Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 24461 Anno 2025
Penale Ord. Sez. 7 Num. 24461 Anno 2025
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: NOME COGNOME
Data Udienza: 14/02/2025
ORDINANZA
sui ricorsi proposti da:
NOME COGNOME nato il 01/12/1988
NOME nato il 24/10/1986
COGNOME nato il 06/10/1995
NOME nato il 19/03/1992
avverso la sentenza del 26/09/2024 del GIUDICE COGNOME di PAVIA udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME
Rilevato che COGNOME COGNOME e NOME COGNOME tramite i rispettivi difensori di fiducia, hanno proposto distinti ricorsi per cassazione rispetto alla s
di applicazione della pena concordata emessa dal G.U.P. del Tribunale di Pavia il 26 settembre
2024, con la quale, nell’ambito di un articolato procedimento penale in tema di stupefacenti, sono state applicate le seguenti pene: anni 5 di reclusione ed euro 30.000 di multa per El
NOME anni 3, mesi 6 di reclusione ed euro 20.000 di multa per NOME anni
3, mesi 2 di reclusione ed euro 14.000 di multa per NOME e anni 4 di reclusione ed euro 18.000 di multa NOME COGNOME fatti commessi tra il 2021 e il 2023.
Considerato che i ricorsi sono stati proposti al di fuori dei casi previsti dall’art. 448, com bis,
cod. proc. pen., che consente l’impugnazione della sentenza di patteggiamento «solo per motivi attinenti all’espressione della volontà dell’imputato, al difetto di correlazione
richiesta e la sentenza, all’erronea qualificazione giuridica del fatto e all’illegalità della della misura di sicurezza»; tali profili non sono ravvisabili nel caso di specie, risultando del
generiche tutte le doglianze sollevate avverso il contenuto della decisione impugnata.
Ritenuto, pertanto, che, ai sensi dell’art. 610, comma 5
bis, cod. proc. pen., i ricorsi devono
essere dichiarati inammissibili, con condanna delle parti ricorrenti al pagamento delle spes processuali e al versamento della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
P.Q.M.
Dichiara inammissibili i ricorsi e condanna i ricorrenti al pagamento delle spese processuali della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
Così deciso in Roma il 14 febbraio 2025.