la sentenza della Corte d’Appello, violando i requisiti procedurali. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 16 novembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Cassazione Sottolinea l’Importanza della Specificità

Presentare un ricorso in Cassazione richiede precisione e rigore formale. Un’impugnazione vaga e generica rischia di essere respinta prima ancora di entrare nel merito della questione. Una recente ordinanza della Suprema Corte ci offre un chiaro esempio di come un ricorso inammissibile per genericità comporti non solo la conferma della condanna, ma anche ulteriori sanzioni economiche. Questo caso evidenzia l’importanza di redigere atti di impugnazione che rispettino scrupolosamente i requisiti imposti dal codice di procedura penale.

I Fatti di Causa

Il caso ha origine da un ricorso presentato avverso una sentenza della Corte d’Appello di Palermo. L’imputato, condannato per il reato previsto dall’art. 633 del codice penale, decideva di impugnare la decisione dinanzi alla Corte di Cassazione. Il suo ricorso si basava su un unico motivo, con cui si contestava la correttezza della motivazione che aveva portato alla dichiarazione di responsabilità penale.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, con l’ordinanza in esame, ha dichiarato il ricorso proposto totalmente inammissibile. La decisione non è entrata nel merito delle argomentazioni difensive, ma si è fermata a un livello preliminare, quello dei requisiti formali dell’atto di impugnazione. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese del procedimento e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Le Motivazioni dietro un Ricorso Inammissibile

La Corte ha fondato la sua decisione sul principio della genericità del motivo di ricorso. Secondo i giudici, l’impugnazione era priva dei requisiti prescritti dall’articolo 581, comma 1, lettera c), del codice di procedura penale. Questa norma impone al ricorrente di indicare specificamente le ragioni di diritto e gli elementi di fatto che sorreggono ogni richiesta.

Nel caso specifico, il ricorso si limitava a contestare la motivazione della sentenza impugnata senza però indicare quali fossero gli elementi specifici su cui si basava la censura. Di fronte a una motivazione della Corte d’Appello ritenuta “logicamente corretta”, il ricorrente non ha fornito gli strumenti necessari al giudice di legittimità per individuare i rilievi mossi ed esercitare il proprio sindacato. In altre parole, la critica era talmente vaga da non permettere alla Corte di Cassazione di comprendere quali parti della sentenza fossero contestate e perché. Questa indeterminatezza ha reso il ricorso inammissibile.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale della procedura penale: la specificità dei motivi di impugnazione non è una mera formalità, ma un requisito sostanziale. Per chi redige un ricorso, è cruciale non limitarsi a una critica generica della sentenza, ma è necessario “smontare” la decisione punto per punto, evidenziando le presunte violazioni di legge o i vizi logici della motivazione. In assenza di tale specificità, il ricorso è destinato a essere dichiarato inammissibile, con la conseguenza di rendere definitiva la condanna e di aggiungere ulteriori oneri economici a carico dell’imputato. La decisione serve da monito sulla necessità di un approccio tecnico e dettagliato nella stesura degli atti processuali.

Cosa significa quando un ricorso è definito ‘generico’?
Secondo la Corte, un ricorso è ‘generico’ quando non indica in modo specifico gli elementi che sono alla base della censura formulata contro la sentenza impugnata, non consentendo al giudice dell’impugnazione di individuare i rilievi mossi e di esercitare il proprio controllo.

Quali sono le conseguenze di un ricorso inammissibile?
Quando un ricorso viene dichiarato inammissibile, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma pecuniaria in favore della Cassa delle ammende. Inoltre, la sentenza impugnata diventa definitiva.

Quale norma è stata violata dal ricorrente in questo caso?
Il ricorrente ha violato i requisiti prescritti dall’articolo 581, comma 1, lettera c) del codice di procedura penale, che impone di enunciare specificamente i motivi dell’impugnazione, con l’indicazione delle ragioni di diritto e degli elementi di fatto che li sorreggono.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati