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Ricorso inammissibile: condanna alle spese e multa

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile avverso una sentenza della Corte d’Appello. A seguito di questa decisione, il proponente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro alla cassa delle ammende, a causa della colpa riscontrata nella presentazione di un’impugnazione priva dei requisiti di legge.

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Pubblicato il 5 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Quando l’Appello Costa Caro

Presentare un’impugnazione contro una sentenza è un diritto fondamentale nel nostro ordinamento, ma non è un’azione priva di conseguenze. Un recente provvedimento della Corte di Cassazione ci ricorda che un ricorso inammissibile non solo viene respinto, ma può anche comportare significative sanzioni economiche per il proponente. Analizziamo questa ordinanza per comprendere le ragioni e le implicazioni di una simile decisione.

I Fatti del Caso: L’Appello Davanti alla Cassazione

Il caso ha origine dal ricorso presentato da un individuo avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria in data 30 gennaio 2025. L’imputato, tramite i suoi legali, ha deciso di portare la questione all’ultimo grado di giudizio, la Corte di Cassazione, per ottenere la revisione della decisione a lui sfavorevole. La Suprema Corte, riunitasi in udienza il 17 aprile 2025, ha esaminato la fondatezza e, prima ancora, l’ammissibilità dell’impugnazione proposta.

La Decisione della Corte: Dichiarazione di Inammissibilità

L’esito del giudizio di legittimità è stato netto: la Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile. Questa declaratoria impedisce ai giudici di entrare nel merito della questione, ovvero di valutare se le censure mosse alla sentenza d’appello siano fondate o meno. La decisione si ferma a un livello preliminare, constatando la mancanza dei requisiti essenziali che la legge richiede per poter esaminare un’impugnazione.

Le Motivazioni della Condanna alle Spese e alla Multa

La conseguenza diretta e automatica della dichiarazione di inammissibilità è la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali. Tuttavia, la Corte ha aggiunto un’ulteriore sanzione: la condanna al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle Ammende.

La motivazione di questa seconda condanna risiede in un principio consolidato, richiamato anche nell’ordinanza attraverso precedenti giurisprudenziali. I giudici hanno valutato il contenuto del ricorso e non hanno trovato elementi sufficienti per escludere la “colpa nella determinazione della causa di inammissibilità”. In parole semplici, l’impugnazione era talmente carente dei presupposti di legge da far ritenere che la sua proposizione sia stata un atto negligente. La Corte ha ritenuto che la parte non abbia usato la dovuta diligenza nel verificare la sussistenza dei requisiti per adire la Suprema Corte, intasando inutilmente il sistema giudiziario con un atto palesemente destinato al fallimento. La somma di tremila euro è stata quindi ritenuta congrua per sanzionare tale comportamento.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche del Provvedimento

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale della procedura penale: il diritto di impugnazione deve essere esercitato con responsabilità. Un ricorso inammissibile non è un semplice errore procedurale, ma può essere interpretato come un abuso del processo quando rivela una colpa evidente da parte di chi lo propone. Le conseguenze non sono solo la conferma della sentenza impugnata, ma anche un esborso economico non trascurabile. La decisione serve da monito, sottolineando l’importanza di affidarsi a una difesa tecnica competente che valuti attentamente i presupposti e le effettive possibilità di successo di un ricorso in Cassazione, evitando impugnazioni meramente dilatorie o palesemente infondate.

Qual è stata la decisione della Corte di Cassazione riguardo al ricorso?
La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile.

Quali sono le conseguenze economiche per chi ha presentato il ricorso?
Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento della somma di tremila euro in favore della cassa delle ammende.

Perché il ricorrente è stato condannato a pagare una somma oltre alle spese processuali?
Perché, valutando il contenuto del ricorso, la Corte ha ritenuto che vi fosse colpa da parte del ricorrente nel determinare la causa di inammissibilità e ha giudicato congrua la sanzione pecuniaria.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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