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Ricorso inammissibile: condanna alle spese e ammenda

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile avverso una sentenza della Corte d’Appello di Napoli. L’ordinanza sottolinea come la declaratoria di inammissibilità comporti la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro alla Cassa delle ammende, evidenziando le gravi conseguenze di un’impugnazione priva dei requisiti di legge.

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Pubblicato il 29 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Le Conseguenze della Decisione della Cassazione

Presentare un ricorso in Cassazione è l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento, ma è un percorso irto di ostacoli formali e sostanziali. Un’ordinanza recente della Suprema Corte ci ricorda le gravi conseguenze di un ricorso inammissibile, che non solo chiude la porta a una revisione della sentenza, ma comporta anche significative sanzioni economiche. Analizziamo insieme questo caso per capire cosa significa e quali sono gli effetti pratici.

Il Caso in Esame: l’Ordinanza della Corte

La vicenda trae origine da un ricorso presentato avverso una sentenza della Corte d’Appello di Napoli del 7 gennaio 2025. L’imputato, tramite il suo legale, ha impugnato la decisione, lamentando, tra le altre cose, aspetti relativi alla determinazione della pena, che a suo dire era stata fissata nel minimo edittale.

La Decisione della Suprema Corte

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, con ordinanza del 23 maggio 2025, ha tagliato corto, senza neppure entrare nel vivo delle argomentazioni difensive. I giudici hanno emesso una pronuncia netta: il ricorso è dichiarato inammissibile. Questa decisione, sebbene concisa, ha implicazioni molto pesanti per il ricorrente.

Le Motivazioni dietro un Ricorso Inammissibile

L’ordinanza non si dilunga sulle ragioni specifiche che hanno portato alla declaratoria di inammissibilità. Tuttavia, il riferimento ai motivi di ricorso incentrati sulla determinazione della pena fa ipotizzare che le censure fossero generiche o formulate in modo da richiedere alla Cassazione una nuova valutazione dei fatti, un’attività che è preclusa al giudice di legittimità. La Suprema Corte, infatti, può giudicare solo sulla corretta applicazione della legge (violazioni di legge o vizi di motivazione), non può riesaminare le prove o la ricostruzione dei fatti come un giudice di merito.
Un ricorso inammissibile è, in parole semplici, un ricorso che non può essere giudicato perché manca dei presupposti che la legge richiede per la sua validità. Questo può accadere per diverse ragioni: presentazione fuori termine, assenza di motivi specifici, proposizione di questioni di fatto e non di diritto, ecc.

Le Pesanti Conseguenze Economiche

La conseguenza più evidente e immediata della decisione è di natura economica. La Corte, come da prassi consolidata, ha condannato il ricorrente a due pagamenti distinti:

1. Pagamento delle spese processuali: i costi relativi al procedimento dinanzi alla Cassazione sono posti a carico della parte che ha presentato un’impugnazione inefficace.
2. Versamento alla Cassa delle ammende: oltre alle spese, il ricorrente è stato condannato a pagare una somma di 3.000 euro a favore della Cassa delle ammende. Questa sanzione pecuniaria ha una funzione deterrente, volta a scoraggiare la presentazione di ricorsi palesemente infondati o dilatori, che sovraccaricano inutilmente il sistema giudiziario.

Conclusioni: L’Importanza di un Ricorso Ben Fondato

Questa ordinanza, pur nella sua brevità, offre una lezione fondamentale: l’accesso alla Corte di Cassazione è un rimedio eccezionale che richiede rigore tecnico e motivi di impugnazione solidi e pertinenti. Un ricorso inammissibile non solo non porta alcun beneficio, ma si trasforma in un costo significativo. Sottolinea l’importanza di affidarsi a professionisti esperti che possano valutare con attenzione le reali possibilità di successo di un’impugnazione, evitando così di incorrere in pronunce sfavorevoli e in ulteriori oneri economici.

Cosa significa quando un ricorso viene dichiarato inammissibile?
Significa che la Corte non esamina il merito della questione perché il ricorso non rispetta i requisiti previsti dalla legge. La sentenza impugnata diventa quindi definitiva.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
La parte che ha presentato il ricorso viene condannata al pagamento delle spese del procedimento e al versamento di una somma di denaro alla Cassa delle ammende. In questo caso, l’importo è stato fissato in 3.000 euro.

Perché la Cassazione non ha esaminato i motivi del ricorrente?
L’ordinanza non lo specifica, ma la declaratoria di inammissibilità implica che i motivi presentati (relativi alla determinazione della pena) non erano idonei a essere valutati dalla Corte di Cassazione, che giudica solo questioni di legittimità (corretta applicazione della legge) e non di merito (riesame dei fatti).

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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