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Ricorso inammissibile: condanna e spese processuali

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile a causa di un vizio procedurale. Il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di 3.000 euro alla cassa delle ammende, confermando la severità delle regole per l’accesso al giudizio di legittimità.

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Pubblicato il 5 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile in Cassazione: Conseguenze e Sanzioni

L’ordinanza in esame offre un chiaro esempio delle conseguenze derivanti dalla presentazione di un ricorso inammissibile dinanzi alla Corte di Cassazione. Il provvedimento sottolinea l’importanza del rispetto rigoroso delle norme procedurali, la cui violazione non solo impedisce l’analisi nel merito della questione, ma comporta anche significative sanzioni economiche per il ricorrente. Analizziamo nel dettaglio la vicenda e la decisione dei giudici.

I Fatti del Caso

Un individuo, a seguito di un decreto emesso dal Giudice di Sorveglianza di Spoleto in data 30 ottobre 2023, ha deciso di presentare ricorso per Cassazione. L’obiettivo era quello di ottenere l’annullamento o la riforma del provvedimento ritenuto lesivo dei propri interessi. Il caso è stato quindi assegnato alla Settima Sezione Penale della Suprema Corte per la valutazione di ammissibilità.

La Decisione della Corte: il Ricorso Inammissibile

La Corte di Cassazione, dopo aver esaminato gli atti, ha dichiarato il ricorso inammissibile. Sebbene l’ordinanza non entri nel dettaglio del vizio riscontrato, si evince che la causa dell’inammissibilità risiede in un difetto di natura procedurale. Molto spesso, in questi casi, il problema è legato alla mancata sottoscrizione del ricorso da parte di un avvocato iscritto all’albo speciale dei patrocinanti in Cassazione, un requisito fondamentale per poter agire dinanzi alla Suprema Corte.

Di conseguenza, i giudici non hanno potuto esaminare le ragioni poste a fondamento dell’impugnazione, fermandosi a una valutazione preliminare che ha sancito l’impossibilità di procedere oltre.

Le Motivazioni della Condanna

La dichiarazione di inammissibilità del ricorso ha prodotto due conseguenze economiche dirette per il proponente. In primo luogo, in applicazione del principio della soccombenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali.

In secondo luogo, la Corte ha applicato un’ulteriore sanzione. Valutando il contenuto del ricorso e non ravvisando elementi che potessero giustificare l’errore procedurale o escludere la colpa del ricorrente nella determinazione della causa di inammissibilità, ha disposto la condanna al versamento di una somma, ritenuta congrua, pari a tremila euro in favore della Cassa delle ammende. Questa sanzione non è automatica, ma viene comminata dal giudice dopo aver valutato il comportamento processuale della parte e la palese infondatezza o il vizio formale del ricorso.

Conclusioni: Le Implicazioni Pratiche

La decisione della Corte di Cassazione ribadisce un principio cardine del sistema giudiziario: l’accesso alla giustizia, specialmente ai gradi più alti come il giudizio di legittimità, è subordinato al rispetto di regole procedurali precise e inderogabili. Un ricorso inammissibile non solo vanifica la possibilità di ottenere una revisione della decisione impugnata, ma espone il ricorrente a conseguenze economiche rilevanti. La condanna alle spese processuali e al pagamento di una somma alla Cassa delle ammende funge da deterrente contro la presentazione di impugnazioni avventate, superficiali o tecnicamente imperfette, garantendo così il corretto funzionamento della giustizia.

Cosa succede quando un ricorso in Cassazione viene dichiarato inammissibile?
La Corte lo respinge senza entrare nel merito della questione e condanna la parte che lo ha proposto al pagamento delle spese del procedimento.

Oltre alle spese processuali, ci sono altre sanzioni per un ricorso inammissibile?
Sì, la Corte può condannare il ricorrente al pagamento di una somma di denaro in favore della Cassa delle ammende se non riscontra elementi che possano escludere la colpa nella determinazione della causa di inammissibilità.

A quanto ammontava la sanzione pecuniaria in questo caso specifico?
In questo caso, la Corte ha ritenuto congrua una somma di 3.000 euro da versare alla Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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