Ricorso Inammissibile: Le Conseguenze della Decisione della Cassazione
L’esito di un procedimento giudiziario non si conclude sempre con una discussione nel merito della questione. A volte, un’impugnazione può essere fermata prima ancora di essere analizzata, come nel caso di un ricorso inammissibile. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ci offre un chiaro esempio delle conseguenze procedurali ed economiche che derivano da tale pronuncia, confermando l’importanza di rispettare i requisiti formali e sostanziali per adire il giudice di legittimità.
Il Contesto del Caso Giudiziario
Il caso in esame ha origine da un ricorso presentato alla Corte di Cassazione avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Messina. Il ricorrente, nato nel 1959, ha cercato di ottenere l’annullamento della decisione di secondo grado, portando la questione davanti ai giudici di legittimità. La Suprema Corte, riunitasi in udienza, ha esaminato il ricorso proposto dopo aver dato avviso alle parti e ascoltato la relazione del Consigliere designato.
La Decisione sul Ricorso Inammissibile
La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha concluso il suo esame con una decisione netta: il ricorso è stato dichiarato inammissibile. Questa pronuncia impedisce alla Corte di entrare nel merito delle doglianze sollevate dal ricorrente. Di conseguenza, la sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Messina diventa definitiva e non più impugnabile. Oltre alla declaratoria di inammissibilità, la Corte ha disposto specifiche conseguenze economiche a carico del ricorrente.
Le Motivazioni della Suprema Corte
Il testo dell’ordinanza è sintetico e non entra nel dettaglio delle specifiche ragioni che hanno portato a considerare il ricorso inammissibile. Tuttavia, in linea generale, un ricorso in Cassazione viene dichiarato tale quando manca dei requisiti previsti dalla legge. Le cause più comuni includono la presentazione di motivi non consentiti, la genericità delle censure, la richiesta di una rivalutazione dei fatti (non permessa in sede di legittimità) o il mancato rispetto dei termini per l’impugnazione. La decisione della Corte implica che, a seguito della relazione del Consigliere, il collegio ha riscontrato uno o più di questi vizi, tali da precludere l’analisi di merito.
Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Pronuncia
Le implicazioni di questa ordinanza sono duplici. In primo luogo, dal punto di vista processuale, la sentenza della Corte d’Appello diventa irrevocabile. In secondo luogo, le conseguenze economiche sono significative. Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e, in aggiunta, al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende. Questa sanzione pecuniaria ha una funzione dissuasiva, volta a scoraggiare la presentazione di ricorsi palesemente infondati o dilatori, che sovraccaricano il sistema giudiziario. La decisione ribadisce quindi un principio fondamentale: l’accesso alla giustizia, specialmente in sede di legittimità, deve essere esercitato con responsabilità e nel rigoroso rispetto delle norme procedurali.
Cosa significa che un ricorso è dichiarato inammissibile?
Significa che la Corte di Cassazione non esamina il contenuto e le ragioni del ricorso, perché questo non rispetta i requisiti formali o sostanziali previsti dalla legge per essere giudicato. Di conseguenza, la sentenza impugnata diventa definitiva.
Quali sono le conseguenze economiche per chi presenta un ricorso inammissibile?
Come stabilito nell’ordinanza, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese del procedimento e di una sanzione pecuniaria, in questo caso fissata in 3.000 euro, da versare alla Cassa delle ammende.
La sentenza della Corte d’Appello è stata modificata da questa ordinanza?
No, la declaratoria di inammissibilità non modifica la decisione precedente. Al contrario, la rende definitiva e non più soggetta ad alcuna impugnazione.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 16172 Anno 2025
Penale Ord. Sez. 7 Num. 16172 Anno 2025
Presidente: COGNOME
Relatore: COGNOME
Data Udienza: 04/04/2025
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
NOMECOGNOME nato a TORTORICI il 04/01/1959
avverso la sentenza del 14/11/2024 della CORTE APPELLO di MESSINA
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
OSSERVA
letto il ricorso proposto nell’interesse di COGNOME Gino avverso la sentenza in epigrafe;
ritenuto che, a seguito della pronuncia resa in sede rescindente, era stato diversamente qualificato il reato contestato all’imputato, con dichiarazione di
definitività dell’accertamento e rinvio al giudice di merito per la sola determinazione della pena;
ritenuta, pertanto, l’inammissibilità di tutti i motivi che esulano dal trattamento sanzionatorio, ivi compreso il motivo relativo all’intervenuta
prescrizione, stante la definitività dell’accertamento;
ritenuto, pertanto, che il ricorso deve essere dichiarato inammissibile, con la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma
di euro tremila in favore della Cassa delle ammende,
P. Q. M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
Così deciso il 4 aprile 2025
Il Consigliere estens re
GLYPH
Il P esi ente