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Ricorso inammissibile: condanna spese e ammenda

La Corte di Cassazione, con ordinanza, ha dichiarato un ricorso inammissibile avverso una sentenza della Corte d’Appello di Milano. A seguito della decisione, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, confermando la definitività della precedente pronuncia.

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Pubblicato il 22 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Le Conseguenze della Decisione della Cassazione

Quando un percorso giudiziario giunge fino alla Corte di Cassazione, l’esito non è sempre una decisione nel merito della questione. Spesso, l’atto di impugnazione si scontra con una pronuncia di ricorso inammissibile, una decisione che pone fine al processo con importanti conseguenze per il ricorrente. Una recente ordinanza della Suprema Corte ci offre l’occasione per analizzare questo istituto e le sue implicazioni pratiche.

I Fatti del Caso

Il caso in esame ha origine da un ricorso presentato alla Corte di Cassazione da un soggetto avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Milano in data 19 settembre 2024. Il ricorrente, nato nel 1996, ha cercato di ottenere una revisione della decisione di secondo grado, portando le proprie ragioni davanti ai giudici di legittimità.

La Decisione della Corte: l’Inammissibilità del Ricorso

Dopo aver dato avviso alle parti e ascoltato la relazione del Consigliere incaricato, la Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, in data 18 marzo 2025, ha emesso un’ordinanza lapidaria: il ricorso è stato dichiarato inammissibile. Questa decisione non entra nel vivo delle questioni sollevate dal ricorrente, ma si ferma a un livello preliminare, ovvero alla verifica dei presupposti formali e sostanziali richiesti dalla legge per poter accedere al giudizio di legittimità. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di 3.000 euro alla Cassa delle ammende.

Le Motivazioni della Decisione

L’ordinanza in commento, per sua natura, è molto sintetica e non esplicita le specifiche ragioni che hanno condotto alla declaratoria di inammissibilità. Tuttavia, possiamo delineare i motivi generali per cui un ricorso in Cassazione viene dichiarato inammissibile. Le cause possono essere molteplici e riguardare, ad esempio:

* Vizi di forma: l’atto potrebbe non rispettare i requisiti formali prescritti dal codice di procedura penale.
* Carenza dei motivi: i motivi di ricorso potrebbero non rientrare tra quelli tassativamente previsti dalla legge (es. violazione di legge, vizio di motivazione), oppure essere formulati in modo generico o manifestamente infondato.
* Proposizione fuori termine: il ricorso potrebbe essere stato presentato oltre i termini perentori stabiliti dalla legge.

La decisione di dichiarare il ricorso inammissibile è quindi una sanzione processuale che impedisce alla Corte di esaminare il merito della controversia, cristallizzando di fatto la sentenza impugnata.

Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche

La conclusione del procedimento con una dichiarazione di ricorso inammissibile comporta due conseguenze fondamentali. La prima è che la sentenza della Corte d’Appello di Milano diventa definitiva e irrevocabile. La seconda, di natura economica, è la condanna del ricorrente non solo al pagamento delle spese del giudizio, ma anche al versamento di una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende. Quest’ultima misura ha una chiara finalità deterrente, volta a scoraggiare la presentazione di ricorsi palesemente infondati o dilatori, che sovraccaricano inutilmente il sistema giudiziario. Per chi intende adire la Suprema Corte, è quindi cruciale una valutazione attenta e professionale dei presupposti del ricorso, al fine di evitare un esito sfavorevole e onerose conseguenze economiche.

Cosa significa quando un ricorso viene dichiarato inammissibile?
Significa che la Corte di Cassazione lo ha respinto senza esaminare il merito della questione, poiché l’atto di appello non rispettava i requisiti formali o sostanziali richiesti dalla legge per poter essere giudicato.

Quali sono le conseguenze economiche per chi presenta un ricorso inammissibile?
In questo caso, il ricorrente è stato condannato al pagamento di tutte le spese processuali e, in aggiunta, a versare una somma di tremila euro alla Cassa delle ammende, una sanzione volta a scoraggiare impugnazioni infondate.

La dichiarazione di inammissibilità modifica la sentenza precedente?
No, al contrario. La dichiarazione di inammissibilità rende definitiva e irrevocabile la sentenza emessa dal giudice del grado precedente, in questa vicenda quella della Corte d’Appello di Milano.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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