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Ricorso inammissibile: condanna a spese e sanzione

La Corte di Cassazione, con ordinanza, ha dichiarato un ricorso inammissibile presentato contro un provvedimento della Corte d’Appello. A seguito della dichiarazione di inammissibilità, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

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Pubblicato il 26 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Le Conseguenze della Decisione della Cassazione

Presentare un’impugnazione è un diritto fondamentale, ma è essenziale che essa rispetti precisi requisiti di legge. Un ricorso inammissibile non solo non viene esaminato nel merito, ma può comportare significative conseguenze economiche per chi lo propone. Analizziamo una recente ordinanza della Corte di Cassazione che illustra perfettamente questo principio.

I Fatti del Caso

La vicenda processuale ha origine da un ricorso presentato alla Suprema Corte di Cassazione avverso un’ordinanza emessa dalla Corte d’Appello di Roma in data 22 gennaio 2025. Un cittadino si era rivolto ai giudici di legittimità per contestare la decisione del grado precedente. La Corte di Cassazione, una volta ricevuto il ricorso e sentita la relazione del Consigliere incaricato, ha proceduto alla deliberazione in camera di consiglio.

La Decisione della Corte: Focus sul Ricorso Inammissibile

L’esito del giudizio è stato netto. La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile. Questa declaratoria non entra nel merito della questione, ovvero non stabilisce se il ricorrente avesse ragione o torto sui fatti, ma si ferma a un livello preliminare, accertando che l’atto di impugnazione mancava dei presupposti necessari per poter essere giudicato.

La conseguenza diretta di questa decisione è stata duplice e di natura prettamente economica:
1. Condanna alle spese processuali: Il ricorrente è stato obbligato a rimborsare allo Stato i costi sostenuti per la gestione del procedimento.
2. Condanna al pagamento di una somma alla Cassa delle ammende: Oltre alle spese, è stata inflitta una sanzione pecuniaria di Euro tremila, da versare alla Cassa delle ammende, un ente destinato a finanziare il recupero dei condannati.

Le Motivazioni della Decisione

L’ordinanza in esame è molto sintetica e non esplicita nel dettaglio le ragioni specifiche dell’inammissibilità. Tuttavia, in via generale, un ricorso in Cassazione può essere dichiarato inammissibile per diverse cause previste dal codice di procedura. Tra le più comuni vi sono la mancanza di motivi specifici di impugnazione, la proposizione di censure che riguardano il merito dei fatti (non consentite in sede di legittimità, dove si valuta solo la corretta applicazione della legge), il mancato rispetto dei termini per la presentazione o la carenza di interesse ad agire. La decisione di condannare il ricorrente al pagamento di una somma alla Cassa delle ammende funge da deterrente contro la presentazione di ricorsi temerari o palesemente infondati, che sovraccaricano inutilmente il sistema giudiziario.

Conclusioni

Questa pronuncia ribadisce un principio fondamentale della procedura penale: l’accesso alla giustizia deve essere esercitato con responsabilità. Un ricorso inammissibile non è un esito neutro, ma comporta sanzioni concrete che gravano sulla parte che lo ha promosso. La condanna alle spese e al versamento di una somma alla Cassa delle ammende sottolinea come l’ordinamento scoraggi le impugnazioni dilatorie o prive di fondamento giuridico. Per i cittadini e i loro difensori, ciò rappresenta un monito a valutare con estrema attenzione i presupposti di ammissibilità prima di adire la Suprema Corte, per evitare di incorrere in conseguenze economiche negative oltre alla mancata revisione del provvedimento impugnato.

Qual è stata la decisione della Corte di Cassazione riguardo al ricorso presentato?
La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile, senza quindi esaminarlo nel merito.

Quali sono state le conseguenze economiche per la persona che ha presentato il ricorso?
Il ricorrente è stato condannato a pagare le spese processuali e una somma aggiuntiva di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Cosa significa che un ricorso è dichiarato inammissibile?
Significa che l’impugnazione non possiede i requisiti formali o sostanziali richiesti dalla legge per essere esaminata dal giudice. Di conseguenza, viene respinta in via preliminare, senza alcuna valutazione sul fatto che le ragioni del ricorrente fossero o meno fondate.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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