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Ricorso inammissibile: Cassazione e spese processuali

La Corte di Cassazione, con ordinanza del 14 luglio 2025, ha dichiarato un ricorso inammissibile avverso una sentenza della Corte d’Appello di Bari. La decisione ha comportato la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione di tremila euro a favore della Cassa delle Ammende.

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Pubblicato il 27 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Cassazione Conferma la Condanna alle Spese

L’esito di un procedimento giudiziario può dipendere non solo dal merito della questione, ma anche dal rispetto rigoroso delle norme procedurali. Un esempio emblematico è il caso di un ricorso inammissibile, che viene rigettato dalla Corte prima ancora di entrare nel vivo della discussione. L’ordinanza che analizziamo oggi, emessa dalla settima sezione penale della Corte di Cassazione, illustra perfettamente le conseguenze di tale esito.

Il Caso in Analisi: Dal Ricorso alla Decisione

La vicenda processuale ha origine da un ricorso presentato avverso una sentenza della Corte d’Appello di Bari del 12 aprile 2024. L’imputato, non soddisfatto della decisione di secondo grado, ha deciso di adire la Suprema Corte di Cassazione, l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento. Il caso è stato quindi assegnato alla settima sezione penale, che ha fissato l’udienza per il 14 luglio 2025. In questa sede, il collegio giudicante, dopo aver ascoltato la relazione del Consigliere estensore, ha emesso la propria decisione.

La Decisione della Corte sul Ricorso Inammissibile

Il dispositivo dell’ordinanza è lapidario e non lascia spazio a interpretazioni: la Corte “Dichiara inammissibile il ricorso”. Questa statuizione impedisce alla Corte di esaminare le ragioni di merito che il ricorrente intendeva far valere. La decisione non si ferma qui. Come diretta conseguenza della dichiarazione di inammissibilità, la Corte ha condannato il ricorrente a sostenere due oneri economici:

1. Il pagamento delle spese processuali: i costi relativi al procedimento dinanzi alla Cassazione.
2. Il versamento di una somma di euro tremila in favore della Cassa delle Ammende, una sanzione pecuniaria prevista dalla legge per scoraggiare la presentazione di ricorsi palesemente infondati o dilatori.

Le Motivazioni dietro l’Inammissibilità

L’ordinanza in esame è molto sintetica e non esplicita nel dettaglio le ragioni specifiche dell’inammissibilità. Tuttavia, in ambito penale, un ricorso inammissibile viene solitamente dichiarato per vizi specifici. Le cause più comuni includono la presentazione di motivi non consentiti dalla legge (ad esempio, tentare di ottenere dalla Cassazione una nuova valutazione dei fatti, compito riservato ai giudici di merito), la mancanza di specificità nelle censure mosse alla sentenza impugnata, o il mancato rispetto dei termini e delle forme previste dal codice di procedura penale. La decisione della Corte, presa dopo aver sentito la relazione del Consigliere, si fonda evidentemente sulla constatazione di uno o più di questi difetti, ritenuti talmente gravi da precludere l’analisi del merito.

Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale del nostro sistema giudiziario: l’accesso alla giustizia deve essere esercitato in modo responsabile. La previsione di sanzioni economiche in caso di ricorso inammissibile non è solo una misura punitiva, ma serve a tutelare l’efficienza del sistema, evitando che la Corte di Cassazione venga oberata da impugnazioni pretestuose o prive dei necessari requisiti tecnici. Per il cittadino, questa decisione rappresenta un monito sull’importanza di affidarsi a una difesa tecnica competente, in grado di valutare attentamente i presupposti e le reali possibilità di successo di un ricorso prima di intraprendere un percorso giudiziario che, in caso di esito negativo, può comportare conseguenze economiche significative.

Cosa significa quando un ricorso viene dichiarato ‘inammissibile’ dalla Corte di Cassazione?
Significa che il ricorso non possiede i requisiti formali o sostanziali previsti dalla legge per essere esaminato nel merito. Di conseguenza, viene rigettato senza che la Corte valuti la fondatezza delle questioni sollevate.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
La parte che ha proposto il ricorso viene condannata al pagamento delle spese del procedimento e al versamento di una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle Ammende. In questo caso specifico, la sanzione è stata fissata in tremila euro.

La Corte ha esaminato il merito della questione nel decidere?
No. La dichiarazione di inammissibilità è una decisione di carattere processuale che impedisce alla Corte di Cassazione di procedere all’esame del merito della controversia. La valutazione si ferma alla verifica dei requisiti di ammissibilità dell’impugnazione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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