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Ricorso inammissibile: condanna a spese e ammenda

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile avverso una sentenza della Corte d’Appello. A seguito della decisione, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, confermando le conseguenze negative di un’impugnazione priva dei requisiti di legge.

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Pubblicato il 24 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Le Conseguenze della Condanna alle Spese Processuali

Presentare un ricorso in Cassazione è l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento, ma cosa succede se l’atto viene giudicato privo dei requisiti di legge? Un’ordinanza recente della Suprema Corte chiarisce le conseguenze dirette di un ricorso inammissibile, che includono non solo il rigetto dell’istanza ma anche significative sanzioni economiche a carico del proponente. Analizziamo questa decisione per comprendere meglio la dinamica processuale e le sue implicazioni.

I Fatti del Caso: L’Impugnazione di una Sentenza d’Appello

Il caso trae origine dal ricorso presentato da un individuo avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di L’Aquila in data 09/09/2024. Il ricorrente ha adito la Corte di Cassazione, chiedendo di riesaminare la decisione del giudice di secondo grado. La Suprema Corte, come da prassi, ha prima valutato la sussistenza dei presupposti formali e sostanziali per poter procedere all’esame del merito della questione.

La Decisione della Cassazione e il Ricorso Inammissibile

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, con ordinanza del 26 maggio 2025, ha tagliato corto ogni discussione sul merito della vicenda. I giudici hanno infatti dichiarato il ricorso inammissibile. Questa declaratoria impedisce alla Corte di entrare nel vivo delle questioni sollevate dal ricorrente, fermando il processo a uno stadio preliminare. La decisione comporta due conseguenze automatiche e gravose per chi ha proposto l’impugnazione: la condanna al pagamento delle spese processuali e il versamento di una somma a titolo sanzionatorio.

Le Motivazioni della Decisione

Il provvedimento in esame è un’ordinanza e, per sua natura, è molto conciso. Non entra nel dettaglio delle specifiche ragioni che hanno portato a ritenere l’impugnazione inammissibile (come, ad esempio, la presentazione fuori termine, la mancanza di motivi specifici previsti dalla legge o la genericità delle censure). Tuttavia, la formula utilizzata — “Rilevato, pertanto, che il ricorso deve essere dichiarato inammissibile” — indica che i giudici hanno riscontrato un vizio insanabile che preclude l’analisi delle doglianze. In questi casi, la Corte non valuta se il ricorrente abbia ragione o torto, ma si limita a constatare che l’atto introduttivo del giudizio non è idoneo a proseguire. La condanna alle spese e all’ammenda di euro tremila in favore della Cassa delle ammende non è una punizione per la presunta colpa nel merito, ma una sanzione processuale volta a disincentivare impugnazioni avventate o dilatorie, che appesantiscono il sistema giudiziario senza avere concrete possibilità di accoglimento.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Pronuncia

La pronuncia della Cassazione ha un’importante valenza pratica. Innanzitutto, rende definitiva la sentenza della Corte d’Appello, che diventa quindi pienamente esecutiva. In secondo luogo, serve da monito: l’accesso alla giustizia deve essere esercitato con responsabilità. Un ricorso inammissibile non è un evento neutro, ma comporta costi reali per il proponente. La condanna a versare tremila euro alla Cassa delle ammende sottolinea la funzione non solo sanzionatoria ma anche sociale di tale importo, destinato a finanziare il sistema penitenziario. Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale della procedura penale: prima di poter discutere il merito di una questione, è necessario rispettare scrupolosamente le regole del gioco processuale.

Cosa significa quando un ricorso viene dichiarato inammissibile?
Significa che la Corte non esamina il merito della questione perché l’atto di impugnazione manca dei requisiti formali o sostanziali richiesti dalla legge.

Quali sono le conseguenze economiche per chi presenta un ricorso inammissibile?
Il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma a titolo sanzionatorio, che in questo caso è stata fissata in tremila euro da versare alla Cassa delle ammende.

La sentenza impugnata viene modificata dalla dichiarazione di inammissibilità?
No, la dichiarazione di inammissibilità del ricorso rende definitiva la sentenza precedente, che diventa quindi non più impugnabile e pienamente esecutiva.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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