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Ricorso inammissibile: condanna alle spese e ammenda

La Corte di Cassazione, con ordinanza, ha dichiarato un ricorso inammissibile avverso una sentenza della Corte d’Appello di Genova. A seguito di questa decisione, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di tremila euro a favore della Cassa delle ammende. Il provvedimento si concentra esclusivamente sulla declaratoria di inammissibilità, senza entrare nel merito dei fatti.

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Pubblicato il 3 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: le Conseguenze della Decisione della Cassazione

Presentare un ricorso in Cassazione è l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento, ma non sempre la Corte entra nel merito della questione. Un caso emblematico è quello che analizziamo oggi, dove la Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile, una decisione con importanti conseguenze per il proponente. Vediamo cosa significa e quali sono gli effetti pratici di tale provvedimento.

I Fatti Processuali in Breve

Il caso trae origine da un ricorso presentato avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Genova in data 17 ottobre 2024. Il ricorrente ha cercato di ottenere una revisione di tale decisione rivolgendosi alla Suprema Corte di Cassazione. Tuttavia, l’esito del giudizio di legittimità ha preso una piega puramente procedurale.

La Decisione della Corte di Cassazione sul ricorso inammissibile

Con l’ordinanza in esame, la Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha posto fine al percorso giudiziario del ricorrente. Il collegio, presieduto dal Dott. Piero Messini D’Agostini, ha emesso una decisione netta: il ricorso è stato dichiarato inammissibile. Questa statuizione impedisce alla Corte di esaminare le ragioni di merito e rende definitiva la sentenza della Corte d’Appello.

Le Conseguenze Economiche della Declaratoria di Inammissibilità

La decisione non si è limitata a chiudere il caso. La Corte ha contestualmente condannato il ricorrente a due pagamenti distinti:

1. Pagamento delle spese processuali: si tratta dei costi sostenuti dallo Stato per la gestione del procedimento.
2. Versamento di una somma di tremila euro: questo importo è destinato alla Cassa delle ammende, un ente che finanzia progetti di recupero per i detenuti. Questa sanzione pecuniaria è specificamente prevista per i casi in cui un’impugnazione viene respinta per inammissibilità, agendo come deterrente contro ricorsi pretestuosi o privi dei requisiti di legge.

Le Motivazioni della Decisione

L’ordinanza è un provvedimento sintetico e, come tale, non entra nel dettaglio delle specifiche ragioni che hanno portato alla declaratoria di inammissibilità. Tuttavia, in termini generali, un ricorso inammissibile può derivare da diverse cause, come la presentazione oltre i termini di legge, la mancanza di motivi specifici previsti dal codice di procedura o la proposizione di questioni di fatto che non possono essere valutate in sede di legittimità. La decisione della Corte implica che il ricorso presentato non superava questo vaglio preliminare di ammissibilità, rendendo superfluo ogni esame del suo contenuto.

Le Conclusioni

Questa ordinanza della Corte di Cassazione ribadisce un principio fondamentale della procedura penale: l’accesso al giudizio di legittimità è subordinato al rigoroso rispetto di requisiti formali e sostanziali. La dichiarazione di ricorso inammissibile non è una mera formalità, ma una decisione che comporta conseguenze concrete e onerose per il ricorrente, tra cui la condanna alle spese e il pagamento di una sanzione pecuniaria. Ciò serve a garantire l’efficienza del sistema giudiziario, scoraggiando la presentazione di impugnazioni dilatorie o manifestamente infondate e assicurando che la Suprema Corte si concentri sui casi che sollevano questioni di diritto meritevoli di approfondimento.

Cosa significa quando un ricorso viene dichiarato inammissibile?
Significa che la Corte di Cassazione non ha potuto esaminare il merito della questione perché il ricorso non rispettava i requisiti previsti dalla legge. Di conseguenza, la sentenza impugnata diventa definitiva.

Quali sono le conseguenze economiche per chi presenta un ricorso inammissibile?
Sulla base di questa ordinanza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Perché il ricorrente deve pagare una somma alla Cassa delle ammende?
Il pagamento di una somma alla Cassa delle ammende è una sanzione prevista per legge nei casi di ricorso inammissibile. Ha lo scopo di scoraggiare impugnazioni presentate senza validi motivi o presupposti legali, tutelando l’efficienza del sistema giudiziario.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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