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Ricorso inammissibile: condanna alle spese processuali

La Corte di Cassazione, con ordinanza, ha dichiarato un ricorso inammissibile avverso una sentenza del Tribunale di Torino. A seguito della decisione, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro alla Cassa delle ammende. La pronuncia evidenzia le conseguenze di un’impugnazione priva dei requisiti di legge.

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Pubblicato il 24 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Le Conseguenze della Condanna alle Spese

Quando si impugna un provvedimento giudiziario, è fondamentale rispettare precise regole procedurali. Un recente caso esaminato dalla Corte di Cassazione illustra chiaramente quali sono le conseguenze di un ricorso inammissibile, sottolineando l’importanza di una corretta impostazione dell’atto di appello. L’ordinanza in esame non solo ha respinto il ricorso, ma ha anche condannato il proponente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

I Fatti del Caso

Il caso trae origine da un ricorso presentato alla Suprema Corte di Cassazione avverso una sentenza emessa dal Tribunale di Torino in data 30 gennaio 2025. Il ricorrente, attraverso il suo legale, ha cercato di ottenere l’annullamento della decisione di primo grado, portando le proprie doglianze all’attenzione del più alto organo della giurisdizione penale.

La Decisione della Corte di Cassazione: il ricorso inammissibile

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha esaminato il ricorso con una procedura semplificata, nota come de plano. Questo rito, che non prevede un’udienza pubblica con discussione orale, è riservato ai casi in cui il ricorso appare manifestamente infondato o, come in questa circostanza, inammissibile. L’esito è stato netto: la Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile.

Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento di due importi:
1. Le spese processuali, ovvero i costi sostenuti dallo Stato per la gestione del procedimento.
2. Una somma di euro tremila da versare alla Cassa delle ammende, un ente che finanzia progetti per il reinserimento sociale dei condannati.

Le conseguenze di un ricorso inammissibile

La declaratoria di inammissibilità non è una mera formalità. Essa impedisce alla Corte di esaminare il merito della questione, ovvero di valutare se le ragioni del ricorrente siano fondate o meno. Il ricorso viene fermato ‘alla porta’ della Corte perché privo dei requisiti minimi che la legge richiede per poter essere discusso.

Le Motivazioni

L’ordinanza, nella sua concisione, non esplicita le specifiche ragioni dell’inammissibilità. Tuttavia, in casi simili, le motivazioni sono spesso riconducibili a vizi procedurali o a una manifesta infondatezza dei motivi proposti. Un ricorso in Cassazione può essere dichiarato inammissibile per diverse cause, tra cui la presentazione fuori termine, la mancanza di motivi specifici previsti dalla legge (come la violazione di legge o il vizio di motivazione), o la proposizione di censure che riguardano il merito dei fatti, non riesaminabili in sede di legittimità. La scelta della procedura de plano suggerisce che i vizi del ricorso erano di tale evidenza da non richiedere alcuna discussione approfondita.

Le Conclusioni

Questa decisione ribadisce un principio fondamentale: l’accesso alla giustizia, e in particolare al giudizio di Cassazione, è subordinato al rispetto di regole precise. La condanna alle spese e alla sanzione pecuniaria non ha solo una funzione compensativa, ma anche dissuasiva, mirando a scoraggiare la presentazione di ricorsi palesemente infondati o dilatori che appesantiscono inutilmente il sistema giudiziario. Per i cittadini e i loro difensori, questa pronuncia serve come monito a valutare con estrema attenzione i presupposti e le modalità di impugnazione, per evitare conseguenze economiche negative e garantire che solo le questioni giuridicamente rilevanti giungano all’attenzione della Suprema Corte.

Cosa significa quando un ricorso viene dichiarato inammissibile?
Significa che il ricorso non può essere esaminato nel merito dal giudice perché manca dei requisiti formali o sostanziali richiesti dalla legge. Di conseguenza, il provvedimento impugnato diventa definitivo.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile in Cassazione?
La parte che ha presentato il ricorso inammissibile viene condannata al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria, in questo caso fissata in tremila euro, da versare in favore della Cassa delle ammende.

Cos’è la procedura “de plano” utilizzata dalla Corte?
È una procedura semplificata e accelerata con cui la Corte decide senza tenere un’udienza pubblica. Viene utilizzata quando un ricorso è manifestamente inammissibile o infondato, basando la decisione esclusivamente sugli atti scritti.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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