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Ricorso inammissibile: condanna alle spese e sanzione

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile presentato da due imputati contro una sentenza della Corte d’Appello di Napoli. A seguito di questa decisione, i ricorrenti sono stati condannati al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di quattromila euro ciascuno a favore della Cassa delle ammende. L’ordinanza non specifica le motivazioni della declaratoria di inammissibilità.

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Pubblicato il 27 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile in Cassazione: Conseguenze e Sanzioni

Presentare un ricorso in Cassazione è l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento, un momento cruciale che richiede rigore e precisione. Un errore nella formulazione o nella sostanza dell’atto può portare a una declaratoria di ricorso inammissibile, con conseguenze significative per il ricorrente. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ci offre lo spunto per analizzare proprio questo esito e le sue implicazioni.

I Fatti del Caso

Due persone, condannate con una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Napoli in data 28 novembre 2024, decidevano di presentare ricorso per Cassazione. Il loro obiettivo era ottenere un riesame della decisione di secondo grado da parte della Suprema Corte. Tuttavia, l’esito del loro tentativo è stato netto e sfavorevole.

La Decisione della Corte e il concetto di Ricorso Inammissibile

Con un’ordinanza del 24 giugno 2025, la Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha dichiarato i ricorsi proposti semplicemente ‘inammissibili’. Questa decisione non significa che la Corte abbia esaminato le argomentazioni e le abbia ritenute infondate; significa, piuttosto, che il ricorso non ha superato un vaglio preliminare di ammissibilità. In pratica, l’atto presentava vizi tali da impedirne l’analisi nel merito.

La conseguenza principale di tale pronuncia è che la sentenza impugnata diventa definitiva e irrevocabile. Ma non è tutto. La Corte ha anche condannato i due ricorrenti al pagamento delle spese processuali e, in aggiunta, al versamento di una somma di 4.000 euro ciascuno in favore della ‘Cassa delle ammende’. Questa sanzione pecuniaria è prevista dalla legge proprio per scoraggiare la presentazione di ricorsi palesemente infondati o dilatori.

Le Motivazioni

L’ordinanza in esame è molto sintetica e non esplicita le ragioni specifiche che hanno portato a dichiarare il ricorso inammissibile. Tuttavia, possiamo delineare le cause più comuni di inammissibilità di un ricorso in Cassazione. Spesso, un ricorso viene respinto in questa fase preliminare perché:

* I motivi presentati non sono tra quelli consentiti dalla legge (ad esempio, si tenta di ottenere una nuova valutazione dei fatti, compito precluso alla Cassazione, che è giudice di legittimità e non di merito).
* L’atto manca dei requisiti formali richiesti, come l’esposizione chiara e specifica dei motivi di diritto per cui si chiede l’annullamento della sentenza.
* Il ricorso è stato presentato fuori dai termini previsti dalla legge.
* Il difensore non è abilitato al patrocinio presso le giurisdizioni superiori.

Questi sono solo alcuni esempi che evidenziano come la redazione di un ricorso per Cassazione sia un’attività tecnica che non ammette imprecisioni.

Le Conclusioni

La decisione analizzata sottolinea un principio fondamentale della procedura penale: l’accesso alla Corte di Cassazione è soggetto a regole severe. Un ricorso inammissibile non solo frustra la speranza di ottenere una riforma della sentenza, ma comporta anche conseguenze economiche rilevanti per chi lo propone. La condanna al pagamento delle spese e della sanzione alla Cassa delle ammende serve da monito: le impugnazioni, specialmente quelle di ultima istanza, devono essere ponderate e fondate su solidi motivi di diritto, per evitare di trasformarsi in un ulteriore aggravio, sia processuale che economico.

Qual è stata la decisione della Corte di Cassazione riguardo ai ricorsi presentati?
La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibili i ricorsi.

Quali sono le conseguenze economiche per i ricorrenti a seguito della dichiarazione di inammissibilità?
I ricorrenti sono stati condannati al pagamento delle spese processuali e di una somma di quattromila euro ciascuno in favore della Cassa delle ammende.

L’ordinanza specifica perché i ricorsi sono stati considerati inammissibili?
No, il testo dell’ordinanza esaminata si limita a dichiarare l’inammissibilità senza entrare nel dettaglio delle motivazioni specifiche che hanno portato a tale decisione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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