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Ricorso inammissibile: condanna alle spese

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile avverso una sentenza della Corte d’Appello di Torino. Di conseguenza, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro a favore della Cassa delle ammende, evidenziando le conseguenze negative di un’impugnazione infondata.

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Pubblicato il 6 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Le Conseguenze Economiche di un Appello Infondato

Presentare un ricorso in Cassazione è l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento, ma non è una strada priva di ostacoli. Un’ordinanza recente della Suprema Corte ci ricorda che un ricorso inammissibile non solo non ottiene il risultato sperato, ma comporta anche precise conseguenze economiche. Analizziamo una decisione che, nella sua sinteticità, racchiude un importante monito sulla ponderazione necessaria prima di adire la massima istanza giurisdizionale.

I Fatti del Caso

La vicenda processuale trae origine da un ricorso presentato avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Torino in data 24 ottobre 2024. L’imputato, non accettando la decisione dei giudici di secondo grado, ha deciso di proporre impugnazione dinanzi alla Corte di Cassazione, affidando a quest’ultima la valutazione della legittimità del provvedimento.

La Settima Sezione Penale della Corte è stata chiamata a pronunciarsi sulla questione in un’udienza tenutasi il 31 marzo 2025.

La Decisione della Corte: un Ricorso Inammissibile

L’esito del giudizio di legittimità è stato netto. La Corte di Cassazione, con ordinanza, ha dichiarato il ricorso inammissibile. Questa declaratoria impedisce ai giudici di entrare nel merito della questione; in altre parole, la Corte non ha valutato se le doglianze del ricorrente fossero fondate o meno, ma si è fermata a un vaglio preliminare, riscontrando la mancanza dei presupposti di legge per procedere oltre.

La conseguenza diretta e inevitabile di tale decisione è stata duplice:
1. La condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali.
2. La condanna al versamento di una somma di euro 3.000 in favore della Cassa delle ammende.

Le Motivazioni della Condanna Accessoria

Sebbene l’ordinanza non espliciti le ragioni specifiche dell’inammissibilità (che potrebbero risiedere, ad esempio, nella tardività del ricorso, nella proposizione di motivi non consentiti in Cassazione o in altre carenze tecniche), le motivazioni delle sanzioni economiche sono chiarissime e discendono direttamente dalla legge.

La condanna alle spese processuali è una regola generale secondo cui la parte soccombente si fa carico dei costi del giudizio che ha inutilmente promosso. Ancora più significativa è la condanna al pagamento della somma in favore della Cassa delle ammende. Questa sanzione pecuniaria è specificamente prevista per i casi di inammissibilità del ricorso e ha una duplice funzione: da un lato, sanzionare l’abuso dello strumento processuale, che ha impegnato risorse della giustizia senza un valido fondamento; dall’altro, finanziare, attraverso la Cassa, progetti volti al miglioramento delle infrastrutture carcerarie e al reinserimento dei detenuti.

Conclusioni: Implicazioni Pratiche

La decisione in esame, pur nella sua concisione, offre un insegnamento fondamentale: impugnare un provvedimento, specialmente in sede di legittimità, richiede un’attenta valutazione preliminare sulla fondatezza e sulla corretta formulazione dei motivi. Un ricorso inammissibile non è un tentativo a vuoto, ma un’azione con conseguenze economiche tangibili e non trascurabili. La sanzione pecuniaria, in questo caso di tremila euro, agisce come deterrente contro le impugnazioni meramente dilatorie o palesemente infondate, tutelando l’efficienza del sistema giudiziario e garantendo che la Corte di Cassazione possa concentrarsi sui casi che sollevano questioni di diritto meritevoli di approfondimento.

Cosa significa quando la Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile?
Significa che la Corte respinge il ricorso senza esaminarlo nel merito, perché esso manca dei requisiti formali o sostanziali previsti dalla legge per poter essere giudicato. L’appello viene fermato a un livello preliminare.

Quali sono le conseguenze economiche per chi presenta un ricorso inammissibile?
La persona che ha presentato il ricorso viene condannata a pagare le spese del processo e a versare una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende. Nel caso specifico, tale somma è stata fissata in tremila euro.

Perché il ricorrente deve pagare una somma alla Cassa delle ammende?
Questa sanzione è prevista dalla legge per scoraggiare la presentazione di ricorsi infondati o proposti in modo errato, che causano un inutile dispendio di risorse per il sistema giudiziario. I fondi raccolti sono destinati a finanziare progetti per il sistema penitenziario.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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