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Ricorso inammissibile: condanna e spese processuali

Un’ordinanza della Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile avverso una sentenza della Corte d’Appello. La decisione sottolinea le conseguenze procedurali e finanziarie per il ricorrente, che viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende. Il caso evidenzia come un appello non conforme ai requisiti di legge venga rigettato senza un esame nel merito.

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Pubblicato il 7 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile in Cassazione: Analisi di un’Ordinanza e le Sue Conseguenze Economiche

Un ricorso inammissibile dinanzi alla Corte di Cassazione non è un esito privo di conseguenze. Spesso, oltre alla delusione per la mancata revisione del merito della causa, si aggiungono significative sanzioni economiche a carico del ricorrente. Analizzeremo una recente ordinanza della Suprema Corte per comprendere appieno le implicazioni di una tale declaratoria, focalizzandoci sulla condanna al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle ammende.

I Fatti Processuali

Il caso in esame ha origine da un ricorso presentato alla Corte di Cassazione da un individuo, a seguito di una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Bari in data 21 giugno 2024. L’imputato, tramite il suo difensore, ha cercato di ottenere l’annullamento della decisione di secondo grado, portando le proprie doglianze all’attenzione della Suprema Corte, massimo organo della giurisdizione italiana.

La Decisione della Corte: Il Ricorso Inammissibile

Con un’ordinanza emessa il 18 febbraio 2025, la Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha posto fine al percorso giudiziario. La Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile. Questa pronuncia ha un significato prettamente procedurale: i giudici non sono entrati nel merito delle questioni sollevate dal ricorrente, ma si sono fermati a una valutazione preliminare che ha evidenziato vizi insanabili nell’atto di impugnazione. Di conseguenza, la sentenza della Corte d’Appello è divenuta definitiva.

Le Motivazioni della Decisione

Il testo dell’ordinanza è sintetico e non esplicita nel dettaglio le ragioni specifiche dell’inammissibilità. Tuttavia, in ambito penale, un ricorso in Cassazione può essere dichiarato inammissibile per diverse cause, tutte riconducibili a violazioni di norme procedurali. Le ragioni più comuni includono:

* Mancanza dei motivi specifici: il ricorso non articola chiaramente le violazioni di legge o i vizi di motivazione della sentenza impugnata.
* Proposizione di questioni di fatto: il ricorso tenta di ottenere dalla Cassazione una nuova valutazione delle prove, compito che spetta esclusivamente ai giudici di merito (Tribunale e Corte d’Appello).
* Genericità dei motivi: le censure sono formulate in modo vago e non si confrontano specificamente con le argomentazioni della sentenza di secondo grado.

La decisione di inammissibilità, quindi, sanziona un utilizzo improprio dello strumento processuale, che ha ingiustificatamente impegnato le risorse della Corte Suprema.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Pronuncia

Le conseguenze della declaratoria di inammissibilità sono duplici e particolarmente onerose per il ricorrente.

1. Condanna alle spese processuali: Il soccombente è stato condannato al pagamento di tutte le spese relative al giudizio di Cassazione.
2. Sanzione pecuniaria: Oltre alle spese, la Corte ha imposto il pagamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende. Questa non è una forma di risarcimento per un’altra parte, ma una vera e propria sanzione per aver adito la Corte con un ricorso privo dei requisiti di legge. Tale misura ha una funzione deterrente, volta a scoraggiare impugnazioni superficiali o meramente dilatorie.

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale: l’accesso alla giustizia deve essere esercitato con responsabilità. Un ricorso inammissibile non solo non porta al risultato sperato, ma comporta anche conseguenze economiche rilevanti che aggravano la posizione del condannato.

Cosa significa quando un ricorso viene dichiarato inammissibile?
Significa che la Corte non ha esaminato il merito della questione perché l’atto di impugnazione non rispettava i requisiti formali o sostanziali previsti dalla legge.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile in Cassazione?
Il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria, in questo caso pari a 3.000 euro, da versare alla Cassa delle ammende.

Perché il ricorrente deve pagare una somma alla Cassa delle ammende?
Si tratta di una sanzione pecuniaria prevista dalla legge per aver promosso un ricorso privo dei presupposti necessari, con lo scopo di sanzionare l’abuso dello strumento processuale e di finanziare progetti per il sistema penitenziario.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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