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Ricorso inammissibile: condanna alle spese e ammenda

La Corte di Cassazione, con ordinanza, ha dichiarato un ricorso inammissibile avverso una sentenza della Corte d’Appello di Palermo. Tale decisione ha comportato la condanna della parte ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di tremila euro a favore della Cassa delle ammende, confermando le rigide conseguenze procedurali di un’impugnazione priva dei requisiti di legge.

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Pubblicato il 6 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Analisi di una Recente Ordinanza della Cassazione

Quando si impugna una sentenza, è fondamentale rispettare scrupolosamente le norme procedurali. Un recente provvedimento della Corte di Cassazione ci offre lo spunto per analizzare le gravi conseguenze di un ricorso inammissibile. Con un’ordinanza sintetica ma decisa, i giudici supremi hanno ribadito un principio cardine del nostro sistema processuale: chi promuove un’impugnazione senza fondamento o priva dei requisiti di legge deve farsi carico non solo delle spese, ma anche di un’ulteriore sanzione pecuniaria. Questo caso evidenzia l’importanza di un’attenta valutazione prima di adire la Suprema Corte.

I Fatti del Caso

La vicenda processuale trae origine da una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Palermo in data 8 novembre 2023. Una parte, ritenendosi lesa da tale decisione, ha deciso di proporre ricorso per Cassazione, l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento. Il caso è stato quindi sottoposto all’esame della Settima Sezione Penale della Suprema Corte.

La Decisione della Corte di Cassazione e il Ricorso Inammissibile

La Corte di Cassazione, riunitasi in udienza il 7 marzo 2025, ha esaminato il ricorso. L’esito, tuttavia, non è stato favorevole per la parte che lo aveva promosso. Con un’ordinanza, i giudici hanno dichiarato il ricorso inammissibile.

Questa declaratoria impedisce alla Corte di entrare nel merito della questione; in altre parole, i motivi dell’appello non vengono nemmeno analizzati perché il ricorso stesso presenta vizi preliminari che ne precludono la valutazione. La conseguenza di questa decisione non è neutra: oltre a rendere definitiva la sentenza della Corte d’Appello, scattano sanzioni economiche a carico del ricorrente.

Le Motivazioni della Decisione

Sebbene l’ordinanza non entri nel dettaglio dei motivi specifici che hanno portato all’inammissibilità (come la tardività, la genericità dei motivi o la non conformità ai requisiti di legge), la decisione stessa è la motivazione fondamentale. La declaratoria di inammissibilità implica che il ricorso era affetto da vizi tali da non superare il vaglio preliminare della Corte. La conseguenza diretta, prevista dal codice di procedura, è la condanna del ricorrente al pagamento delle spese del procedimento. Inoltre, la Corte ha applicato un’ulteriore sanzione, condannando la parte al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, una misura volta a sanzionare l’abuso dello strumento processuale e a scoraggiare impugnazioni palesemente infondate o dilatorie.

Conclusioni

Le implicazioni pratiche di questa ordinanza sono chiare e severe. La declaratoria di ricorso inammissibile non solo sancisce la fine del percorso giudiziario per il ricorrente, ma comporta anche un onere economico significativo. La condanna alle spese processuali e alla sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende funge da deterrente, sottolineando la necessità di presentare ricorsi solidi, ben motivati e proceduralmente impeccabili. Questa decisione riafferma che l’accesso alla giustizia deve essere esercitato con responsabilità, per evitare di aggravare il lavoro delle corti con impugnazioni che non hanno i presupposti per essere accolte.

Cosa succede quando un ricorso in Cassazione viene dichiarato inammissibile?
La Corte non esamina il merito della questione e la sentenza impugnata diventa definitiva. Inoltre, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

Quali sono state le conseguenze economiche per il ricorrente in questo specifico caso?
Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Contro quale decisione era stato presentato il ricorso?
Il ricorso era stato presentato avverso una sentenza della Corte d’Appello di Palermo emessa l’8 novembre 2023.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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