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Ricorso inammissibile: condanna alle spese e sanzione

La Corte di Cassazione, con ordinanza del 21 marzo 2025, ha dichiarato un ricorso inammissibile presentato contro una sentenza della Corte d’Appello di Catania. A seguito di questa dichiarazione, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro a favore della Cassa delle ammende, confermando le conseguenze negative di un’impugnazione priva dei requisiti di legge.

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Pubblicato il 24 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Conseguenze e Sanzioni Pecuniarie

Quando si impugna un provvedimento giudiziario, è fondamentale rispettare scrupolosamente le norme procedurali. Un recente provvedimento della Corte di Cassazione ci offre lo spunto per analizzare le gravi conseguenze di un ricorso inammissibile. Con un’ordinanza emessa a seguito dell’udienza del 21 marzo 2025, la Suprema Corte ha ribadito un principio cardine della procedura penale: un’impugnazione che non rispetta i requisiti di legge non solo è inefficace, ma comporta anche specifiche sanzioni economiche a carico di chi l’ha proposta.

I Fatti del Caso

La vicenda processuale trae origine da un ricorso presentato alla Corte di Cassazione avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Catania in data 19 aprile 2024. Il ricorrente, attraverso il suo legale, ha tentato di contestare la decisione dei giudici di secondo grado, portando la questione all’attenzione della massima istanza giurisdizionale penale.

La Decisione della Suprema Corte e il Principio del Ricorso Inammissibile

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, dopo aver ricevuto il ricorso e ascoltato la relazione del Consigliere designato, ha emesso una decisione netta e perentoria. Il ricorso è stato dichiarato inammissibile.
Questa declaratoria significa che i giudici non sono entrati nel merito delle questioni sollevate dal ricorrente. L’atto di impugnazione è stato ritenuto privo dei presupposti necessari, formali o sostanziali, per poter essere esaminato. Di conseguenza, la sentenza della Corte d’Appello di Catania è diventata definitiva, senza alcuna possibilità di riesame da parte della Cassazione.

Le Motivazioni

Sebbene l’ordinanza non entri nel dettaglio delle specifiche ragioni che hanno portato alla declaratoria di inammissibilità (come spesso accade in questo tipo di provvedimenti sintetici), la decisione si fonda su un principio consolidato del nostro ordinamento. La legge prevede che, in caso di inammissibilità del ricorso, il ricorrente subisca due conseguenze economiche dirette. In primo luogo, la condanna al pagamento delle spese del procedimento. In secondo luogo, il versamento di una somma di denaro alla Cassa delle ammende. Quest’ultima non è un risarcimento, ma una vera e propria sanzione pecuniaria volta a scoraggiare la proposizione di ricorsi avventati, dilatori o palesemente infondati, che sovraccaricano inutilmente il sistema giudiziario. Nel caso di specie, tale somma è stata quantificata in tremila euro.

Le Conclusioni

La decisione in esame sottolinea l’importanza cruciale della diligenza e della competenza tecnica nella redazione degli atti di impugnazione. Presentare un ricorso inammissibile non è un’azione priva di conseguenze. Al contrario, comporta un esito doppiamente negativo per il cittadino: non solo la sua richiesta di giustizia viene respinta senza essere esaminata, ma egli viene anche gravato di oneri economici significativi. Questa pronuncia serve da monito: la via del ricorso in Cassazione deve essere percorsa solo quando sussistono validi e specifici motivi di diritto, formulati nel pieno rispetto delle regole procedurali, per evitare di incorrere in sanzioni che aggravano ulteriormente la posizione del condannato.

Cosa significa quando un ricorso viene dichiarato inammissibile dalla Corte di Cassazione?
Significa che la Corte non ha esaminato il merito della questione perché l’atto di impugnazione mancava dei requisiti formali o sostanziali previsti dalla legge. La sentenza impugnata diventa quindi definitiva.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
Chi presenta un ricorso inammissibile viene condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di denaro, a titolo di sanzione, in favore della Cassa delle ammende. In questo caso, la sanzione è stata fissata in 3.000 euro.

Qual era l’oggetto del ricorso esaminato in questa ordinanza?
Il ricorso era stato proposto contro una sentenza della Corte d’Appello di Catania del 19 aprile 2024. L’ordinanza non fornisce dettagli sul contenuto specifico di tale sentenza.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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