LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Ricorso inammissibile: condanna alle spese in Cassazione

La Corte di Cassazione, con ordinanza, ha dichiarato un ricorso inammissibile contro una sentenza della Corte d’Appello. La decisione sottolinea il rigore procedurale e comporta per il ricorrente la condanna al pagamento delle spese processuali e di una somma a favore della Cassa delle ammende. Questo caso evidenzia le conseguenze negative di un’impugnazione che non rispetta i requisiti di legge.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 21 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso inammissibile: la Cassazione conferma la condanna e le spese

Presentare un’impugnazione davanti alla Corte di Cassazione richiede un rigore tecnico e formale imprescindibile. Un recente provvedimento della Suprema Corte ci offre l’occasione per analizzare cosa accade quando un’istanza non supera questo vaglio, portando a una dichiarazione di ricorso inammissibile. Questa decisione non solo preclude l’esame nel merito della questione, ma comporta anche significative conseguenze economiche per chi ha promosso l’azione legale.

I fatti del caso: un appello respinto in Cassazione

La vicenda processuale trae origine dal ricorso presentato da un cittadino avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Perugia. L’obiettivo del ricorrente era ottenere una revisione della decisione di secondo grado da parte della Corte di Cassazione, il massimo organo della giustizia italiana.

Tuttavia, dopo l’udienza e l’analisi degli atti, la Settima Sezione Penale della Suprema Corte ha emesso un’ordinanza con cui ha posto fine al procedimento, senza entrare nel cuore della controversia. L’esito è stato netto: il ricorso è stato giudicato inammissibile.

Analisi del ricorso inammissibile e delle sue conseguenze

La dichiarazione di ricorso inammissibile rappresenta uno degli esiti più severi per chi impugna una sentenza. Significa che l’atto introduttivo del giudizio di Cassazione presentava vizi talmente gravi da impedirne l’esame. Tali vizi possono essere di varia natura: dalla mancanza di uno dei motivi specificamente previsti dalla legge per adire la Suprema Corte, alla formulazione di censure che mirano a una rivalutazione dei fatti (non consentita in sede di legittimità), fino al mancato rispetto di termini o formalità procedurali.

Le conseguenze di tale pronuncia sono duplici:
1. Processuali: La sentenza impugnata diventa definitiva. La Corte non esamina le ragioni del ricorrente, che perde così l’ultima opportunità di far valere le proprie tesi.
2. Economiche: Come stabilito nel provvedimento in esame, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una cospicua somma (tremila euro) in favore della Cassa delle ammende. Questa sanzione ha una funzione dissuasiva, volta a scoraggiare la presentazione di ricorsi palesemente infondati o dilatori.

Le motivazioni della decisione

L’ordinanza, nella sua concisione, non esplicita i singoli profili di inammissibilità riscontrati. Tuttavia, la motivazione risiede implicitamente nella stessa dichiarazione di inammissibilità. Quando la Corte adotta una simile pronuncia, sta affermando che il ricorso non possedeva i requisiti minimi richiesti dalla legge per essere discusso. La decisione, pertanto, si fonda sull’applicazione delle norme procedurali che regolano l’accesso al giudizio di legittimità. La condanna accessoria al pagamento di una somma alla Cassa delle ammende è una conseguenza automatica prevista dal codice di procedura penale in caso di inammissibilità, a meno che il ricorrente non ne sia esente per legge.

Conclusioni

La decisione della Corte di Cassazione ribadisce un principio fondamentale: il giudizio di legittimità non è un terzo grado di merito, ma un controllo sulla corretta applicazione della legge da parte dei giudici dei gradi precedenti. La presentazione di un ricorso deve quindi essere meticolosamente preparata, nel pieno rispetto dei canoni formali e sostanziali imposti dal legislatore. L’ordinanza analizzata serve da monito: un’impugnazione superficiale o non adeguatamente fondata non solo non produce l’effetto sperato, ma si traduce in un’ulteriore e certa sanzione economica per il proponente, confermando la definitività della sentenza che si intendeva contestare.

Cosa significa quando un ricorso viene dichiarato ‘inammissibile’?
Significa che la Corte di Cassazione non ha potuto esaminare il caso nel merito perché il ricorso non rispettava i requisiti formali o sostanziali richiesti dalla legge per questo tipo di impugnazione.

Quali sono le conseguenze per chi presenta un ricorso inammissibile?
La parte che ha presentato il ricorso inammissibile viene condannata al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di denaro, in questo caso tremila euro, in favore della Cassa delle ammende.

La Corte ha spiegato nel dettaglio perché il ricorso era inammissibile?
L’ordinanza emessa è sintetica e non entra nei dettagli specifici dei motivi di inammissibilità. La decisione si limita a dichiarare il ricorso inammissibile e a stabilire le conseguenti condanne economiche a carico del ricorrente, come previsto dalla procedura.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati