LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Ricorso inammissibile: condanna e spese processuali

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile presentato contro una sentenza della Corte d’Appello di Milano. La decisione si fonda sulla valutazione della pericolosità sociale e della propensione a delinquere del ricorrente. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione di 3.000 euro.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 4 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Quando la Cassazione Chiude la Porta

L’accesso alla Corte di Cassazione, ultimo grado di giudizio del nostro ordinamento, è regolato da criteri molto stringenti. Non tutte le impugnazioni vengono esaminate nel merito; molte si arrestano di fronte a una declaratoria di ricorso inammissibile. Questa ordinanza della Suprema Corte offre un chiaro esempio delle ragioni e delle conseguenze di una simile decisione, legata in questo caso alla valutazione della personalità del ricorrente.

Il Caso in Esame: Un Appello Respinto

Un individuo, già condannato dalla Corte d’Appello di Milano, ha proposto ricorso per Cassazione avverso la sentenza. L’obiettivo era ottenere un riesame della propria posizione e l’annullamento della decisione di secondo grado. Tuttavia, il percorso processuale si è interrotto bruscamente prima ancora di poter discutere il contenuto della sentenza impugnata.

La Decisione della Suprema Corte

Con un’ordinanza sintetica ma incisiva, la Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile. Questa decisione non entra nel merito della colpevolezza o innocenza del ricorrente riguardo ai fatti contestati, ma si concentra su aspetti preliminari che impediscono l’analisi della questione. La conseguenza diretta di questa pronuncia è la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Le Motivazioni: Pericolosità Sociale e Propensione al Crimine

Il cuore della decisione risiede nelle motivazioni che hanno portato i giudici a considerare il ricorso non meritevole di trattazione. La Corte ha basato la sua valutazione su elementi relativi alla personalità dell’imputato. Nello specifico, l’ordinanza evidenzia:

* La particolare propensione alla commissione di condotte illecite.
* L’accentuata pericolosità sociale del soggetto.
* Una peculiare abilità nel delinquere.

Questi fattori, considerati nel loro insieme, hanno convinto la Corte che il ricorso fosse privo dei presupposti per essere accolto e analizzato. In sostanza, di fronte a un profilo di tale caratura criminale, le argomentazioni proposte nel ricorso sono state ritenute non idonee a scalfire la sentenza impugnata, portando a una pronuncia di ricorso inammissibile.

Conclusioni: Le Conseguenze di un Ricorso Inammissibile

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale della procedura penale: l’accesso alla Corte di Cassazione non è un diritto incondizionato. I ricorsi devono essere fondati su motivi specifici e non manifestamente infondati. Quando, come in questo caso, il quadro generale suggerisce un’impugnazione strumentale o priva di sostanza, la Corte può dichiararne l’inammissibilità.

Le implicazioni pratiche sono significative. Oltre a rendere definitiva la condanna, la dichiarazione di inammissibilità comporta un’ulteriore sanzione economica per il ricorrente, che si vede addebitare non solo le spese del procedimento ma anche una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende. È un monito a ponderare attentamente le ragioni e le probabilità di successo prima di adire al massimo organo della giurisdizione italiana.

Per quale motivo principale il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
La Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile sulla base della valutazione della personalità del ricorrente, evidenziando la sua particolare propensione a commettere illeciti, la sua accentuata pericolosità sociale e la sua peculiare abilità nel delinquere.

Quali sono le conseguenze economiche per il ricorrente a seguito della dichiarazione di inammissibilità?
A seguito della declaratoria di inammissibilità, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma aggiuntiva di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

La Corte di Cassazione ha esaminato il merito della sentenza impugnata?
No, dichiarando il ricorso inammissibile, la Corte di Cassazione non ha esaminato il merito della vicenda, ovvero non ha valutato se la decisione della Corte d’Appello fosse giusta o sbagliata. La decisione si è fermata a una valutazione preliminare sui requisiti dell’impugnazione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati