LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Ricorso inammissibile Cassazione: le conseguenze

La Corte di Cassazione, con ordinanza del luglio 2025, ha dichiarato un ricorso inammissibile. Di conseguenza, i due ricorrenti sono stati condannati al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di 4.000 euro ciascuno a favore della Cassa delle ammende. La decisione sottolinea le severe conseguenze economiche di un ricorso inammissibile in Cassazione, presentato avverso una sentenza della Corte d’Appello di Roma.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 25 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile in Cassazione: Analisi e Conseguenze Economiche

Presentare un ricorso alla Suprema Corte di Cassazione è l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento, una fase delicata che richiede rigore e fondatezza giuridica. Un ricorso inammissibile in Cassazione non solo chiude definitivamente la vicenda processuale, ma può comportare anche significative conseguenze economiche per chi lo ha proposto. Un’ordinanza recente della Settima Sezione Penale offre un chiaro esempio di questa dinamica, condannando i ricorrenti a una pesante sanzione pecuniaria.

I Fatti del Caso

La vicenda trae origine dal ricorso presentato da due soggetti avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Roma nel febbraio 2025. I due individui, ritenendo errata la decisione dei giudici di secondo grado, hanno deciso di impugnarla dinanzi alla Corte di Cassazione, affidando al giudizio di legittimità le loro speranze di riforma.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Corte Suprema, esaminati gli atti, ha emesso un’ordinanza perentoria: i ricorsi sono stati dichiarati inammissibili. Questa decisione non è entrata nel merito delle questioni sollevate dai ricorrenti, ma si è fermata a un livello preliminare, riscontrando la mancanza dei requisiti necessari per procedere a un esame più approfondito. La conseguenza, come previsto dalla legge, è stata duplice:

1. La condanna dei ricorrenti al pagamento delle spese processuali.
2. La condanna di ciascun ricorrente al versamento di una somma di quattromila euro in favore della Cassa delle ammende.

Conseguenze di un Ricorso Inammissibile in Cassazione

La condanna al pagamento di una somma alla Cassa delle ammende non è una misura punitiva discrezionale, ma una conseguenza diretta che la legge collega all’inammissibilità del ricorso. Questa sanzione ha una duplice finalità: da un lato, scoraggiare la presentazione di ricorsi palesemente infondati o dilatori, che sovraccaricano il lavoro della Suprema Corte; dall’altro, finanziare progetti per il miglioramento del sistema penitenziario.

Le Motivazioni della Decisione

Le motivazioni della Corte, sebbene sintetiche come tipico di queste ordinanze, sono chiare. La legge stabilisce che all’inammissibilità del ricorso consegue la condanna alle spese e alla sanzione pecuniaria. La Corte ha implicitamente ritenuto che le argomentazioni dei ricorrenti fossero manifestamente infondate o non conformi ai rigidi canoni del giudizio di legittimità. Nel provvedimento si fa riferimento al fatto che non sono emerse condizioni di illegalità nella determinazione della pena inflitta nei gradi di merito, come invece eccepito dai ricorrenti. L’assenza di tali vizi ha contribuito a rendere il ricorso privo di quel fondamento necessario per superare il vaglio di ammissibilità.

Conclusioni: Le Implicazioni Pratiche

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale per chiunque intenda adire la Corte di Cassazione: l’impugnazione deve essere sorretta da solidi motivi di diritto. Un ricorso preparato superficialmente o basato su doglianze non pertinenti al giudizio di legittimità (che non è un terzo grado di merito) espone al rischio concreto non solo di una conferma della condanna, ma anche di un’ulteriore e pesante sanzione economica. La condanna a 4.000 euro per ciascun ricorrente funge da serio monito: la giustizia ha dei costi e l’abuso degli strumenti processuali viene sanzionato. Prima di intraprendere la strada del ricorso in Cassazione, è quindi indispensabile una valutazione attenta e professionale circa le reali possibilità di successo.

Cosa succede se un ricorso in Cassazione viene dichiarato inammissibile?
La parte che ha presentato il ricorso viene condannata al pagamento delle spese processuali e, come in questo caso, al versamento di una sanzione pecuniaria in favore della Cassa delle ammende.

A quanto ammonta la sanzione pecuniaria stabilita in questa ordinanza?
La Corte di Cassazione ha condannato ciascuno dei due ricorrenti a pagare la somma di quattromila euro, oltre alle spese processuali.

La condanna alla sanzione pecuniaria è sempre automatica in caso di inammissibilità?
Sì, l’ordinanza chiarisce che la condanna al pagamento delle spese e al versamento della somma alla Cassa delle ammende segue ‘per legge’ alla dichiarazione di inammissibilità del ricorso, salvo il ricorrere di specifiche condizioni che nel caso di specie non sono state ravvisate.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati