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Ricorso inammissibile: condanna a spese e ammenda

La Corte di Cassazione, con ordinanza, ha dichiarato un ricorso inammissibile avverso una sentenza della Corte d’Appello di Palermo. Questa decisione ha comportato la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, evidenziando le conseguenze di un’impugnazione priva dei requisiti di legge.

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Pubblicato il 5 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile in Cassazione: Analisi di un’Ordinanza

L’ordinanza in esame offre un chiaro esempio delle conseguenze derivanti dalla presentazione di un ricorso inammissibile dinanzi alla Corte di Cassazione. Questo tipo di decisione, sebbene di natura procedurale, ha implicazioni pratiche molto significative per il ricorrente, che non solo vede la sua istanza respinta senza un esame nel merito, ma subisce anche sanzioni economiche. Analizziamo nel dettaglio la vicenda processuale e la decisione della Suprema Corte.

I Fatti del Caso

La vicenda trae origine da un ricorso presentato alla Corte di Cassazione da un cittadino avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Palermo in data 26 settembre 2024. L’obiettivo del ricorrente era quello di ottenere un annullamento o una riforma della decisione di secondo grado. Il caso è stato assegnato alla Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, la quale ha fissato l’udienza per la discussione il 5 maggio 2025.

La Decisione della Corte di Cassazione

All’esito dell’udienza, dopo aver sentito la relazione del Consigliere relatore e aver dato avviso alle parti, la Corte Suprema ha emesso la sua decisione. Con una concisa ordinanza, i giudici di legittimità hanno dichiarato il ricorso proposto semplicemente “inammissibile”. Questa statuizione impedisce ogni ulteriore esame delle censure sollevate dal ricorrente contro la sentenza della Corte d’Appello, rendendo di fatto definitiva la decisione impugnata.

Le Conseguenze del Ricorso Inammissibile

La dichiarazione di inammissibilità non è priva di conseguenze. Al contrario, il provvedimento della Corte comporta due precise sanzioni economiche a carico del ricorrente:

1. Condanna al pagamento delle spese processuali: il ricorrente è stato obbligato a sostenere tutti i costi relativi al giudizio di Cassazione.
2. Condanna al versamento di una somma alla Cassa delle ammende: oltre alle spese, è stata imposta una sanzione pecuniaria di euro 3.000,00 da versare a favore della Cassa delle ammende.

Questa seconda condanna ha una funzione sanzionatoria e dissuasiva, volta a scoraggiare la presentazione di ricorsi palesemente infondati o privi dei requisiti tecnici richiesti dalla legge, che impegnano inutilmente le risorse della giustizia.

Le Motivazioni

L’ordinanza in commento, per sua natura sintetica, non entra nel dettaglio delle specifiche ragioni che hanno portato a qualificare il ricorso come inammissibile. Tuttavia, in via generale, un’impugnazione può essere dichiarata tale per diverse ragioni procedurali, come la tardività nella presentazione, la mancanza di motivi specifici previsti dalla legge per il ricorso in Cassazione (che può vertere solo su questioni di diritto e non di fatto), o la carenza di altri requisiti formali essenziali. La decisione si limita a sancire l’esito finale, confermando la consolidata prassi della Suprema Corte di sanzionare le impugnazioni che non superano il vaglio preliminare di ammissibilità.

Le Conclusioni

In conclusione, questo provvedimento ribadisce un principio fondamentale del nostro ordinamento processuale: l’accesso al giudizio di legittimità è subordinato al rigoroso rispetto di precise regole formali e sostanziali. La presentazione di un ricorso inammissibile non solo non produce alcun risultato utile per il proponente, ma lo espone a conseguenze economiche rilevanti. La decisione serve da monito sull’importanza di affidarsi a una difesa tecnica qualificata per valutare attentamente i presupposti di un’impugnazione prima di adire la Suprema Corte, evitando così esiti sfavorevoli e costi aggiuntivi.

Qual è stata la decisione della Corte di Cassazione riguardo al ricorso?
La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile.

Quali sono le conseguenze economiche per chi presenta un ricorso inammissibile in questo caso?
Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Contro quale provvedimento era stato proposto il ricorso?
Il ricorso era stato proposto avverso la sentenza del 26/09/2024 della Corte d’Appello di Palermo.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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