LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Ricorso inammissibile: condanna alle spese e multa

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile contro una sentenza della Corte d’Appello di Napoli. Tale decisione ha comportato per il ricorrente la condanna al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, evidenziando le severe conseguenze procedurali di un’impugnazione priva dei requisiti di legge.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 24 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Le Conseguenze della Decisione della Cassazione

Un’ordinanza della Corte di Cassazione ci offre lo spunto per analizzare un concetto fondamentale del diritto processuale: il ricorso inammissibile. Quando un’impugnazione viene definita tale, le conseguenze per chi l’ha proposta possono essere significative, non solo dal punto di vista processuale ma anche economico. Il caso in esame, deciso con una sintetica ma eloquente ordinanza, illustra perfettamente cosa accade quando il più alto grado di giudizio respinge un ricorso senza nemmeno entrare nel merito della questione.

Il Percorso Giudiziario: dall’Appello alla Cassazione

La vicenda processuale ha origine da una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Napoli. Un imputato, ritenendo ingiusta tale decisione, ha deciso di presentare ricorso alla Corte di Cassazione, l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento. Tuttavia, l’esito non è stato quello sperato. I giudici della Suprema Corte, dopo aver esaminato l’atto, hanno emesso un’ordinanza che ha posto fine al percorso legale del ricorrente in modo netto.

La Definizione di Ricorso Inammissibile

Prima di analizzare la decisione, è cruciale capire cosa significhi ‘inammissibile’. Un ricorso è dichiarato inammissibile quando manca dei requisiti di forma o di sostanza che la legge prescrive per poter essere esaminato. Non si tratta di una valutazione sulla colpevolezza o innocenza dell’imputato, ma di un filtro preliminare. Le cause di inammissibilità possono essere molteplici: la presentazione fuori termine, la mancanza di motivi specifici, la proposizione di questioni di fatto che non possono essere valutate in sede di legittimità, e molte altre.

Le Motivazioni della Decisione

Nel provvedimento analizzato, la Corte di Cassazione non entra nel dettaglio delle specifiche ragioni che hanno portato alla declaratoria di inammissibilità del ricorso. L’ordinanza si limita a statuire che, ‘Ritenuto, pertanto, che il ricorso deve essere dichiarato inammissibile’, procede direttamente a stabilire le conseguenze. Questa formula sintetica è tipica dei casi in cui le cause di inammissibilità sono palesi e non richiedono una complessa argomentazione. La decisione si fonda sull’applicazione diretta delle norme procedurali che sanzionano la presentazione di impugnazioni che non rispettano i canoni legali, con l’obiettivo di scoraggiare ricorsi dilatori o infondati che appesantiscono il sistema giudiziario.

Le Conclusioni: Condanna alle Spese e Sanzione Pecuniaria

La conseguenza più diretta di un ricorso inammissibile è duplice e di natura economica. La Corte ha infatti condannato il ricorrente a due pagamenti distinti:
1. Pagamento delle spese processuali: si tratta dei costi che lo Stato ha sostenuto per la gestione del procedimento giudiziario.
2. Versamento di una somma alla Cassa delle ammende: in questo caso, l’importo è stato fissato in tremila euro. Questa non è un risarcimento, ma una vera e propria sanzione pecuniaria volta a penalizzare l’abuso dello strumento processuale. I fondi raccolti dalla Cassa delle ammende vengono poi utilizzati per finanziare progetti di reinserimento per i detenuti e per migliorare le infrastrutture carcerarie. Questa ordinanza ribadisce un principio chiaro: adire la Corte di Cassazione è un diritto, ma esercitarlo in modo non conforme alla legge comporta conseguenze onerose.

Cosa significa quando un ricorso viene dichiarato ‘inammissibile’?
Significa che l’impugnazione non viene esaminata nel merito perché manca dei requisiti previsti dalla legge. Il giudice non valuta se l’appellante ha ragione o torto, ma si ferma a una valutazione preliminare sulla correttezza formale e sostanziale dell’atto di ricorso.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile in ambito penale?
La parte che ha presentato il ricorso inammissibile viene condannata al pagamento delle spese processuali e al versamento di una sanzione pecuniaria, in questo caso di tremila euro, in favore della Cassa delle ammende.

Qual è lo scopo della condanna al pagamento di una somma alla Cassa delle ammende?
Ha una duplice funzione: da un lato, sanzionare e scoraggiare la presentazione di ricorsi infondati o dilatori; dall’altro, finanziare programmi destinati al reinserimento sociale dei condannati e al miglioramento del sistema penitenziario.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati