LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Ricorso inammissibile: condanna a 3.000 euro

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato contro una sentenza della Corte d’Appello di Torino. A seguito della dichiarazione di ricorso inammissibile, il proponente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di tremila euro a favore della Cassa delle Ammende.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 8 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile in Cassazione: Conseguenze e Sanzioni

Quando un procedimento giudiziario giunge all’ultimo grado di giudizio, la Corte di Cassazione, l’esito non è scontato. Un’ordinanza recente ci offre lo spunto per analizzare uno degli esiti più comuni ma spesso meno compresi: la dichiarazione di ricorso inammissibile. Questa decisione, puramente processuale, impedisce alla Corte di esaminare il merito della questione e comporta conseguenze economiche significative per chi ha proposto l’impugnazione. Analizziamo un caso emblematico.

Il Caso in Analisi

Un soggetto, a seguito di una condanna emessa dalla Corte d’Appello di Torino in data 17 settembre 2024, ha deciso di presentare ricorso per Cassazione. L’obiettivo era, presumibilmente, ottenere l’annullamento o la riforma della sentenza di secondo grado. La Corte Suprema, riunitasi in udienza il 3 marzo 2025, ha esaminato l’atto di impugnazione proposto.

La Decisione della Corte di Cassazione

L’esito del giudizio di legittimità è stato netto. Con ordinanza, la Settima Sezione Penale ha dichiarato il ricorso inammissibile. Questa decisione non entra nel vivo delle argomentazioni difensive né valuta se la sentenza d’appello fosse giusta o sbagliata nel merito. La Corte si è fermata a un vaglio preliminare, riscontrando la mancanza dei requisiti formali o sostanziali richiesti dalla legge per questo tipo di impugnazione.

Le Motivazioni dietro un Ricorso Inammissibile

Il testo dell’ordinanza è sintetico e non esplicita le ragioni specifiche dell’inammissibilità. Tuttavia, in via generale, un ricorso in Cassazione può essere dichiarato inammissibile per diverse cause, come la presentazione fuori termine, la mancanza di motivi specifici previsti dalla legge (ad esempio, si contestano i fatti anziché la violazione di legge), o la carenza di interesse ad agire. La conseguenza diretta di questa declaratoria è che la sentenza impugnata diventa definitiva e irrevocabile, senza che i giudici supremi abbiano analizzato le doglianze nel dettaglio. L’inammissibilità funge da filtro per garantire che alla Corte di Cassazione arrivino solo questioni che meritano un esame di legittimità.

Le Conclusioni: Implicazioni Economiche della Decisione

La principale conseguenza pratica per il ricorrente, oltre alla definitività della condanna, è di natura economica. L’ordinanza, infatti, lo condanna al pagamento delle spese processuali relative al giudizio di Cassazione. Inoltre, e questo è un punto cruciale, viene disposta la condanna al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende. Questa sanzione pecuniaria è prevista proprio per scoraggiare la presentazione di ricorsi palesemente infondati o dilatori, che sovraccaricano il sistema giudiziario. La decisione, pertanto, non solo chiude la vicenda processuale, ma funge anche da monito sull’importanza di adire la Suprema Corte solo in presenza di validi e specifici motivi di diritto.

Cosa significa quando un ricorso viene dichiarato inammissibile?
Significa che la Corte di Cassazione non ha esaminato il merito della questione perché l’atto di ricorso non rispettava i requisiti formali o sostanziali previsti dalla legge. Di conseguenza, la sentenza precedente diventa definitiva.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
La parte che ha presentato il ricorso viene condannata a pagare le spese del procedimento e a versare una sanzione pecuniaria, che in questo caso ammonta a 3.000 euro, alla Cassa delle ammende.

La Corte di Cassazione ha modificato la decisione della Corte d’Appello?
No. Dichiarando il ricorso inammissibile, la Corte di Cassazione non ha valutato nel merito la decisione della Corte d’Appello, che è quindi diventata definitiva così com’era stata pronunciata.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati