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Ricorso inammissibile: condanna a spese e ammenda

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile presentato contro un’ordinanza del Tribunale di Sorveglianza. La decisione ha comportato la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, confermando le conseguenze negative di un’impugnazione priva dei requisiti di legge.

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Pubblicato il 2 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Le Conseguenze della Decisione della Cassazione

L’ordinanza in esame offre un chiaro esempio delle conseguenze derivanti dalla presentazione di un ricorso inammissibile dinanzi alla Corte di Cassazione. Con una decisione netta, la Suprema Corte ha respinto l’impugnazione di un soggetto contro un provvedimento del Tribunale di Sorveglianza, condannandolo al pagamento non solo delle spese processuali ma anche di una cospicua ammenda. Questo caso sottolinea l’importanza di una corretta impostazione processuale e dei requisiti di legge per accedere al giudizio di legittimità.

I Fatti del Caso

Un individuo ha proposto ricorso per Cassazione avverso un’ordinanza emessa dal Tribunale di Sorveglianza di Bologna in data 11 aprile 2024. Il Tribunale di Sorveglianza è l’organo competente a vigilare sull’esecuzione della pena e a decidere su questioni cruciali come le misure alternative al carcere. Non sentendosi soddisfatto dalla decisione di primo grado, il soggetto ha deciso di rivolgersi al massimo organo della giurisdizione penale.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, riunitasi in udienza il 30 gennaio 2025, ha esaminato il ricorso. All’esito della camera di consiglio, e dopo aver ascoltato la relazione del Consigliere designato, la Corte ha emesso un’ordinanza con cui ha dichiarato il ricorso inammissibile.

Questa declaratoria ha avuto due importanti conseguenze economiche per il ricorrente:
1. La condanna al pagamento delle spese processuali.
2. La condanna al versamento di una somma pari a tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Le Motivazioni della Decisione

Sebbene il testo dell’ordinanza sia molto sintetico, la formula “dichiara inammissibile” indica che la Corte non è entrata nel merito della questione. Un ricorso viene dichiarato inammissibile quando manca di uno dei presupposti previsti dalla legge per poter essere esaminato. Le cause possono essere molteplici: la tardività nella presentazione, la mancanza di motivi specifici, la proposizione di censure che non rientrano nelle competenze della Cassazione (come la rivalutazione dei fatti) o, come spesso accade, la presentazione di argomentazioni diverse da quelle sollevate nel precedente grado di giudizio. La decisione della Corte implica che l’impugnazione non superava questo vaglio preliminare di ammissibilità, rendendo superfluo ogni approfondimento sul contenuto della doglianza.

Conclusioni: Implicazioni Pratiche del Provvedimento

La decisione in commento serve da monito sulla serietà e sul rigore del giudizio di Cassazione. Presentare un ricorso inammissibile non è un’azione priva di conseguenze. Oltre a non ottenere il risultato sperato, il ricorrente si espone a sanzioni economiche significative, come la condanna alle spese e al versamento di una somma alla Cassa delle ammende. Questa sanzione ha una duplice funzione: da un lato, scoraggiare impugnazioni palesemente infondate o dilatorie che appesantiscono il lavoro della Suprema Corte; dall’altro, finanziare progetti di rieducazione e reinserimento per i condannati. Pertanto, è fondamentale che chi intende adire la Cassazione si affidi a un legale esperto che possa valutare attentamente la sussistenza dei presupposti di legge per un’efficace impugnazione.

Cosa significa quando un ricorso è dichiarato inammissibile dalla Corte di Cassazione?
Significa che la Corte non può esaminare il merito della questione sollevata perché il ricorso non rispetta i requisiti formali o sostanziali previsti dalla legge, come ad esempio la specificità dei motivi o la loro pertinenza al giudizio di legittimità.

Quali sono le conseguenze economiche per chi presenta un ricorso inammissibile?
La parte che ha presentato il ricorso viene condannata al pagamento delle spese del procedimento e al versamento di una somma di denaro a favore della Cassa delle ammende. In questo caso specifico, la somma è stata fissata in tremila euro.

Contro quale tipo di decisione era stato presentato il ricorso in questo caso?
Il ricorso era stato presentato contro un’ordinanza del Tribunale di Sorveglianza, un organo giurisdizionale che si occupa delle materie relative all’esecuzione delle pene e alle misure alternative alla detenzione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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