LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Ricorso inammissibile: condanna e spese processuali

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile avverso una sentenza della Corte d’Appello. La decisione comporta per il ricorrente la condanna al pagamento delle spese processuali e di una sanzione di tremila euro a favore della Cassa delle ammende, confermando le severe conseguenze di un’impugnazione priva dei requisiti di legge.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 21 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile in Cassazione: Analisi di un’Ordinanza

Quando si impugna una sentenza, specialmente davanti alla Suprema Corte di Cassazione, è fondamentale rispettare scrupolosamente le regole procedurali. Un’ordinanza recente ci offre un chiaro esempio delle conseguenze di un ricorso inammissibile, sottolineando come un’impugnazione non correttamente formulata possa portare non solo a una sconfitta processuale, ma anche a significative sanzioni economiche. Analizziamo insieme la vicenda e le sue implicazioni.

La Vicenda Processuale

Il caso trae origine da un ricorso presentato alla Corte di Cassazione avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di L’Aquila in data 8 ottobre 2024. Il ricorrente, attraverso il suo legale, ha cercato di ottenere l’annullamento della decisione di secondo grado, portando le sue doglianze dinanzi al massimo organo della giurisdizione italiana.

La Decisione della Suprema Corte sul ricorso inammissibile

All’udienza del 14 aprile 2025, la Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha esaminato il ricorso. L’esito, tuttavia, non è stato favorevole al proponente. Con una sintetica ma perentoria ordinanza, la Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile. Questo significa che i giudici non sono entrati nel merito delle questioni sollevate, fermandosi a una valutazione preliminare che ha evidenziato un vizio insanabile nell’atto di impugnazione.

Le Conseguenze Economiche per il Ricorrente

La declaratoria di inammissibilità non è priva di effetti. Al contrario, la legge prevede conseguenze precise per chi adisce la Corte di Cassazione con un ricorso che non supera il vaglio di ammissibilità. Nello specifico, l’ordinanza ha condannato il ricorrente a due distinti pagamenti:

1. Le spese processuali: i costi sostenuti dallo Stato per la gestione del procedimento.
2. Una somma di euro tremila: un versamento a titolo sanzionatorio in favore della Cassa delle ammende, un ente destinato a finanziare progetti di recupero per i detenuti.

Le motivazioni

L’ordinanza in esame non esplicita i motivi specifici che hanno condotto alla declaratoria di inammissibilità, come spesso accade in questa tipologia di provvedimenti sintetici. Tuttavia, in via generale, un ricorso in Cassazione può essere dichiarato inammissibile per diverse ragioni. Tra le più comuni vi sono il mancato rispetto dei termini per l’impugnazione, la proposizione di motivi non consentiti dalla legge (ad esempio, la richiesta di una nuova valutazione dei fatti, preclusa in sede di legittimità), oppure vizi di forma dell’atto stesso. La decisione della Corte funge da monito sull’importanza di affidarsi a una difesa tecnica esperta che sappia formulare un ricorso rispettoso dei rigidi paletti imposti dalla procedura penale.

Le conclusioni

In conclusione, questa pronuncia ribadisce un principio cardine del nostro sistema processuale: l’accesso alla Corte di Cassazione è un rimedio straordinario, riservato a censure di legittimità ben precise. Un ricorso inammissibile non solo impedisce l’esame nel merito delle proprie ragioni, ma comporta anche una condanna certa al pagamento delle spese e di una sanzione pecuniaria, aggravando la posizione del ricorrente. È una lezione importante sulla necessità di ponderare attentamente la strategia difensiva e di rispettare con rigore le forme e i limiti previsti dal codice di rito.

Cosa succede se un ricorso in Cassazione viene dichiarato inammissibile?
In base a questa ordinanza, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese del procedimento e di una sanzione pecuniaria in favore della Cassa delle ammende.

A quanto ammonta la sanzione pecuniaria in questo caso specifico?
La Suprema Corte ha condannato il ricorrente al pagamento della somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, oltre alle spese processuali.

La Corte di Cassazione ha esaminato il merito della questione?
No, la dichiarazione di inammissibilità del ricorso ha impedito alla Corte di esaminare nel merito le ragioni poste a fondamento dell’impugnazione contro la sentenza della Corte d’Appello.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati