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Ricorso inammissibile: conseguenze e sanzioni

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile presentato da un istituto di credito contro la revoca di un sequestro preventivo. La banca lamentava violazioni procedurali, ma la Corte, oltre a respingere il ricorso, ha condannato l’appellante al pagamento delle spese e di una somma alla cassa delle ammende per aver agito con colpa.

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Pubblicato il 25 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Cassazione e le Sanzioni per Colpa Grave

Presentare un ricorso in cassazione è l’ultimo grado di giudizio, una fase delicata che richiede il massimo rigore formale. Quando un’impugnazione viene giudicata un ricorso inammissibile, le conseguenze per il ricorrente possono andare oltre la semplice sconfitta processuale. Un’ordinanza recente della Corte di Cassazione chiarisce che, in caso di colpa nella proposizione del ricorso, scattano sanzioni pecuniarie aggiuntive. Analizziamo insieme la vicenda.

I Fatti del Caso: La Revoca del Sequestro Preventivo

La controversia nasce da un’ordinanza di un Tribunale che aveva disposto la revoca di un sequestro preventivo. La misura cautelare aveva bloccato una somma di oltre 179.000 euro su un conto corrente acceso presso un noto istituto di credito. Con la revoca, il Tribunale ordinava l’immediata restituzione della somma al liquidatore di una società a responsabilità limitata, legittima proprietaria dei fondi.

Contro questa decisione, l’istituto di credito, sentendosi parte interessata, decideva di presentare ricorso per cassazione.

Le Ragioni del Ricorso Inammissibile dell’Istituto di Credito

La banca, tramite il proprio difensore, ha basato il suo ricorso su diverse presunte violazioni procedurali. In particolare, ha lamentato:

* La violazione del principio del contraddittorio, sostenendo che non tutti i soggetti interessati fossero stati coinvolti nel procedimento.
* La mancata fissazione di un’udienza in camera di consiglio, come previsto dall’art. 127 del codice di procedura penale.
* La nullità dell’ordinanza per totale assenza di motivazione, in violazione dell’art. 125, comma 3, del codice di procedura penale.

Nonostante le argomentazioni, la Corte di Cassazione ha valutato il ricorso sotto una luce diversa, giungendo a una conclusione netta.

La Decisione della Corte: Inammissibilità e Condanna

La Suprema Corte ha dichiarato il ricorso presentato dalla banca inammissibile. Questa decisione non si è limitata a confermare l’ordinanza del Tribunale, ma ha comportato conseguenze economiche dirette per l’istituto di credito ricorrente.

Le Motivazioni della Cassazione

La Corte, pur non entrando nel dettaglio dei motivi specifici che hanno reso l’impugnazione inammissibile nel corpo dell’ordinanza, ha basato la sua decisione sui rilievi procedurali emersi. La dichiarazione di inammissibilità ha attivato automaticamente le disposizioni dell’articolo 616 del codice di procedura penale. Questa norma stabilisce che la parte che ha proposto un ricorso dichiarato inammissibile deve essere condannata al pagamento delle spese del procedimento.

Le Conclusioni: Pagamento delle Spese e Sanzione Aggiuntiva

Il punto cruciale della decisione risiede nell’applicazione di una sanzione aggiuntiva. Facendo leva su una storica sentenza della Corte Costituzionale (n. 186/2000), la Cassazione ha stabilito che non vi erano elementi per ritenere che il ricorso inammissibile fosse stato presentato senza colpa. Di conseguenza, ha condannato l’istituto di credito a versare un’ulteriore somma, determinata in via equitativa in tremila euro, a favore della cassa delle ammende.

Questa decisione ribadisce un principio fondamentale: l’accesso alla giustizia deve essere esercitato con responsabilità. Un’impugnazione palesemente infondata o priva dei requisiti di legge non solo non troverà accoglimento, ma esporrà il ricorrente a sanzioni economiche che mirano a scoraggiare iniziative processuali dilatorie o temerarie, tutelando così l’efficienza del sistema giudiziario.

Cosa succede quando un ricorso per cassazione viene dichiarato inammissibile?
La parte che ha presentato il ricorso viene condannata al pagamento delle spese del procedimento, come stabilito dall’art. 616 del codice di procedura penale.

Oltre alle spese processuali, ci sono altre sanzioni in caso di ricorso inammissibile?
Sì, se la Corte di Cassazione ritiene che il ricorso sia stato presentato per colpa, può condannare il ricorrente al pagamento di una somma di denaro, determinata equitativamente, in favore della cassa delle ammende.

Perché in questo caso il ricorrente è stato condannato a pagare una somma alla cassa delle ammende?
Perché la Corte, basandosi su una sentenza della Corte Costituzionale, ha ritenuto che non ci fossero ragioni per escludere la colpa del ricorrente nel determinare la causa di inammissibilità del proprio ricorso.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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