LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Ricorso inammissibile: condanna alle spese e multa

La Corte di Cassazione ha esaminato un ricorso presentato contro una sentenza della Corte d’Appello di Palermo. L’ordinanza ha dichiarato il ricorso inammissibile, stabilendo una condanna per il proponente. Questi dovrà sostenere le spese processuali e versare una somma di tremila euro alla Cassa delle ammende, confermando le conseguenze negative di un’impugnazione che non supera il vaglio preliminare di ammissibilità.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 25 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: la Cassazione Condanna al Pagamento delle Spese e di una Sanzione

L’ordinanza della Corte di Cassazione in esame offre un chiaro esempio delle conseguenze derivanti dalla presentazione di un ricorso inammissibile. Con una decisione netta, la Suprema Corte non solo ha respinto l’impugnazione, ma ha anche imposto al ricorrente sanzioni economiche significative. Questo caso sottolinea l’importanza di un’attenta valutazione dei presupposti legali prima di adire il massimo organo della giurisdizione penale.

I Fatti del Caso

La vicenda processuale trae origine da un ricorso presentato da un individuo avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Palermo in data 7 novembre 2024. Il ricorrente ha deciso di impugnare tale decisione dinanzi alla Corte di Cassazione, chiedendone la revisione. La Suprema Corte, riunitasi in camera di consiglio, ha proceduto all’esame preliminare dell’atto di impugnazione per valutarne i requisiti di ammissibilità, come previsto dalla procedura penale.

La Decisione della Corte: Focus sul Ricorso Inammissibile

L’esito dell’analisi della Corte di Cassazione è stato perentorio: il ricorso è stato dichiarato inammissibile. Questa declaratoria impedisce al collegio di entrare nel merito delle questioni sollevate dal ricorrente. La decisione non valuta se i motivi di ricorso fossero fondati o meno, ma si ferma a un livello precedente, accertando che l’impugnazione non possedeva i requisiti minimi richiesti dalla legge per poter essere esaminata.

Le Motivazioni della Decisione

Sebbene il testo dell’ordinanza sia estremamente sintetico, la dichiarazione di inammissibilità comporta, per legge, conseguenze ben precise. La Corte, rilevato che il ricorso non superava il filtro preliminare, ha applicato la sanzione processuale prevista per tali ipotesi. La motivazione principale della condanna economica risiede proprio nella natura dell’inammissibilità: presentando un ricorso privo dei presupposti di legge, il ricorrente ha inutilmente attivato la macchina giudiziaria, un comportamento che l’ordinamento sanziona per disincentivare impugnazioni dilatorie o palesemente infondate.
La condanna non ha carattere punitivo nel merito, ma è una conseguenza diretta della violazione delle norme procedurali che regolano l’accesso al giudizio di legittimità. Il dispositivo, infatti, condanna il ricorrente al pagamento delle spese del procedimento e al versamento di una somma determinata in euro tremila in favore della Cassa delle ammende.

Conclusioni: Le Implicazioni Pratiche

La decisione in commento ribadisce un principio fondamentale della procedura penale: l’accesso al giudizio di Cassazione è soggetto a rigorosi requisiti di ammissibilità. Un ricorso inammissibile non solo risulta inefficace ai fini della revisione della sentenza impugnata, ma espone il ricorrente a conseguenze economiche rilevanti. La condanna al pagamento di una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende non è automatica, ma viene disposta dalla Corte in base a una valutazione discrezionale, che in questo caso è stata esercitata in senso sfavorevole al ricorrente. Questa pronuncia serve da monito sull’importanza di affidarsi a una difesa tecnica competente che valuti con scrupolo la sussistenza dei presupposti per un’efficace impugnazione, evitando così costi e sanzioni evitabili.

Cosa succede quando un ricorso in Cassazione viene dichiarato inammissibile?
Quando un ricorso è dichiarato inammissibile, la Corte non esamina il merito della questione. Di conseguenza, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e, come in questo caso, al versamento di una somma di denaro alla Cassa delle ammende.

Qual è stata la sanzione economica specifica applicata in questo caso?
Il ricorrente è stato condannato a pagare, oltre alle spese processuali, la somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Contro quale provvedimento era stato proposto il ricorso?
Il ricorso era stato proposto avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Palermo in data 7 novembre 2024.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati