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Ricorso inammissibile: condanna alle spese e ammenda

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile proposto contro una sentenza emessa dal GIP del Tribunale. A seguito di questa decisione, il proponente del ricorso è stato condannato al pagamento delle spese processuali e a versare una somma di tremila euro alla Cassa delle ammende. Il provvedimento si concentra sugli aspetti procedurali senza entrare nel merito della questione.

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Pubblicato il 25 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile in Cassazione: Analisi di un’Ordinanza

L’esito di un procedimento giudiziario può essere deciso non solo nel merito, ma anche da aspetti puramente procedurali. Un esempio emblematico è la dichiarazione di ricorso inammissibile, una decisione che impedisce alla Corte di Cassazione di esaminare il cuore della questione. Analizziamo un’ordinanza recente per comprendere meglio le dinamiche e le conseguenze di questa pronuncia.

I Fatti Processuali

Il caso in esame ha origine da una sentenza emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) del Tribunale di Trapani in data 10 dicembre 2024. Avverso tale decisione, la parte soccombente ha proposto ricorso per Cassazione, cercando di ottenere un riesame della propria posizione giuridica presso il più alto grado di giurisdizione.
La Suprema Corte, riunita in udienza il 25 marzo 2025, ha esaminato l’atto di impugnazione proposto.

La Decisione della Corte di Cassazione: il ricorso inammissibile

Con una sintetica ma perentoria ordinanza, la Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile. Questa decisione non significa che i giudici abbiano dato ragione o torto al ricorrente nel merito della vicenda, ma semplicemente che l’appello non superava il vaglio preliminare di ammissibilità.
Le conseguenze di tale pronuncia sono state immediate e onerose per il ricorrente:
1. Condanna alle spese processuali: L’appellante è stato obbligato a farsi carico dei costi del giudizio di Cassazione.
2. Pagamento alla Cassa delle ammende: È stata disposta una sanzione pecuniaria di tremila euro da versare a favore della Cassa delle ammende, un fondo destinato a finanziare progetti di reinserimento sociale.

Le Motivazioni

L’ordinanza in commento non esplicita i motivi specifici che hanno portato a dichiarare il ricorso inammissibile. Tuttavia, è possibile delineare le cause più frequenti di una simile decisione in ambito penale. Generalmente, un ricorso in Cassazione è inammissibile quando:
* I motivi sono manifestamente infondati: Le argomentazioni proposte appaiono prive di qualsiasi fondamento logico o giuridico.
* Si propongono questioni di fatto: Il ricorso tenta di ottenere una nuova valutazione delle prove o una ricostruzione dei fatti, compito che spetta ai giudici di merito (primo e secondo grado) e non alla Cassazione, che è giudice di legittimità.
* Mancano i requisiti di forma: L’atto di ricorso non rispetta le precise regole formali previste dal codice di procedura penale (es. mancanza di motivi specifici, assenza di sottoscrizione da parte di un avvocato abilitato).
* L’atto è presentato fuori termine: Il ricorso viene depositato oltre il termine perentorio stabilito dalla legge.
La decisione di inammissibilità, quindi, funge da filtro per garantire che solo le questioni di puro diritto, o quelle che presentano vizi procedurali rilevanti, arrivino all’attenzione della Suprema Corte.

Le Conclusioni

La dichiarazione di ricorso inammissibile rappresenta una chiusura definitiva del percorso giudiziario. La sentenza impugnata diventa irrevocabile e passa in giudicato. Questo caso evidenzia l’importanza cruciale di una redazione tecnicamente impeccabile degli atti di impugnazione. Affidarsi a un difensore esperto è fondamentale per evitare che un ricorso, magari fondato nel merito, venga respinto per ragioni procedurali, con conseguente condanna a spese e sanzioni ulteriori.

Cosa significa quando un ricorso viene dichiarato ‘inammissibile’ dalla Corte di Cassazione?
Significa che il ricorso non possiede i requisiti formali o sostanziali richiesti dalla legge per essere esaminato nel merito. La Corte non valuta se la decisione impugnata sia giusta o sbagliata, ma si ferma a una valutazione preliminare di ammissibilità.

Quali sono le conseguenze economiche per chi presenta un ricorso inammissibile?
Come stabilito nel provvedimento, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese del procedimento e al versamento di una somma di denaro alla Cassa delle ammende, che in questo caso è stata fissata in tremila euro.

La dichiarazione di inammissibilità rende definitiva la sentenza precedente?
Sì. La dichiarazione di inammissibilità del ricorso impedisce un ulteriore esame del caso, rendendo definitiva e irrevocabile la sentenza emessa in precedenza, in questo caso quella del GIP del Tribunale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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