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Ricorso inammissibile: condanna alle spese processuali

La Corte di Cassazione, con ordinanza del 18/02/2025, ha dichiarato un ricorso inammissibile proposto dalla parte civile. La decisione ha comportato la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro alla Cassa delle ammende. La Corte ha inoltre specificato che le conclusioni della parte civile non hanno fornito un contributo concreto, escludendo così un rimborso per le sue spese.

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Pubblicato il 7 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Le Conseguenze della Condanna alle Spese

Presentare un’impugnazione è un diritto fondamentale, ma cosa accade quando questa viene giudicata priva dei presupposti necessari? Un’ordinanza recente della Corte di Cassazione chiarisce le conseguenze di un ricorso inammissibile, evidenziando le implicazioni economiche per chi lo propone. La decisione sottolinea che l’accesso alla giustizia deve essere esercitato con responsabilità, per evitare di incorrere in sanzioni e nel pagamento delle spese processuali.

I Fatti del Caso

La vicenda trae origine da un procedimento penale in cui la parte civile, ossia la persona danneggiata dal reato, ha deciso di impugnare una sentenza emessa dalla Corte d’Appello de L’Aquila. La parte civile ha presentato ricorso alla Corte di Cassazione, contestando la decisione del giudice di secondo grado presa nei confronti di due imputati. L’obiettivo era ottenere una revisione della sentenza d’appello.

La Decisione della Corte sul Ricorso Inammissibile

La Corte di Cassazione, nella sua funzione di giudice di legittimità, ha esaminato il ricorso e lo ha dichiarato inammissibile. Questa declaratoria non entra nel merito della questione, ma si ferma a una valutazione preliminare: il ricorso non possedeva i requisiti di forma o di sostanza necessari per essere discusso. Di conseguenza, la Corte ha condannato il ricorrente (la parte civile) al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di 3.000 euro in favore della Cassa delle ammende.

La Posizione sulle Spese della Parte Civile

Un aspetto interessante della pronuncia riguarda le spese sostenute dalla stessa parte civile. La Corte ha stabilito che non vi fosse luogo a provvedere in merito, poiché le conclusioni presentate non avevano fornito alcun ‘concreto contributo’ alla decisione. In altre parole, la Corte ha ritenuto l’intervento della parte civile non rilevante ai fini della risoluzione del caso.

Le Motivazioni della Decisione

La motivazione alla base della condanna alle spese e alla sanzione pecuniaria è una conseguenza diretta e quasi automatica della dichiarazione di inammissibilità. La legge prevede che la parte che propone un’impugnazione inammissibile debba farsi carico non solo delle spese del procedimento che ha attivato inutilmente, ma anche di una sanzione pecuniaria. Questa misura ha una duplice funzione: da un lato, ristorare lo Stato per i costi di un procedimento che non avrebbe dovuto essere avviato; dall’altro, disincentivare la presentazione di ricorsi palesemente infondati o pretestuosi, che sovraccaricano il sistema giudiziario.

Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Pronuncia

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale della procedura penale: l’impugnazione è uno strumento serio, non un tentativo da esperire a cuor leggero. La dichiarazione di ricorso inammissibile comporta conseguenze economiche significative per il ricorrente. Per i cittadini e i loro legali, ciò si traduce nella necessità di una valutazione attenta e scrupolosa dei motivi di ricorso prima di adire la Corte di Cassazione. È essenziale assicurarsi che l’impugnazione sia fondata su vizi di legittimità concreti e non su una generica doglianza, per evitare di trasformare un diritto in un onere economico.

Che cosa succede quando un ricorso viene dichiarato inammissibile dalla Corte di Cassazione?
Quando un ricorso è dichiarato inammissibile, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di denaro in favore della Cassa delle ammende.

La parte civile ha diritto al rimborso delle spese legali in questo caso?
No, in questo specifico caso la Corte ha stabilito che non spetta nulla per le spese di parte civile, poiché le conclusioni da essa presentate non hanno fornito alcun concreto contributo alla decisione.

A quanto ammonta la sanzione pecuniaria in caso di ricorso inammissibile nel caso di specie?
L’ordinanza condanna il ricorrente al pagamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, oltre al pagamento delle spese processuali.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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