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Ricorso inammissibile: conseguenze della decisione

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile presentato da due imputati contro una sentenza penale. La decisione comporta la condanna dei ricorrenti al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria alla Cassa delle ammende, rendendo definitiva la sentenza impugnata.

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Pubblicato il 23 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile in Cassazione: Analisi di un’Ordinanza e le Sue Implicazioni

Quando un procedimento giudiziario giunge all’ultimo grado di giudizio, la Corte di Cassazione, le aspettative sono alte. Tuttavia, non tutti i ricorsi superano il vaglio preliminare. Un’ordinanza recente ci offre lo spunto per analizzare il caso di un ricorso inammissibile e le severe conseguenze che ne derivano per i ricorrenti, come il pagamento delle spese e di una sanzione pecuniaria.

I Fatti del Caso

La vicenda processuale trae origine dal ricorso presentato da due individui avverso una sentenza emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) del Tribunale di Genova. I ricorrenti hanno impugnato tale decisione, portando le loro doglianze dinanzi alla Suprema Corte di Cassazione, sperando in una riforma del provvedimento a loro sfavorevole.

La Decisione della Corte: un Ricorso Inammissibile

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, con ordinanza emessa a seguito dell’udienza del 11 aprile 2025, ha posto fine al percorso giudiziario dei due ricorrenti. La Corte non è entrata nel merito delle questioni sollevate, ma ha dichiarato i ricorsi proposti semplicemente ‘inammissibili’.

Questa declaratoria ha avuto due conseguenze dirette e onerose:
1. Condanna alle spese processuali: I ricorrenti sono stati obbligati in solido al pagamento di tutte le spese relative al giudizio di Cassazione.
2. Sanzione pecuniaria: È stata disposta la condanna al pagamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

La decisione, di fatto, rende la sentenza del GIP di Genova definitiva e pienamente esecutiva.

Le Motivazioni della Scelta

Il testo dell’ordinanza è estremamente sintetico e non esplicita le ragioni specifiche che hanno portato a dichiarare il ricorso inammissibile. Tuttavia, nella prassi della procedura penale, le cause di inammissibilità sono tassativamente previste dalla legge. Un ricorso per Cassazione può essere dichiarato inammissibile, ad esempio, quando i motivi sono manifestamente infondati, quando si contestano valutazioni di fatto riservate ai giudici di merito, quando l’atto viene presentato oltre i termini di legge o manca di uno dei requisiti formali essenziali.

Le Conclusioni: Le Implicazioni Pratiche

La declaratoria di inammissibilità rappresenta un esito severo per chi intraprende la via del ricorso in Cassazione. Oltre a precludere ogni possibilità di revisione della sentenza impugnata, che diventa così irrevocabile, comporta sanzioni economiche significative. Questo caso sottolinea l’importanza fondamentale di una valutazione attenta e professionale prima di presentare un ricorso all’ultimo grado di giudizio, assicurandosi che i motivi siano solidi, pertinenti e conformi ai rigidi requisiti formali e sostanziali previsti dalla legge. In assenza di tali presupposti, il rischio non è solo quello di vedere confermata la condanna, ma anche di subire ulteriori conseguenze economiche.

Cosa significa quando un ricorso viene dichiarato inammissibile dalla Corte di Cassazione?
Significa che la Corte non esamina il caso nel merito perché il ricorso presenta dei vizi (di forma, procedurali o di sostanza) che ne impediscono la trattazione. La sentenza impugnata diventa così definitiva.

Quali sono le conseguenze economiche per chi presenta un ricorso inammissibile?
I ricorrenti vengono condannati al pagamento delle spese processuali del giudizio di Cassazione e al versamento di una somma di denaro, stabilita dal giudice, in favore della Cassa delle ammende. In questo caso, la somma era pari a tremila euro.

La Corte ha spiegato perché i ricorsi erano inammissibili?
No, l’ordinanza in esame non entra nel dettaglio delle motivazioni, limitandosi a dichiarare l’inammissibilità. Questa è una prassi comune per decisioni di questo tipo, dove le ragioni sono spesso riconducibili a vizi procedurali o a motivi di ricorso non consentiti in sede di legittimità.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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