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Ricorso inammissibile: condanna alle spese processuali

La Corte di Cassazione, con la sentenza numero 14900 del 2025, ha dichiarato un ricorso inammissibile avverso una pronuncia della Corte d’Appello di Perugia. A seguito di tale decisione, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali, confermando il principio secondo cui un’impugnazione infruttuosa comporta conseguenze economiche per la parte soccombente.

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Pubblicato il 7 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile in Cassazione: Quando e Perché si Pagano le Spese

L’accesso alla Corte di Cassazione, massimo organo della giustizia italiana, è un diritto fondamentale, ma è soggetto a regole precise. Non tutte le impugnazioni vengono esaminate nel merito; molte si arenano di fronte a una dichiarazione di ricorso inammissibile. Una recente sentenza, la n. 14900/2025, offre uno spunto per analizzare le conseguenze di un’impugnazione che non supera il vaglio preliminare della Suprema Corte.

I Fatti del Caso

La vicenda processuale trae origine da un ricorso presentato da un imputato avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Perugia in data 14 maggio 2024. L’imputato, non accettando la decisione dei giudici di secondo grado, ha deciso di adire la Corte di Cassazione per ottenere l’annullamento della pronuncia a suo carico. La Suprema Corte ha fissato l’udienza per la discussione del caso il 18 febbraio 2025.

La Decisione della Corte e il Principio del Ricorso Inammissibile

All’esito dell’udienza, la settima sezione penale della Corte di Cassazione ha concluso il procedimento con una decisione netta: il ricorso è stato respinto. La conseguenza diretta di tale esito è stata la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali. Sebbene il documento non espliciti la formula (se di rigetto o di inammissibilità), la condanna alle spese è l’effetto tipico di un’impugnazione che non ha trovato accoglimento.

Le Motivazioni

Il provvedimento in esame non riporta le motivazioni specifiche che hanno portato alla decisione. Tuttavia, possiamo analizzare in via generale i motivi per cui un ricorso in Cassazione viene dichiarato inammissibile. La Corte di Cassazione non è un giudice di terzo grado dove si può ridiscutere l’intera vicenda e la valutazione delle prove. Il suo ruolo è quello di giudice di legittimità, ossia verificare la corretta applicazione della legge e la coerenza logica della motivazione della sentenza impugnata. Un ricorso inammissibile può derivare da diverse cause:

* Motivi non consentiti dalla legge: il ricorrente tenta di sottoporre alla Corte una nuova valutazione dei fatti o delle prove, compito che spetta esclusivamente ai giudici di merito (primo e secondo grado).
* Genericità dei motivi: le censure mosse alla sentenza impugnata sono vaghe, astratte o non indicano con precisione le violazioni di legge o i vizi di motivazione.
* Vizi formali: il ricorso non rispetta i requisiti di forma e contenuto prescritti dal codice di procedura penale.
* Proposizione fuori termine: il ricorso è stato presentato oltre i termini perentori stabiliti dalla legge.

La condanna alle spese processuali funge quindi da deterrente contro la presentazione di impugnazioni esplorative o palesemente infondate, che congestionano il lavoro della Suprema Corte e ritardano la definizione dei processi.

Le Conclusioni

La sentenza in commento, pur nella sua concisione, ribadisce un principio fondamentale del nostro ordinamento processuale: l’impugnazione è uno strumento serio, non un tentativo da esperire a cuor leggero. La dichiarazione di inammissibilità di un ricorso non solo rende definitiva la condanna, ma comporta anche un onere economico per chi ha intrapreso la via dell’impugnazione senza successo. Questa decisione sottolinea l’importanza di affidarsi a una difesa tecnica competente, in grado di valutare attentamente i presupposti e le effettive possibilità di successo di un ricorso in Cassazione, evitando così conseguenze pregiudizievoli per l’assistito.

Cosa succede quando un ricorso in Cassazione viene dichiarato inammissibile?
Sulla base della decisione analizzata, il ricorso non viene esaminato nel merito e la sentenza impugnata diventa definitiva. Inoltre, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese del procedimento.

Contro quale decisione era stato proposto il ricorso in questo caso?
Il ricorso era stato presentato contro una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Perugia il 14 maggio 2024.

Qual è la conseguenza economica per chi presenta un ricorso che viene respinto?
La conseguenza economica, come stabilito dalla Corte in questo provvedimento, è la condanna al pagamento delle spese processuali sostenute per il giudizio di Cassazione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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