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Ricorso inammissibile: condanna alle spese e multa

La Corte di Cassazione, con ordinanza, ha dichiarato un ricorso inammissibile contro una sentenza di una Corte d’Appello. A seguito di questa decisione, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro alla Cassa delle ammende, sottolineando le conseguenze procedurali ed economiche di un’impugnazione priva dei requisiti di legge.

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Pubblicato il 30 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Le Conseguenze della Decisione della Cassazione

L’esito di un processo non sempre si conclude con una decisione sul merito della questione. A volte, un atto di impugnazione si ferma prima, per ragioni puramente procedurali. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione illustra perfettamente le conseguenze di un ricorso inammissibile, una pronuncia che comporta non solo la conferma della decisione precedente, ma anche significative sanzioni economiche per chi ha intrapreso la via del ricorso senza rispettarne i presupposti.

I Fatti del Caso

La vicenda processuale ha origine dal ricorso presentato da un individuo avverso una sentenza emessa da una Corte d’Appello nel maggio 2024. L’imputato, non accettando la decisione dei giudici di secondo grado, ha deciso di portare il caso all’attenzione della Suprema Corte di Cassazione, l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento.

La Corte, riunitasi in udienza nel febbraio 2025, dopo aver dato avviso alle parti e ascoltato la relazione del Consigliere, ha proceduto all’esame preliminare del ricorso.

La Decisione della Suprema Corte e il Ricorso Inammissibile

L’ordinanza emessa dalla settima sezione penale della Cassazione è perentoria: il ricorso è stato dichiarato inammissibile. Questo significa che i giudici non sono entrati nel merito delle argomentazioni difensive. Non hanno stabilito se il ricorrente avesse ragione o torto sui fatti contestati, ma hanno rilevato che l’atto di impugnazione mancava dei requisiti fondamentali previsti dalla legge per poter essere esaminato.

Le cause di inammissibilità possono essere molteplici: dal mancato rispetto dei termini per la presentazione, alla genericità dei motivi, fino alla proposizione di questioni non consentite in sede di legittimità. In questo caso, il provvedimento si limita a constatare la necessità di dichiarare l’inammissibilità.

Le Motivazioni della Condanna Accessoria

La motivazione centrale della decisione risiede nella constatazione che il ricorso non superava il vaglio preliminare di ammissibilità. La conseguenza di questa declaratoria è automatica e prevista dal codice di procedura penale. La Corte, infatti, non si è limitata a respingere il ricorso, ma ha condannato il ricorrente a subire ulteriori conseguenze economiche.

La condanna prevede due voci distinte:
1. Pagamento delle spese processuali: il ricorrente deve farsi carico dei costi che lo Stato ha sostenuto per la gestione del procedimento davanti alla Cassazione.
2. Versamento alla Cassa delle ammende: è stata disposta una sanzione pecuniaria di tremila euro. Questa somma non è un risarcimento, ma una sanzione volta a scoraggiare ricorsi pretestuosi o infondati, e i fondi raccolti sono destinati a finanziare progetti di reinserimento sociale per i detenuti.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche

Questa ordinanza, pur nella sua brevità, funge da importante monito. Affrontare l’ultimo grado di giudizio richiede non solo argomentazioni solide nel merito, ma anche un’attenzione scrupolosa alle regole procedurali. Un ricorso inammissibile non è un tentativo fallito, ma un errore procedurale che comporta costi certi e talvolta ingenti. La decisione sottolinea che l’accesso alla giustizia deve essere esercitato con responsabilità. Presentare un ricorso senza i dovuti presupposti non solo non porta al risultato sperato, ma si traduce in una condanna economica che si aggiunge a quella già subita nei gradi di merito, confermando l’importanza di una valutazione attenta e professionale prima di impugnare una sentenza davanti alla Suprema Corte.

Cosa significa quando un ricorso viene dichiarato ‘inammissibile’?
Significa che il ricorso non può essere esaminato nel merito dalla Corte perché manca dei requisiti previsti dalla legge. La Corte non valuta se l’appellante ha ragione o torto, ma si ferma a una verifica preliminare di natura procedurale.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile in Cassazione?
Come stabilito in questa ordinanza, la parte che ha presentato il ricorso inammissibile è condannata a pagare le spese processuali e una sanzione pecuniaria, in questo specifico caso di tremila euro, a favore della Cassa delle ammende.

La Corte di Cassazione ha esaminato il merito della sentenza della Corte d’Appello?
No, l’ordinanza chiarisce che il ricorso è stato dichiarato inammissibile. Di conseguenza, la Corte di Cassazione non è entrata nel merito della questione, ma ha concluso il procedimento esclusivamente per ragioni procedurali.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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