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Ricorso inammissibile: costi e sanzioni pecuniarie

La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile presentato da due individui contro una sentenza della Corte d’Appello di Bologna. A seguito di questa decisione, i ricorrenti sono stati condannati al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro in favore della cassa delle ammende. L’ordinanza sottolinea le conseguenze economiche dirette derivanti dalla presentazione di un gravame che non supera il vaglio preliminare di ammissibilità.

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Pubblicato il 8 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Le Conseguenze Economiche secondo la Cassazione

Quando si impugna una decisione giudiziaria, è fondamentale rispettare precise regole procedurali. Se queste non vengono seguite, il rischio è di vedersi dichiarare il ricorso inammissibile, con conseguenze economiche talvolta onerose. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ci offre un chiaro esempio di questa eventualità, condannando i ricorrenti al pagamento delle spese e di una sanzione pecuniaria.

I Fatti del Caso

La vicenda processuale trae origine da un ricorso presentato alla Corte di Cassazione da due soggetti avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Bologna in data 7 giugno 2024. I ricorrenti, attraverso il loro gravame, chiedevano alla Suprema Corte di riesaminare e annullare la decisione dei giudici di secondo grado.

La Decisione della Corte: il Ricorso Inammissibile

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, con ordinanza del 26 marzo 2025, ha posto fine al procedimento in modo netto e definitivo. I giudici di legittimità hanno dichiarato i ricorsi proposti semplicemente inammissibili.

Questa decisione implica che la Corte non è entrata nel merito delle questioni sollevate dai ricorrenti, fermandosi a una valutazione preliminare. La conseguenza diretta di tale pronuncia è stata duplice:
1. La condanna dei ricorrenti al pagamento delle spese del procedimento.
2. La condanna al versamento di una somma di euro 3.000,00 in favore della Cassa delle Ammende.

Le Conseguenze di un Ricorso Inammissibile

La condanna al pagamento di una sanzione pecuniaria, come quella inflitta in questo caso, non è una misura punitiva legata al reato originario, ma una conseguenza diretta della proposizione di un ricorso che non possiede i requisiti di legge. Questa sanzione ha una funzione deterrente: scoraggiare la presentazione di impugnazioni palesemente infondate o dilatorie, che sovraccaricano inutilmente il sistema giudiziario.

Le Motivazioni

L’ordinanza in esame è molto sintetica e non esplicita le specifiche ragioni di inammissibilità. Tuttavia, possiamo dedurre che la motivazione della condanna alle spese e alla sanzione risiede direttamente nella declaratoria di inammissibilità. La legge prevede che la parte che ha proposto un’impugnazione dichiarata inammissibile sia condannata alle spese del procedimento e al pagamento di una somma a favore della Cassa delle Ammende. Il giudice, nel fissare l’importo, tiene conto della colpa nella determinazione della causa di inammissibilità. In questo caso, la Corte ha ritenuto congrua la somma di tremila euro. Le cause di inammissibilità possono essere molteplici: dal mancato rispetto dei termini per presentare ricorso, alla carenza di motivi specifici previsti dalla legge, fino a vizi formali nella redazione dell’atto.

Le Conclusioni

Questa pronuncia ribadisce un principio fondamentale della procedura penale: l’accesso alla giustizia e il diritto di impugnazione devono essere esercitati con serietà e nel rispetto delle regole. Un ricorso inammissibile non è un tentativo neutro, ma un’azione che comporta conseguenze economiche tangibili per chi la intraprende. La decisione serve da monito per i litiganti e i loro difensori, sottolineando l’importanza di una valutazione attenta e scrupolosa dei presupposti di ammissibilità prima di adire la Corte di Cassazione, al fine di evitare non solo una sconfitta processuale, ma anche un significativo esborso economico.

Cosa succede quando un ricorso penale viene dichiarato inammissibile dalla Cassazione?
La parte che ha presentato il ricorso viene condannata al pagamento delle spese processuali e, inoltre, al versamento di una somma di denaro in favore della Cassa delle ammende.

A quanto ammontava la sanzione pecuniaria in questo specifico caso?
I ricorrenti sono stati condannati a versare la somma di tremila euro alla Cassa delle ammende, oltre alle spese del procedimento.

Perché la Corte condanna a pagare una somma alla Cassa delle ammende in caso di inammissibilità?
Questa sanzione pecuniaria ha una funzione deterrente, volta a scoraggiare la presentazione di ricorsi infondati, dilatori o privi dei requisiti di legge, che causano un inutile dispendio di risorse per il sistema giudiziario.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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