Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 23028 Anno 2025
Penale Ord. Sez. 7 Num. 23028 Anno 2025
Presidente: COGNOME
Relatore: COGNOME
Data Udienza: 10/06/2025
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
PUTIGNANO NOME nato a BIELLA il 30/11/1991
avverso la sentenza del 05/02/2025 della CORTE APPELLO di TORINO
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere COGNOME;
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N.
R.G.
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Motivi della decisione
1. Putignano NOME Domenico ricorre, a mezzo del difensore, avverso la sentenza di cui in epigrafe deducendo nullità della sentenza per violazione dell’art.
129 cod. proc. pen.
Chiede, pertanto, annullarsi la sentenza impugnata.
2. I profili di doglianza sopra richiamati sono manifestamente infondati, in quanto assolutamente privi di specificità in tutte le loro articolazioni e del tutto
assertivi.
I motivi in questione non si coniugano alla enunciazione di specifiche richieste con connesse indicazioni delle ragioni di diritto e dei dati di fatto che le sorreggono
e non sono scanditi da necessaria critica analisi delle argomentazioni poste a base della decisione impugnata.
Ne deriva che il proposto ricorso va dichiarato inammissibile della sua assoluta genericità ed aspecificità, limitandosi il ricorrente, in poche righe, a lamentare la
mancata pronuncia di una sentenza ex art. 129 cod. proc. pen. senza alcuna specificazione dei motivi che sorreggono tale sua convinzione.
Per contro, la motivazione della Corte di appello appare logica e congrua, nonché corretta in punto di diritto, e pertanto si palesa immune da vizi di legittimità, avendo dato atto
Essendo il ricorso inammissibile e, a norma dell’art. 616 cod. proc. pen, non ravvisandosi assenza di colpa nella determinazione della causa di inammissibilità (Corte Cost. sent. n. 186 del 13.6.2000), alla condanna di parte ricorrente al pagamento delle spese del procedimento consegue quella al pagamento della sanzione pecuniaria nella misura indicata in dispositivo
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della cassa delle ammende.
Così deciso il 10/06/2025