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Ricorso inammissibile: condanna alle spese

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile contro una sentenza della Corte d’Appello di Roma. Di conseguenza, la parte ricorrente è stata condannata al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di tremila euro a favore della Cassa delle ammende. La decisione sottolinea le gravi conseguenze procedurali ed economiche di un’impugnazione priva dei requisiti di legge.

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Pubblicato il 26 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Cosa Succede Quando l’Appello in Cassazione Fallisce

Presentare un’impugnazione davanti alla Corte di Cassazione rappresenta l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento, ma è un percorso irto di ostacoli procedurali. Un ricorso inammissibile non solo preclude la possibilità di una revisione nel merito della decisione, ma comporta anche significative conseguenze economiche. Un’ordinanza recente della Suprema Corte ci offre un chiaro esempio di questo esito.

I Fatti del Caso in Analisi

Il caso trae origine da un ricorso presentato avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Roma nell’ottobre 2024. La parte soccombente nel giudizio di secondo grado ha deciso di adire la Corte di Cassazione, sperando di ottenere un annullamento o una riforma della decisione a lei sfavorevole. Il ricorso è stato quindi esaminato dalla Settima Sezione Penale della Suprema Corte.

La Decisione della Corte: un Ricorso Inammissibile

La Corte di Cassazione, dopo aver esaminato gli atti, ha emesso un’ordinanza con cui ha risolto la questione in via preliminare. Senza entrare nel merito delle doglianze sollevate dalla parte ricorrente, i giudici hanno dichiarato il ricorso inammissibile. Questa declaratoria pone fine al procedimento, confermando in via definitiva la sentenza della Corte d’Appello.

Le Conseguenze Economiche della Pronuncia

La declaratoria di inammissibilità non è una mera formalità. L’ordinanza condanna esplicitamente la ricorrente a due tipi di pagamenti:

1. Spese processuali: La parte il cui ricorso viene respinto deve farsi carico dei costi sostenuti dallo Stato per la gestione del procedimento.
2. Sanzione pecuniaria: Viene inoltre inflitta una condanna al pagamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende. Questa sanzione ha una funzione deterrente, volta a scoraggiare la presentazione di ricorsi palesemente infondati o privi dei requisiti di legge.

Le Motivazioni

Sebbene l’ordinanza in esame sia sintetica e non entri nel dettaglio delle specifiche ragioni che hanno portato alla declaratoria di inammissibilità (come spesso accade in questo tipo di provvedimenti camerali), la motivazione risiede implicitamente nel mancato rispetto dei rigidi presupposti richiesti dalla legge per l’accesso al giudizio di legittimità. Il ricorso per Cassazione può essere proposto solo per motivi specifici, come la violazione di legge o il vizio di motivazione, e deve essere redatto secondo precise formalità. La Corte ha evidentemente rilevato una carenza insanabile in uno di questi aspetti, tale da impedire l’esame nel merito delle censure.

Le Conclusioni

La decisione analizzata ribadisce un principio fondamentale del nostro sistema processuale: l’accesso alla Corte di Cassazione è un rimedio eccezionale e non una terza istanza di giudizio. Le implicazioni pratiche per chiunque intenda presentare un ricorso sono chiare. È essenziale affidarsi a un difensore esperto che possa valutare attentamente la sussistenza dei presupposti di ammissibilità. Un ricorso inammissibile non solo si traduce in una sconfitta processuale, ma comporta anche un onere economico non trascurabile, che va ad aggiungersi a quello delle fasi precedenti del giudizio.

Cosa significa che un ricorso è dichiarato inammissibile?
Significa che la Corte non esamina il contenuto della questione (il merito), ma si ferma a una valutazione preliminare, avendo riscontrato la mancanza dei requisiti di forma o di sostanza previsti dalla legge per quel tipo di impugnazione.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
Come stabilito dall’ordinanza, la parte ricorrente viene condannata al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di denaro, in questo caso tremila euro, a favore della Cassa delle ammende.

È sempre previsto il pagamento di una somma alla Cassa delle ammende in caso di inammissibilità?
Sì, nel processo penale la condanna al pagamento di una sanzione pecuniaria in favore della Cassa delle ammende è una conseguenza tipica della declaratoria di inammissibilità del ricorso, con una funzione sanzionatoria e deterrente.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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