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Ricorso inammissibile: condanna alle spese e ammenda

La Corte di Cassazione, con ordinanza, ha dichiarato un ricorso inammissibile avverso una sentenza della Corte d’Appello di Venezia. A seguito della decisione di inammissibilità, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di tremila euro a favore della Cassa delle ammende, confermando le conseguenze negative di un’impugnazione priva dei requisiti di legge.

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Pubblicato il 25 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Analisi di un’Ordinanza della Cassazione

L’ordinanza in esame offre un chiaro esempio delle conseguenze derivanti dalla presentazione di un ricorso inammissibile dinanzi alla Corte di Cassazione. Questo tipo di provvedimento, sebbene conciso, è fondamentale per comprendere i meccanismi di filtro del nostro sistema giudiziario e le responsabilità che gravano sulla parte che decide di impugnare una sentenza senza possedere i requisiti richiesti dalla legge. Analizziamo insieme i dettagli di questa decisione.

I Fatti del Caso

La vicenda processuale trae origine da un ricorso presentato alla Suprema Corte di Cassazione avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Venezia in data 15 luglio 2024. Il ricorrente, tramite i suoi legali, ha cercato di ottenere la riforma della decisione di secondo grado, portando la questione all’attenzione dei giudici di legittimità.

La Decisione della Corte di Cassazione e il Ricorso Inammissibile

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, riunita in camera di consiglio, ha emesso un’ordinanza con cui ha posto fine al procedimento. L’esito è stato netto: il ricorso è stato dichiarato inammissibile.
Questa declaratoria non entra nel merito delle ragioni esposte dal ricorrente, ma si ferma a un livello preliminare, accertando la mancanza dei presupposti necessari affinché il ricorso potesse essere esaminato. La conseguenza diretta di tale decisione è stata duplice:
1. La condanna del ricorrente al pagamento delle spese del procedimento.
2. La condanna dello stesso al versamento di una somma di euro 3.000,00 in favore della Cassa delle ammende.

Le Motivazioni della Decisione

Il testo dell’ordinanza è di tipo dispositivo e non riporta esplicitamente le motivazioni che hanno condotto alla declaratoria di inammissibilità. Tuttavia, in ambito penale, le cause di inammissibilità sono tassativamente previste dal codice di procedura e possono riguardare, ad esempio, la presentazione del ricorso fuori dai termini di legge, la mancanza di motivi specifici di impugnazione, o la proposizione di censure che attengono al merito dei fatti, non consentite in sede di legittimità.
La condanna al pagamento di una somma alla Cassa delle ammende è una conseguenza automatica prevista dalla legge in caso di inammissibilità, volta a sanzionare l’uso improprio dello strumento processuale e a scoraggiare impugnazioni dilatorie o manifestamente infondate. L’importo, fissato discrezionalmente dal giudice entro un minimo e un massimo, tiene conto della natura delle questioni sollevate.

Conclusioni: Le Conseguenze Pratiche di un Ricorso Inammissibile

La decisione in commento ribadisce un principio cardine del diritto processuale: un’impugnazione deve essere fondata su validi presupposti giuridici. Un ricorso inammissibile non solo non produce alcun effetto sulla sentenza impugnata, che diventa così definitiva, ma comporta anche significative conseguenze economiche per il ricorrente. La condanna alle spese processuali e alla sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende serve a responsabilizzare le parti, evitando un sovraccarico del sistema giudiziario con ricorsi che non hanno possibilità di essere accolti. Per i cittadini e i professionisti, questa ordinanza è un monito sull’importanza di una valutazione attenta e rigorosa prima di adire la Suprema Corte.

Cosa comporta la dichiarazione di inammissibilità di un ricorso in Cassazione?
Comporta che il ricorso non viene esaminato nel merito. Inoltre, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma in denaro a favore della Cassa delle ammende.

A quanto ammonta la sanzione pecuniaria in questo caso specifico?
In questo caso, la Corte di Cassazione ha condannato il ricorrente al pagamento della somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

La dichiarazione di inammissibilità significa che la sentenza precedente è stata confermata nel merito?
No, la dichiarazione di inammissibilità è una decisione di natura processuale. Non implica un esame del merito della questione, ma semplicemente impedisce che tale esame avvenga, rendendo definitiva la sentenza impugnata.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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