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Ricorso inammissibile: condanna alle spese

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile presentato contro una sentenza della Corte d’Appello. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di quattromila euro alla Cassa delle ammende, confermando le conseguenze negative di un’impugnazione non fondata.

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Pubblicato il 27 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Analisi di una Decisione della Cassazione

Presentare un ricorso alla Corte di Cassazione rappresenta l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento, ma non tutte le impugnazioni vengono esaminate nel merito. Un’ordinanza recente della Suprema Corte ci offre lo spunto per analizzare il concetto di ricorso inammissibile e le sue severe conseguenze economiche per chi lo propone senza fondati motivi. Questa decisione sottolinea l’importanza di una valutazione attenta dei presupposti legali prima di adire il giudice di legittimità.

I Fatti del Caso

Il caso in esame ha origine da un ricorso presentato alla Corte di Cassazione da un individuo avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Catania nel settembre 2024. Il ricorrente, nato a Catania nel 1972, ha cercato di ottenere l’annullamento della decisione di secondo grado. L’ordinanza non entra nei dettagli della vicenda penale sottostante, concentrandosi esclusivamente sugli aspetti procedurali che hanno portato alla sua conclusione dinanzi alla Suprema Corte.

La Decisione della Corte e le Conseguenze del Ricorso Inammissibile

Dopo aver ascoltato la relazione del Consigliere incaricato, la settima sezione penale della Corte di Cassazione ha emesso un’ordinanza perentoria. Con questo provvedimento, il Collegio ha dichiarato il ricorso inammissibile. Questa declaratoria impedisce alla Corte di esaminare il caso nel merito, chiudendo di fatto la porta a qualsiasi possibilità di riforma della sentenza impugnata. La decisione non si è limitata a questo, ma ha anche stabilito precise conseguenze economiche a carico del ricorrente.

Le Motivazioni della Decisione

L’ordinanza, per sua natura sintetica, non esplicita nel dettaglio le ragioni specifiche che hanno fondato la declaratoria di inammissibilità. Tuttavia, in via generale, un ricorso in Cassazione può essere dichiarato inammissibile per diverse cause previste dal codice di procedura penale. Tra le più comuni vi sono la presentazione del ricorso per motivi non consentiti dalla legge (ad esempio, per una rivalutazione dei fatti, che è preclusa in sede di legittimità), il mancato rispetto dei termini per l’impugnazione, la carenza di interesse da parte del ricorrente o vizi formali nella redazione dell’atto.

Nel caso specifico, la Corte, senza procedere all’analisi delle doglianze, ha applicato le conseguenze di legge previste per un’impugnazione che non supera il vaglio preliminare di ammissibilità. La condanna al pagamento delle spese processuali e di una somma alla Cassa delle ammende funge da sanzione e da deterrente contro la presentazione di ricorsi temerari o dilatori, che sovraccaricano inutilmente il sistema giudiziario.

Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche

La conclusione del procedimento è netta: il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di quattromila euro in favore della Cassa delle ammende. Questa decisione ha importanti implicazioni pratiche. In primo luogo, ribadisce che l’accesso alla Corte di Cassazione è riservato a questioni di legittimità e non può trasformarsi in un terzo grado di giudizio sul merito. In secondo luogo, evidenzia il rischio economico concreto associato a un’impugnazione infondata. La sanzione pecuniaria non è simbolica, ma rappresenta un costo significativo che dovrebbe indurre a una ponderazione seria e professionale prima di intraprendere la via del ricorso in Cassazione.

Cosa significa quando un ricorso viene dichiarato inammissibile dalla Corte di Cassazione?
Significa che la Corte non esamina il caso nel merito, ovvero non valuta se le ragioni del ricorrente siano fondate o meno, perché il ricorso stesso manca dei requisiti formali o sostanziali richiesti dalla legge per essere giudicato.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile in ambito penale?
Come stabilito in questa ordinanza, la parte che ha presentato il ricorso inammissibile viene condannata al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria da versare alla Cassa delle ammende.

A quanto ammontava la sanzione pecuniaria in questo specifico caso?
Nel caso esaminato, la Corte di Cassazione ha condannato il ricorrente al pagamento di una somma di quattromila euro in favore della Cassa delle ammende, oltre alle spese del procedimento.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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