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Ricorso inammissibile: Cassazione e spese processuali

La Corte di Cassazione, con ordinanza del 10 aprile 2025, ha dichiarato un ricorso inammissibile avverso una sentenza della Corte d’Appello di Bologna. La decisione sottolinea come la mancata specificità dei motivi di impugnazione impedisca al giudice di esercitare il proprio sindacato. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

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Pubblicato il 28 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile in Cassazione: Analisi di un’Ordinanza e Conseguenze Economiche

Presentare un ricorso alla Corte di Cassazione rappresenta l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento, una fase cruciale che richiede rigore tecnico e precisione. Un errore nella formulazione dell’atto può portare a una declaratoria di ricorso inammissibile, con conseguenze non solo processuali ma anche economiche per il ricorrente. Una recente ordinanza della Suprema Corte ci offre un chiaro esempio di questa dinamica, evidenziando l’importanza di redigere un’impugnazione chiara e specifica.

Il Contesto del Caso Giudiziario

La vicenda processuale trae origine dall’impugnazione di una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Bologna in data 5 luglio 2024. Un soggetto, ritenendo ingiusta la decisione dei giudici di secondo grado, proponeva ricorso per Cassazione al fine di ottenerne l’annullamento. Il caso veniva assegnato alla Settima Sezione Penale della Suprema Corte, con udienza fissata per il 10 aprile 2025.

La Decisione della Corte: il Ricorso Inammissibile

All’esito dell’udienza, la Corte di Cassazione ha emesso un’ordinanza con cui ha posto fine al percorso processuale del ricorrente. La decisione è stata netta: il ricorso è stato dichiarato inammissibile. Questa declaratoria non entra nel merito delle ragioni dell’appellante, ma si ferma a un livello preliminare, sancendo che l’atto, per come è stato presentato, non può essere giudicato. La conseguenza diretta di un ricorso inammissibile non è solo la conferma della sentenza impugnata, ma anche la condanna del ricorrente a sostenere oneri economici aggiuntivi.

Le Motivazioni della Decisione

Le motivazioni, seppur concise come tipico in un’ordinanza di questo tipo, sono estremamente significative. La Corte ha rilevato che il ricorso non permetteva al giudice dell’impugnazione di “individuare i rilevi mossi ed esercitare il proprio sindacato”. In termini più semplici, i motivi di appello erano stati formulati in modo generico, vago o non pertinente, tanto da non consentire alla Corte di comprendere quali fossero le specifiche critiche mosse alla sentenza della Corte d’Appello e su quali punti di diritto si dovesse concentrare la sua analisi. Il giudizio di Cassazione è un giudizio di legittimità, non di merito: non si riesamina l’intero processo, ma si valuta solo se i giudici dei gradi precedenti abbiano applicato correttamente la legge. Se il ricorso non articola critiche precise e tecniche, la Corte non ha la materia prima su cui lavorare, rendendo l’atto inidoneo al suo scopo.

Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche

La conclusione del procedimento è stata duplice. In primo luogo, la dichiarazione di inammissibilità ha reso definitiva la sentenza della Corte d’Appello. In secondo luogo, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende. Questa pronuncia serve da monito sull’importanza fondamentale di affidarsi a un difensore esperto, capace di redigere un ricorso tecnicamente impeccabile. Un atto di impugnazione non è una semplice lamentela, ma un’analisi giuridica rigorosa che deve individuare con precisione i vizi della decisione contestata. In mancanza di tale rigore, il rischio di veder respinta la propria istanza e di subire ulteriori sanzioni economiche è, come dimostra questo caso, molto concreto.

Cosa significa quando un ricorso è dichiarato inammissibile?
Significa che la Corte di Cassazione non esamina il merito della questione perché l’atto di impugnazione non rispetta i requisiti formali e procedurali previsti dalla legge. Nel caso specifico, il ricorso è stato ritenuto troppo generico per permettere ai giudici di valutare le critiche mosse alla sentenza precedente.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
Come stabilito in questa ordinanza, la parte che ha presentato il ricorso inammissibile viene condannata al pagamento delle spese del procedimento e di una sanzione pecuniaria, che in questo caso ammonta a 3.000 euro, da versare alla Cassa delle ammende.

Perché il ricorrente deve pagare una somma alla Cassa delle ammende?
Si tratta di una sanzione prevista dalla legge per scoraggiare la presentazione di ricorsi infondati o puramente dilatori, che sovraccaricano il sistema giudiziario. I fondi raccolti dalla Cassa delle ammende sono poi destinati a finanziare progetti di miglioramento del sistema penitenziario e di prevenzione della criminalità.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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